Lì, su un metro quadrato di asfalto che agli occhi di Dio appariva come una striscia di cartone incollata al suolo, un puntino giallo. E sotto quel puntino, io.
Anno 2010.
Una ragazza appena 20enne, vive sola in uno scantinato, in condizioni disagiate e si mantiene gli studi grazie ai suoi buoni profitti ed alcuni disegni saltuari, che fa e vende al mercato.
L’unica persona che ha al mondo, la madre, è rinchiusa in clinica, visto che la droga l’ha mandata completamente fuori di testa.
Ma, cari lettori, Mina non sa che la sua vita prenderà una piega diversa, grazie all’incontro con alcuni personaggi, i quali le metteranno in mano le chiavi del suo destino e la salveranno da una morte prematuramente certa.
Tutta la città si estendeva sopra e sotto il confine del suolo, come a riflettere due facce speculari opposte, fatte di buio e luce.
La ragazza si ritroverà catapultata nei primi del ‘900 a”Miles Gris”, un piccolo paesino francese dove il concetto di tempo non esiste ed in quel luogo dovrà combattere per liberare le anime dall’oscurità, che ha trasformato l’intera popolazione in una sorta di vampiri/zombie.
In questa avventura, senza ritorno, conoscerà 6 personaggi e sarà con loro che collaborerà a stretto contatto, finché questa piaga di oscurità e morte non verrà completamente estirpata.
Questa famiglia di 7 persone, che viene a crearsi, ha in comune la tragedia nell’anima. Ognuno di loro ha raggiunto Miles Gris come riscatto per una nuova vita e le dinamiche tra loro saranno la linfa vitale di questo meraviglioso fantasy.
Attraverso questo racconto, Stefania Serrapica mette in evidenza i punti cardine di un intera esistenza per ciascun individuo, ossia la vita e la morte e non solo.
Quando dovetti fare davvero i conti con la realtà ero già abituata al pensiero che non avrebbe mai più avuto una vita normale e il dolore lasciò il posto alla rassegnazione. Non era molto diverso dal perdere una persona per sempre. Prima o poi il tuo cuore ti suggerisce di lasciarla andare, una cosa molto simile alla morte.
Ci pone delle domande, tra cui: può il destino, il corso degli eventi essere modificato?
A volte il destino compie delle manovre incomprensibili all’inizio, ma col tempo impariamo ad accettarle.
Oppure, qualsiasi cosa decidiamo di fare, dobbiamo necessariamente sottostare al suo volere?
la decisione giusta dipendeva solo da me.
Bene, detto ciò, godetevi questa straordinaria opera, aguzzando non solo gli occhi e la mente ma anche il vostro naso perché avrete la sensazione di sentire ogni singolo odore che questo luogo spettrale, che imparerete a conoscere, emanerà.
Buona lettura a tutti voi.
Magari qualcosa, una moneta che cade, un piccolo braccialetto che si impiglia alla maglia di qualcuno, uno scontrino che scivola via, cambia il destino di una persona. E quella persona, per un piccolo, banalissimo gesto, non farà più le stesse cose che avrebbe fatto invece se quel gesto non si fosse verificato. E la sua vita prende un altro binario. Magari per sempre. Magari per un po’ soltanto. Chissà.
Stefano Benni