“IO sono” di Michele Pelosi Eretica Edizioni. A cura di Frank Slade

 

Introduzione.

Il libro di Michele Pelosi offre una straordinaria e incredibile possibilità quella di cambiare il filtro attraverso cui osserviamo e interpretiamo i fenomeni umani e storici. Il cambio di prospettiva ci dona, accanto alla visione d’insieme della voce storica “fuori campo” come la definisce Frank Slade anche il valore delle motivazioni umane e profonde che poteranno alcuni gradi e indimenticabili personaggi a muoversi in un determinato modo e incidere così profondamente anche sulla nostra psiche. Chi era Giuda Guy Fawkes, Iva Ikuko Toguri, chi era Benedict Arnold, (solo per citarne alcuni) non ce lo raccontano solo i fatti, solo le azioni, soltanto il contesto storico ma anche l’impulso profondo che li spinsero a muoversi lungo la linea retta di un’esistenza a cui, in fondo si sentirono tanto alieni da modificarla con il loro intervento. Sono ribelli e disturbatori, maledetti e redenti, sono uomini con la loro peculiare mente, in grado di accettare o rifiutare in toto gli assunti culturali i ruoli sociali pesanti e ingombranti di ogni società forgiata sulle convenzioni. E accanto alla storia ci sono anche i miti, quelli che rappresentano un archetipo, come giuda e come Caino, che attraverso la reiterazione oramai acclamata di gesti da condannare, ci narrano una storia alternativa, più veritiera sulla società del loro tempo…

Ecco la risposta che Pelosi ci dona, non cosa essi compirono ma perché essi agirono. E in quel perché si ritrova un universo stratificato di sensazioni, emozioni, idee, passioni che non poterono essere soffocate. E attraverso la meravigliosa analisi del nostro Frank impareremo a comprendere che la storia non è solo un fantasmagorico agglomerato di fatti e date, ma un teatro in cui si mossero persone come noi, si mossero esseri in carne e ossa, pieni di quei residui illogici che fornirono giustificazione e sostegno a ogni loro atto. Ed è in questa oscura ombra che si annida il vero senso della storia comprendere chi siamo attraverso il come pensiamo, il come interpretiamo il mondo, e in come questa nostra spiegazione può farci scegliere altre strade, altre vie, altre scorciatoie. E sono questi angoli, queste iperboliche ascese e discese che hanno formato, nel corso dei secoli una nostra identità adornata da storie, da miti, da definizioni e da forse preconcetti. Pelosi ce lo svela attraverso meravigliose pagine pulsanti di vita e di sensazioni.

Buon viaggio

 

 

 

 Oltre la storia. Di Frank Slade

Ognuno di noi nel nostro passato ha, almeno una volta nella vita, aperto un libro di storia. Quindi avrete sicuramente notato che, le vicende vengono narrate attraverso una voce fuori campo, cronologicamente ferma ma anche fredda.

In tutto ciò, vi siete mai chiesti cosa provava quel singolo personaggio, in quel singolo contesto? E soprattutto, perché è arrivato al punto tale di compiere azioni estreme che hanno cambiato totalmente la sua vita?

Michele Pelosi, attraverso questa sua opera senza precedenti, ci ha fornito proprio queste risposte. Ovvero, ci ha mostrato il lato emotivo di sette importanti personaggi storici ed il perché abbiano fatto determinate scelte estreme.

Giuda…

Lo conoscerete tutti, presumo, come il grande traditore di Gesù. Ma lui non è solo quello, è soprattutto un ragazzo nato e cresciuto in povertà, cui padre fu assassinato al mercato per un dazio, una manciata di monete. Dopo la, successiva, morte della madre, conobbe Gesù (ai suoi occhi grande Santone) e di conseguenza si unì a lui con la speranza di vendicarsi di chi ha distrutto la sua famiglia.

Ma l’atteggiamento di dialogo che Gesù aveva, anche verso chi Giuda considerava suoi nemici, venne considerato come un tradimento, portando gli eventi verso la direzione che tutti conosciamo.

 

“Mentre sono qui , stasera, sotto questo ulivo che ben mi conosce, che mi ha visto nascere e mi vedrà morire, capisco senza equivoco che non potevo scegliere. Non ho avuto la facoltà del libero arbitrio, la mia vita è stata costruita affinché mi avvicinassi a lui e lo conoscessi, e i miei atti si susseguissero per giungere sin dove ora sono”.

 

Guy Fawkes…

Ci troviamo nei primi del 1600, in Inghilterra per l’esattezza, dove la repressione degli esponenti di Re Giacomo nei confronti dei cattolici e’ violenta e persistente. Chiunque non convertirà il proprio Credo nel Protestantesimo verrà trucidato senza pietà.

In questo contesto emerge di forza Guy Fawkes, giovane facente parte di un gruppo di cospiratori che vuole tutelare e ridare al suo popolo cattolico, la libertà di espressione che merita. Tenterà un attentato al re ed all’intera camera dei Lord ma verrà scoperto, torturato ed imprigionato.

Nella cella inizia il viaggio introspettivo verso i suoi fantasmi interiori, verso quel senso di tradimento che prova per non essere riuscito a vendicare il suo popolo.

