Recensione di “Storielle e Favole” di Ilenia Leonardini. A cura di Natascia Lucchetti

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Questo è il secondo libro che leggo di Ilenia Leonardini. Dopo il romanzo di fantascienza chiamato Amanti…dell’universo, ho deciso di dedicarmi a questa raccolta di racconti. Allora, partiamo dai contenuti da un punto di vista narrativo. Le storielle che ci propone la Leonardini spaziano dalla fantascienza, al fantasy classico, all’horror e mistero. Una grande varietà, non c’è che dire, ma proprio l’elevato numero di racconti di cui la raccolta è costituita porta ad una certa ripetitività, soprattutto per quello che riguarda il genere fantasy. Quasi tutte le storie vedono una sfida tra forze del bene e forze del male, oppure una lotta tra fazioni opposte e il più delle volte, i buoni ne escono vincitori. Questo elemento non è ovviamente penalizzante, anzi, è classico, almeno per le favole riadattate ai nostri tempi. Il linguaggio è semplicissimo e ridotto all’osso, sempre scorrevole, mai pesante. Ho sempre apprezzato questo nello stile della Leonardini, che è il medesimo di Amanti…dell’Universo.

Le storielle horror sono quelle che mi hanno colpito di più da un punto di vista dell’originalità. Alcune scelte dell’autrice mi sono piaciute, soprattutto relativamente a dei colpi di scena niente male.

Mi sono piaciute davvero moltissimo le riflessioni dell’autrice. Ecco, lì Ilenia tira fuori tutta la sua capacità descrittiva di emozioni e sensazioni. È davvero un peccato che abbia dedicato così poco spazio a questa parte che le è riuscita magnificamente.

Se dal punto di vista contenutistico l’opera della Leonardini offre una bella varietà, dal punto di vista psicologico introspettivo, le storie di ogni genere presentano davvero poco approfondimento. Molti dei personaggi ci vengono presentati soltanto con un nome, frettolosamente. Le descrizioni hanno poco spazio e alle volte non si riesce ad inquadrare bene alcuni dei protagonisti delle vicende. È un peccato anche questo, perché come l’autrice riesce a descrivere benissimo le sue sensazioni, ad approfondire la sua introspezione nelle sue riflessioni, potrebbe benissimo rendere ai suoi personaggi un po’ più di giustizia, presentandoci i loro sentimenti, il loro background e soprattutto le loro sensazioni in maniera più dettagliata.  Colgo l’occasione per rinnovare ad Ilenia l’invito ad approfondire i suoi personaggi. Può fare grandi cose, ne ha tutte le capacità!

Ora voglio soffermarmi di nuovo sul linguaggio, al quale avevo accennato prima. Ho detto che è semplice e mai pesante e questo è davvero un motivo di plauso. Per questo genere di storie è necessario che la lettura scorra velocemente. Ilenia ha deciso, stavolta, di rendere la narrazione  come una schematica serie di eventi che rispetta il canone del racconto : Introduzione – Intreccio- epilogo. Non lo tradisce mai né lo sovverte. Ovviamente, questo rende Storielle e favole un libro adatto ad una fascia d’età giovane. La prima impressione che ho avuto è stata “queste sono favole per bambini”.  Le storielle sono semplici e leggere, espresse in maniera pulita ma schematica e sanno insegnare qualcosa.

In conclusione, consiglio questo libro a chi desidera una lettura varia e molto semplice. Penso che sia più adatto ad un pubblico di bambini, visto che il linguaggio è semplice e davvero schematico.

 

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