“Luna di Sangue” di Robin Saxon e Alex Kidwell. A cura di Natascia Luchetti

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Ho appena finito questo libro e ho intenzione di dare il mio obiettivo giudizio a caldo. A giudicare dalla cover e dal titolo, mi aspettavo un Urban Fantasy. Ammetto che non ho letto la trama in anticipo. Mi sono limitata agli elementi visivi che si notano ad una prima occhiata.

E va bene.

Ho iniziato a leggere e mi sono accorta immediatamente che avevo a che fare con un erotico. Un erotico con sfondo fantasy, quindi. Bene, ero ben disposta, perché negli ultimi tempi ho conosciuto il genere erotico descritto da due bravissime autrici italiane e mi aveva davvero ben impressionato. Il problema è che qui non si parla di erotismo, di sensualità, ma di sfacciata volgarità.

Ok, molti mi diranno : “ovvio, uno dei protagonisti ha un’indole schietta, Jed è un tipo che non ha un’alta estrazione etica, morale. E’ fatto così.”

E va bene. Il personaggio di Jed è bassissimo a livello morale ed è divertente con le sue battute sconce e i doppi sensi. E’ simpatico con la sua irruenza. A me piacciono gli antieroi, piacciono davvero molto. Adoro i personaggi con più ombre che luci, ma non sopporto che tutte le sue azioni siano basate su una spiccata volgarità.

Jed è carino, davvero, ma è troppo esasperato, anche perché poi, il linguaggio volgarissimo che io avrei esteso solo ai pensieri e alle azioni di Jed, è allargato a tutta la narrazione. Sebbene lo stile sia buono, è macchiato da troppe parolacce e termini che secondo me sarebbero potuti esser sostituiti da frasi un pochino più alte dal punto di vista stilistico.

L’idea di fondo non era affatto malvagia. Jed, ragazzo molto libero da un punto di vista sessuale e non solo, viene assoldato da un certo Fil per rapire un altro giovane che vive in una vecchia casa in rovina. Quando Jed raggiunge il luogo designato, si trova davanti ad un ragazzo molto carino, con un bel viso, un bel corpo ma con un carattere molto introverso. Redford è il contrario di Jed. E’ innocente, timido, ingenuo e pauroso, ma nasconde un segreto. E’ un lupo mannaro. Eccolo l’elemento fantasy che andava valorizzato. Sì, bella l’idea, sebbene non sia la più originale del mondo.

 

E penso che se fossi un lupo mannaro, o che ne so, un troll o chissà cosa, a chi fregherebbe niente? Non vorrebbe dire nulla. Queste storie parlano solo dei cattivi e cercano dei capri espiatori ovvi, mentre nella realtà i malvagi non hanno le zanne. Hanno carte di credito e vestiti.”

 

Redford inizia da subito a nutrire un affetto simile all’amore per Jed e per questo, il suo istinto di protezione si risveglia. La luna piena potrebbe mettere in pericolo il suo amato umano.

Molto classica questa scelta, scontatissima, però ha il suo senso. Non dico che ci stia male nel contesto, anzi. Anche Redford mi piace come personaggio. Carino e dolce, naturale contrappeso al suo cooprotagonista.

Jed riesce comunque a trattenere il lupo mannaro attraverso la sua delicatezza nel trattarlo.

Ma non c’è solo la natura di Redford a complicare la nascente storia d’amore tra i due, ma anche Fil e i suoi che si scoprono essere un branco di lupi mannari alla ricerca di Redford. A dire il vero non ho ben compreso il motivo.

Le scene d’azione sono le grandi assenti di questo romanzo. Il fantasy è soltanto un labilissimo pretesto per tirare alla lunga l’innamoramento, sì, chiamiamolo così. Diciamo che più che altro, la caccia da parte degli scagnozzi di Fil è un intervallarsi tra un tentativo e l’altro dei due ragazzi di finire a fare sesso. Una serie di casualità così forzate da strapparmi una risata.

Ad un certo punto ci si sente catapultati in una sorta di commedia.

No, quello non è per nulla coerente con il contesto.

Il troppo accento posto alle scene di passione rovina davvero molto la totalità del romanzo, diventa ripetitivo, annoia, ed è un vero peccato, perché se la narrazione fosse stata snellita di alcune di queste parti in eccesso, sarebbe stata davvero carina ed interessante. Ottimo il rapporto che si va creando tra i due ragazzi Ottimo la scelta di mantenere  Jed  sempre coerente e anche Redford, ma rischia di  seccare il troppo carico di scene hot, spesso anche troppo volgari fino al fastidio.

Naturalmente non era innamorato di Redford. Lui non amava – era un sentimento pauroso, incasinato, che rendeva deboli, che l’avrebbe reso moscio e negligente e infine l’avrebbe lasciato solo, o morto. O entrambi. Jed non voleva finire in nessuna delle due condizioni.

Ci sono delle parti che possono davvero emozionare, che possono convincere e è possibile un discreto feeling con i due personaggi principali. Terribili quelli secondari, invece. Mal descritti e inutili proprio. Non hanno origine, né background. Sono presenze giusto funzionali alla trama. Victor e David, no loro li voglio citare, sono stucchevoli, veramente.

Non riescono a piacere perché quasi grotteschi e volgarissimi.

La conclusione è semplice a questo punto.

Una storia non proprio originale che sa essere carina e in grado di far trasmettere emozioni minata da un linguaggio troppo volgare fino a risultare fastidioso. L’azione è poca considerando che stiamo parlando di un romanzo a sfondo fantasy.

Ecco, giusto nello sfondo si trovano gli elementi del fantasy, sono un riempitivo, un pretesto per mandare avanti la vicenda.
Se cercate un fantasy, cambiate strada.

Non fa per voi.

Questo è un romance erotico senza troppe pretese.

 

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