“Solo noi nell’Universo” di Elle Eloise, Delrai edizione. A cura di Paola Garbarino

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Chiudo gli occhi, entro in quella zona invisibile dove custodisco gelosamente le emozioni e i sentimenti più profondi, quella parte di me che, ora lo so, non ho mai mostrato a nessuno, nemmeno a Greta.

Nemmeno a me stesso.

Lei si prende tutto ciò che trova al suo passaggio, ma al posto di assorbire la mia energia sembra darmi un rinnovato vigore, come una forza della natura capace di trasformare un fiore morto in una pianta rigogliosa.

«Mia» dico in un soffio.

Il suo nome è come una profezia. La mia profezia. La voglio, voglio cogliere ogni angolo di luce, ogni zona d’ombra, ogni sfumatura, ogni parola, ogni silenzio, tutto ciò che tiene nascosto agli occhi degli altri lo voglio per me. E io voglio provare a fare la stessa cosa, regalare a lei tutto ciò che ho, compreso il mio cuore, compresa la mia anima.

 

 

Entrare in una delle storie di Elle Eloise significa spogliarsi di qualcosa e rivestirsi di qualcos’altro, è uno di quei romanzi che ti toccano dentro, perché sono veri, perché i protagonisti diventano reali nella tua mente, tanto reali da pensare a loro come se fossero amici tuoi.

Le storie di questa autrice t’insegnano sempre qualche verità, ti fanno capire qualcosa di te stesso, ti fanno spogliare da qualunque maschera o corazza protettiva, ti scuotono, e poi ti rivestono lasciandoti un insegnamento, un dono, una speranza.

Ho letto tutti i libri di questa talentuosa autrice e devo ammettere che, nel panorama del Romance odierno, Elle Eloise è una perla rara, una per la quale un libro non è soltanto un oggetto commerciale, ma qualcosa tramite il quale imparare, emozionarsi, vivere momentaneamente un’altra vita che ci lascerà inevitabilmente qualcosa dentro, qualcosa di buono, di fruttifero. I suoi non sono libri che una volta chiusi vengono dimenticati. La storia e i personaggi ti entrano sotto pelle e ti ritrovi a ripensare a dei passaggi, a delle frasi, giorni e giorni dopo. Nel mio caso, anche anni dopo.

Con questo quarto romanzo della serie “How to disappear completely”, Elle chiude un cerchio iniziato con “Apri gli occhi e comincia ad amare” (che io lessi anche nella versione self e non mi stupii affatto quando scoprii che una casa editrice l’aveva notato). Sono tutte storie auto conclusive ma legate l’una all’altra, in ognuna abbiamo per protagonista un soggetto diverso, mentre gli altri fanno da comprimari. Nel primo libro avevamo la struggente storia di Sara e Isaak, nel secondo (“Tu che colori la mia ombra”) il protagonista era l’amico di Sara, Paolo, e la sua Noemi; nel terzo (“Il tuo sorriso controvento”), l’attenzione era incentrata su Francesco, l’ex ragazzo di Noemi. In questo, il protagonista è Samuel, fratello di uno dei ragazzi di cui facciamo la conoscenza (indiretta) nel primo romanzo.

Elle Eloise ci porta dentro a un gruppo eterogeneo, a una compagnia di amicizie e conoscenze come ce ne sono tante, mostrandoci quanto ognuno abbia il proprio destino, la propria storia, quanto i piccoli miracoli possano accadere a chiunque, quanto l’Amore sia una forza enorme che muove l’Universo e tutte le piccole vite del nostro pianeta.

La serie è una storia corale, con tante voci, tanti punti di vista e io l’ho trovata splendida e intensa dal primo al quarto romanzo. In quest’ultimo libro Eloise osa maggiormente, affidando metà della narrazione a una ragazza balbuziente, riuscendo ugualmente a tessere una struttura scorrevole, fluida, delicata, come aveva già mostrato nei lavori precedenti: il suo modo di scrivere, di descrivere, i suoi dialoghi, tutto è perfetto, incastonato in una cornice dove non c’è nulla fuori posto.

Samuel e Mia sono due persone che, per motivi diversi, hanno dentro delle ferite e delle insicurezze. Impossibile approfondire certi dettagli senza rischiare lo spoiler, quindi concentrerò la recensione su altri fattori, sul “fuori campo”, un concetto che troverete spesso all’interno della narrazione, perché questa storia è intrecciata in modo inesorabile al Cinema, alla Regia. I protagonisti sono due studenti universitari che si ritrovano a lavorare insieme per un esame del laboratorio di Regia. Samuel non nota Mia dal principio, il loro non è il classico incontro da cliché romantico, non si sbattono contro restando affascinati l’uno dall’altra: Samuel non la nota nemmeno, quella ragazza che invece l’ha notato da un pezzo. Mia è nel suo fuori campo, lui che sul fuori campo vi ha scritto pure una tesina: Mia è in una terra di nessuno, nel suo piccolo mondo pieno di insicurezze, mentre Samuel è nel suo, un mondo in cui non si sente degno di essere felice perché suo fratello non potrà più avere niente dalla vita.

Sono due universi vicini ma distanti e solo quando finalmente si vedranno davvero, quanto il fuori campo diventerà un dentro all’inquadratura, questi due universi sterili potranno avere la possibilità di vivere davvero, di espandersi oltre i confini che si erano imposti da soli, di diventare un universo solo che si compenetra, che si completa.

