Dietro le Quinte della Letteratura. Incontro con una blogger piena di vitalità e passione: Rossana Lia.

 

Ancora un intrigante viaggio nel mondo dei blogger, per carpirne i segreti e la passione. Per indagare fino in fondo questo strampalato mondo che appare sempre più influenzare la letteratura e persino le vendite. Blog importanti, blog piccoli, blog medi.

Cosa guida davvero il loro lavoro?

Sono cosi indispensabili per l’autore?

O è tutto il solito grande bluff del virtuale?

Quale etica profonda deve possedere un l’attore che si accinga a diventare blogger?

E quale valore ha la soggettività e l’obiettività?

per comprendere appieno questa figura la nostra Milena incontra Rossana Lia. E la esamina, la analizza e perché no la stuzzica, rivelandoci una figura accattivante ma dotata di un’equilibro necessario a chi si accinge a stringere tra le mani le creature letterarie di tanti sognatori. E forse comprenderemo come, in questa passione, conti molto la delicatezza e l’equilibrio.

Insomma se tutte sono oggi possono diventare blogger, non tutte possono essere blogger.

Micheli Alessandra

 

 

Rossana Lia gestisce il blog la Narratrice dei sogni che potete trovare su

https://rosannalia.wordpress.com/

Passate a trovarla!

 

 

M. Cosa significa diventare il book blogger

R.Diventare una book blogger è, per quanto mi riguarda, un’esperienza divertente e formativa. Mi permette di dedicare parte del mio tempo a una delle mie passioni più longeve: la lettura, e di avere uno scambio di opinioni con persone con cui condivido l’amore per i libri.

 

 

M. Che cultura letteraria deve avere secondo te 

R. Senza dubbio il book blogger deve essere un lettore vorace, curioso e onnivoro, la sua mente dev’essere aperta e ricettiva e deve essere un ottimo comunicatore, visto che il suo scopo è quello di incuriosire gli altri.

Io ho alle spalle un percorso di studi di stampo umanistico con incursioni nel mondo della psicologia e della sociologia. La letteratura è l’elemento nel quale sguazzo da sempre e mi viene spontaneo pensare che anche altri book blogger abbiano seguito un percorso simile al mio.

 

M. Cosa significa scrivere recensioni

R. Scrivere recensioni valide e ben strutturate non è un gioco da prendere alla leggera e nemmeno  è alla portata di tutti: quello è compito di persone dotate di una preparazione specifica.

Il mio blog non ha l’intento di recensire libri ma è incentrato sulla lettura ad alta voce ed espressiva di brani estrapolati dal “romanzo del giorno” proposto alla nicchia di persone che, come me, leggono alcune pagine e si lasciano suggestionare dallo stile dello scrittore prima di acquistarne l’opera.

Il mio intento è quello di dare visibilità a romanzi e autori ancora poco conosciuti ma, secondo me, degni di essere scoperti, letti e apprezzati.

 

M. Obiettività o soggettività, cosa caratterizza un blogger?

R. Quando si parla di libri, di cinema, di una qualsiasi forma d’arte tendo a non fidarmi troppo di chi si professa obiettivo. Le emozioni sono soggettive e quando parliamo di libri parliamo di qualcosa che tocca le profondità del nostro animo. Un libro può cambiare la vita di una persona e lasciare del tutto indifferente un altro lettore.

I romanzi di cui parlo nel mio piccolo spazio virtuale hanno tutti, per un motivo o per l’altro, suscitato in me una serie di emozioni o di riflessioni.

 

M. Cosa pensi del mondo letterario contemporaneo

R. Mi sembra parecchio caotico ma nel bel mezzo di questo caos è possibile intravedere la nascita di molte stelle danzanti!

 

M. Quanto conta il talento oggi nella stesura dei libri

R. Credo sia necessario a dare un tocco in più a un’opera che, altrimenti, potrebbe essere un semplice prodotto simile a tanti altri esistenti in circolazione. Il talento, tuttavia, è solo uno degli ingredienti necessari alla nascita di un buon libro: uno scrittore  deve essere paziente, umile  e molto disciplinato, oltre che talentuoso.

 

M. Quali sono i generi che si leggono e quali sono penalizzati

Ho la sensazione che si leggano moltissimi thriller e romanzi erotici mentre mi pare venga penalizzata la narrativa non di genere e la fantascienza.