 

“Non dovremo essere lì, lo sappiamo tutti, la messa cattolica è proibita, è un atto di sfida alla regina stessa che ne ha abolito il rito, ma che alternativa abbiamo? Possiamo rinunciare a Dio e all’essenza stessa del nostro essere?”.

 

Iva Ikuko Toguri…

Brillante e giovane ragazza di origini nipponiche ma nazionalizzata americana, vive con la famiglia negli USA. Dopo la laurea, il padre le chiede di andare in Giappone, per conto loro, a causa di un parente malato ma è proprio ora che incomincia il suo calvario.

Trovatasi intrappolata (a causa della guerra tra Stati Uniti e Giappone) in una Nazione, che le appartiene solo nei tratti somatici, e sputata letteralmente dal suo Stato d’appartenenza, è costretta ad inventarsi una nuova vita. Diventerà, giocoforza, speaker radiofonico, attaccando con la sua suadente voce i soldati americani, con lo scopo di indebolirli mentalmente.

Mentre Iva si trova in aula, accusata di alto tradimento dallo Stato americano, ricorda tutto ciò con molta amarezza, perchè lei che non ha mai rinunciato alla cittadinanza americana è stata rinnegata dal suo stesso Stato, senza conoscere i reali fatti.

 

“L’uomo giudica, lo fa sempre, è una facoltà alla quale non si sottrae mai: giudica a priori, giudica a posteriori ma, comunque sia, quasi mai giudica conoscendo tutti gli atti della storia che conducono ai fatti”.

 

Caino…

Conosciamo tutti la storia di Caino ed Abele. Il primo omicidio della storia, ovvero Caino, essendo stanco di vedere Dio mettere in primo piano il fratello Abele, ucciderà il fratello. Ma non tutti sanno il motivo che c’è dietro tutto questo.

Michele Pelosi, con un abile scrittura emotiva, ci mostrerà il senso di frustrazione che Caino provava nei confronti di Dio, chiamato da lui padrone. Di conseguenza, sentendosi come imprigionato in una vita che lui non aveva scelto di vivere ed esasperato da un fratello che non ne voleva sapere di seguirlo,  mise in atto quello che per voi è storia.

 

“Questa era la nostra coscienza del saper comprendere la differenza tra il bene e il male, dove il bene era la libertà di essere servo e il male la follia di una fuga verso la punizione certa. Scegliemmo sempre il bene.”

 

Benedict Arnold…

Grande eroe della guerra d’indipendenza americana, Benedict Arnold fu parte in causa dei successi americani fino a che non si rese conto che la causa che muoveva lui non era la stessa di chi stava al di sopra di lui.

Il nostro autore qui evidenzia il lato emotivo e di fede di un combattente che avrebbe dato l’anima per la sua patria e per salvare i suoi compagni. Ma una serie di situazioni e la vigliaccheria di un suo comandante, tra l’altro premiato con una medaglia, lo convinsero a tradire la sua terra per quella inglese, trascorrendo (con un grande piacere amaro) il resto della sua vita in terra straniera.

 

“Il credente sa bene che il giudizio non è di questa terra e al cospetto di Dio non avremo galloni e medaglie per distinguerci ma solo il fardello delle nostre azioni, e dunque siate in pace con voi stessi come io lo sono con me.”

 

Lionardo di Ser Pietro Da Vinci…

Beh, direte voi, cosa si potrebbe mai dire di Leonardo Da Vinci?

Grande uomo di scienza, artista a tutto tondo, le cui opere d’arte e le sue intuizioni scientifiche lo resero famoso. Di conseguenza ogni casata, le migliori famiglie del periodo desideravano i suoi servigi.

Ma c’era un neo nella sua vita e nei suoi successi: l’amore verso il suo amante segreto, che teneva ben nascosto ed ogni qual volta si vociferava qualcosa, Leonardo cambiava città.

Il nostro autore, quindi evidenzia un Leonardo che, in punta di morte, fa mea-culpa di questa sua perenne vigliaccheria, questa sua paura di vivere il suo amore alla luce del giorno.

 

“Lascerò tutto tra poco per il viaggio più incerto. Ancora sorella codardia mi grida da dentro, vorrebbe farmi alzare dal mio giaciglio, vorrebbe che mi nascondessi nei sotterranei di questo castello per non farmi trovare all’appuntamento, ma stavolta non temo il mio incontro. Temo, invece, la separazione da lui. Sono solo e non vorrei finire prima che mi stringa la mano ancora una volta.”

 

Marco Giunio Bruto…

Un ipotetico dialogo tra lui e l’amico, ma anche carnefice, Stratone. In cui Bruto (senatore della tarda repubblica romana) parla dei suoi immensi principi di democrazia, che lo portarono a tradire l’impero, uccidendo Cesare (Imperatore che, anno dopo anno, applicava una politica sempre più dittatoriale.

 

“Poi, amico mio, ti prego, se puoi scrivi o fai scrivere la storia reale dei miei giorni, così che chi ha il piacere del vero possa scoprire come sono giunto sin qui, e soprattutto da dove sono partito.

Spiega loro che si è versato il sangue di un giusto…”

 

 

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