“XXL” di Anna Cambi, Alter ego edizioni. A cura di Ilaria Grossi

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Un’intera settimana in questo posto, il ritiro per ragazze ciccione che credevo esistesse solo nei telefilm americani, con l’aggiunta delle lezioni di mamma: praticamente un incubo. E io ci sono dentro”

Leggere XXL, mi ha letteralmente proiettato in un racconto capace di ipnotizzare la mia attenzione sin dalle prime pagine, con un ritmo veloce, diretto, ironico e un grande potere descrittivo di luoghi e personaggi.

La protagonista Silvia, 14 anni, trascinata dalla perfetta mamma e le sue pupille, Helena e Astrid, sorellastre più che perfette nel fisico e nell’aspetto, per sostenere il “programma” di dimagrimento e “cura” del proprio aspetto, assieme ad altre ragazze taglia XXL, in un complesso residenziale appena ristrutturato nelle campagne della Toscana.

Silvia è come un vaso di pandora, dove al suo interno ha accumulato negli anni, odio, rancori, rabbia, poco affetto, non essere mai all’altezza delle situazioni e aspettative, sentirsi perennemente come una figlia malata, a cui è necessario trovare la cura al più presto, altrimenti non ci sarà alcuna salvezza.

Silvia e i suoi kili di troppo.

Silvia prova solo sentimenti negativi nei confronti della perfetta e impeccabile e magra mamma, mentre il papà ormai è assente e troppo impegnato con la sua nuova giovane ragazza.

Il cibo è conforto, nascondere merendine per premiarsi dopo un giorno no, il cibo è il premio per una parola offensiva che arriva all’improvviso e senza un vero motivo, uno sguardo dato con disprezzo, un abito che non calza perfettamente ad un corpo “troppo” curvy per la sua età.

Occhi che la guardano appena, come un problema da risolvere quanto prima, un indifferenza capace di essere tagliente più di una lama.

Vi troverete davanti ad un fiaba moderna che cela il suo lato oscuro, misterioso e voci che sembrano allucinazioni della propria mente.

Poi c’è il bosco ed è tutto nel bosco la chiave di un riscatto.

E’ buio dentro il bosco. 

Eppure i suoi occhi si sono abituati subito all’oscurità, i piedi sanno evitare gli intralci e trovano sentieri senza sforzo. Si muove rapido e sicuro tra gli alberi, come una bestia della notte, come un cieco dentro la propria casa. 

Perchè in fondo è lì che sono.

A casa. 

E tutto, in loro, è cambiato. Il bosco ti cambia.

 Solo un cosa è rimasta la stessa. 

La fame.

 Ma il bosco saprà come sfamarli”

Ricordate che ogni personaggio, non è solo un nome o un peso segnato dalla bilancia, ci sono innazitutto persone, ognuna con la propria storia, sentimenti ed emozioni.

Complimenti ad Anna Cambi, una scrittura precisa, pulita e un ritmo incalzante soprattutto nella metà del romanzo, un giro sulle montagne russe a cui non puoi non sottrarti sino ad arrivare a sentire la vocina “termine di corsa”.

Buona Lettura

Ilaria Grossi per Les Fleurs du mal blog letterario

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