 

M. Cosa pensi del self pubblishing?

Penso sia una forma di editoria molto democratica perché permette a chiunque di mettersi in gioco e far conoscere il proprio lavoro. Ho letto numerosi romanzi di autori autopubblicati e, devo ammettere, sono stata molto fortunata perché ho scovato storie davvero belle.

Ovviamente bisogna fare un po’ di selezione perché non tutti gli autori self danno alle stampe testi di buona qualità.

 

M. Secondo te il livello del lettore medio è davvero basso?

R. Non credo e non me la sento di fare di tutta l’erba un fascio. C’è chi si accontenta di libri sciatti e poco curati e chi ama spaziare e leggere un po’ di tutto. I lettori che conosco io, generalmente, sono molto esigenti.

 

M. C’è una certa responsabilità dei blog ne creare la sensazione che, esista oramai solo un certo tipo di romanzi? (romance o erotici)

R. Penso di sì: spulciando fra le varie pagine web dedicate alla letteratura ho notato che, effettivamente, molte sembrano propense a dare spazio solo a un certo tipo di romanzi. Non penso ci sia nulla di male ma, alla fine, moltissimi blog sembrano cloni l’uno dell’altro.

 

M. Un blogger può essere anche uno scrittore secondo te?

R. Certo: la maggior parte dei blogger che conosco sono bravissimi autori!

 

M. L’onesta intellettuale è possibile nella recensione?

R. Sì, penso che una recensione, sebbene soggettiva, possa essere onesta.

 

 M. Cosa pensi del mondo dei blog di oggi

R. C’è molta carne al fuoco: moltissimi blog validi e interessanti e altri piuttosto prolissi o poco accattivanti. 

 

M. In una recensione ci sono limiti da non superare?

R. Secondo me un blogger ha tutto il diritto di non apprezzare un libro e recensirlo negativamente. Le critiche, purché sensate e non mirate semplicemente a svilire e umiliare l’autore, possono essere molto utili e costruttive.

 

 M. Stroncare o consigliare l’autore?

R. Dipende dal blogger. Io non potrei mai stroncare un libro per il semplice fatto che non finisco mai di leggere un romanzo se proprio non mi piace o non mi comunica nulla.

Mi è capitato di leggere testi vincitori di premi importanti, osannati dalla critica e dal pubblico e non riuscire ad andare oltre le cento pagine e, per contro, divorare romanzi poco apprezzati dagli altri lettori.

Per stroncare un libro però bisogna averlo letto per intero. Preferisco consigliare i testi che ho amato leggere.

 

M. Come ti comporti davanti alle critiche?

R. Le critiche non mi spaventano più: ne ho sempre ricevute e, col passare degli anni, ho imparato a incassarle e metabolizzarle, se non addirittura a prevederle e schivarle. Ho anche imparato a discernere le critiche costruttive da quelle distruttive. Sono sempre grata a chi mi critica allo scopo di spronarmi ad andare avanti e non lo fa per bloccarmi.

 

 

M. Cosa pensi della corsa alle stelline di amazon

R. Considerando che molte valutazioni sono frutto di scambi di favori fra amici penso che non abbia molto senso.

 

M. Per essere una blogger, ci sono compromessi a cui si deve scendere a patti?

R. Per quanto mi riguarda direi di no. Gestire un blog è, per me, una piacevole occupazione, se dovessi scendere a compromessi penso che non lo troverei più divertente e, con tutta probabilità, mi cercherei un nuovo hobby.

 

M. Case editrici e Self richiedono trattamenti diversi

R. No, se un libro è valido a me non interessa da chi sia stato pubblicato.

 

M. Come si effettua la scelta dei collaboratori

R. Per adesso il mio blog è piccolo e poco conosciuto, faccio tutto da me: realizzo le letture, le edito e mi occupo del montaggio video. Se dovessi scegliere dei collaboratori vorrei però essere affiancata da persone con le quali poter comunicare in piena sincerità per evitare inutili attriti.

 

M. Hai mai rifiutato di fare una recensione

R. Finora non mi è mai capitato ma io ho iniziato da poco. Potrei però rifiutare di realizzare una lettura ad alta voce se il testo fosse troppo poco curato o imbarazzante.

 

M. Passerai dall’altra parte della barricata

R.L’altra parte della barricata è il luogo da cui, in realtà, provengo: sono un’aspirante scrittrice che ha scoperto il piacere di far conoscere i libri dei propri colleghi attraverso un blog!

 

 

 

 

 

 

Grazie Rossana per averci fatto vivere per un’attimo nel tuo strabiliante mondo!

 

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