Il libro è pieno di citazioni cinematografiche che io, da cinefila, ho altamente apprezzato, ma che non appesantisce la narrazione nemmeno a un lettore privo di qualunque nozione (inoltre a fine romanzo troviamo informazioni utilissime per conoscere meglio i termini e i concetti di Cinema disseminati nella storia).

Ci sono molti punti toccanti, commoventi, che ti fanno trovare col cuore in gola e gli occhi umidi. Quando Samuel trova la forza di sgomberare la camera di suo fratello, ti sembra di essere lì con lui e sentire il suo dolore.

E ci sono parti romantiche che ti fanno sognare.

E parti passionali che ti fanno venir voglia di rileggere immediatamente, per riviverlo insieme ai protagonisti.

Non mi piacciono gli erotici, mi piacciono i romance, perché non apprezzo il sesso fine a sé stesso e trovo molto più eccitante una scena passionale al culmine di un percorso emotivo, piuttosto che una carrellata di episodi alla fine tutti uguali, dove per me non c’è calore. Ho letto qualche buon erotico, per recensirlo e purtroppo ho letto roba raccapricciante che mi sono poi rifiutata di recensire, un’accozzaglia di termini specifici, di volgarità e di posizioni. Eppure, una delle scene più erotiche che abbia mai letto, si trova in questo stupendo romance: la doccia di Samuel e Mia. Non vi aspettate una roba classica con lui che appiccica lei al vetro, qui siamo ad un altro livello, leggere per crederci! Le parti passionali sono intense, azzeccate, sia quelle positive che quelle negative dell’adolescenza di Mia, hanno tutte un loro perché e sono toccanti.

L’autrice richiama l’attenzione sul fenomeno del bullismo giovanile e lo fa, come suo solito, con la delicatezza che ci ha già dimostrato negli altri libri. Elle Eloise è per me un ossimoro (ossia accostare concetti contrari) della Letteratura, è una capace, con le parole, di tramortirti con una piuma! Ha una delicatezza-forte, riesce a trattare argomenti dolorosi, scabrosi, perversi, senza mai farti accapponare la pelle, senza dare i brividi ma al tempo stesso te li conficca dentro a una profondità tale che è inevitabile non rimuginarci sopra.

I romanzi di questa autrice bisogna lasciarli decantare, perché comunicano talmente tanto che si impiega un po’ affinché tutto si sedimenti dentro. E poi non se ne vanno più e tu senti la mancanza di quei personaggi, vorresti uscire per strada e incontrarli, vorresti prenderti un aperitivo con loro e ti pare strano che non facciano davvero parte del tuo mondo, della tua città.

Non amo i tipi fissi delle fiabe: il malvagio sino al midollo e il buono senza macchia e senza paura. Perché non sono reali! Le persone vere sono multi sfaccettate, sono loro stesse a decidere quale faccia mostrare, siamo come dei solidi con parti al buio, alla luce e in ombra. I suoi personaggi sono così e sono talmente umani da farti sentire ogni loro emozione. Anche quelli che inizialmente potrebbero sembrare personaggi negativi al cento per cento, si svelano diversi, con le loro fragilità e le loro maschere. Uno di questi personaggi è anche uno dei miei preferiti in questo libro, Leonardo, e spero che l’autrice farà uno spin off su di lui.

Consiglio vivamente questo romanzo a tutti i sognatori, a coloro che si sono persi e hanno bisogno di ritrovarsi, a chi crede nelle seconde occasioni, a chi non ci crede più ma ha bisogno di ricredersi; e, certo, agli amanti del Cinema.

La struttura non sbaglia un colpo, la prosa è fluida, i dialoghi sono vividi, l’ironia serpeggia leggera.

Un finale di speranza, come il finale che Samuel, alla fine, decide di dare al cortometraggio che hanno girato tutti insieme: dare un lieto fine anche a suo fratello, su pellicola, dentro di sé, laddove la vita non gliel’aveva concesso. Una parte struggente, intensa, emozionante, che ti fa ritrovare con gli occhi lucidi.

Un altro piccolo capolavoro made in Italy, assolutamente da leggere anche se non avete letto gli altri.

Eccellente!

«Tutto bene?» sussurra vicino all’orecchio, provocandomi un altro stordimento. Appena annuisco, le sue mani scivolano sul mio ventre teso, insinuandosi con una lentezza quasi estenuante sotto la t-shirt che uso per dormire. Le sue dita accarezzano la mia pelle, lasciando una scia rovente al loro tocco. I delicati passaggi della sua mano vicino al mio seno, senza nemmeno sfiorarlo, mi stanno facendo perdere il controllo, così decido di voltarmi indietro e cominciare a baciarlo. Lui mi fa sdraiare sotto di sé levandomi la maglia e gettandola per terra, poi fa lo stesso con la sua.

«Ieri sera ero troppo sconvolto per farlo, ma ora non riesco a fermarmi. Ti prego, dimmi che posso continuare.»

«C-cosa ti è successo ieri?»

«Non voglio parlarne adesso… non voglio parlarne mai. Voglio far l’amore con te. Dimmi di sì, Mia.»

Mi guarda come se avessi la risposta a tutte le domande dell’universo, ma io ne ho solo una. «Sì.»

 

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