COMUNI PER TUTTI I GUSTI (*) di Alfredo Betocchi

Buon_governo

lorenzetti buon governo

Il Comune è un’istituzione che ha avuto le sue origini molto indietro nel tempo. Nel XII secolo, all’interno del Sacro Romano Impero, comparve la forza nuova della città/stato, retta da un vescovo o da organi politici interni che osò sfidare con successo la sua potenza. Alcuni studiosi pensano che la formazione dei Comuni risalga, invece, al tempo dei Municipi romani, altri dallo “Scabinato” longobardo-franco (1). Niente paura! Non voglio fare la disanima dotta e piuttosto “barbosa” di quello che è, o non è, il Comune. Vorrei affrontare l’argomento da un punto di vista, diciamo, più leggero e ridanciano. Si sa che in Italia siamo fantasiosi e dotati di una notevole vena comica.

Così è avvenuto per la scelta dei nomi dei Comuni attraverso i secoli. Alcuni sono antichissimi (parecchi provengono da eponimi greci o da quelli dei popoli italici che abitarono la nostra penisola prima del dominio di Roma). Molti nomi dei Comuni moderni possono essereriuniti in gruppi per brevità o per lunghezza, altri per significati inquietanti o ridicoli, altri ancora per generi sportivi, scolastici, familiari; altri li troveremo cortesi, buffi o alla fine alla rinfusa.

I nomi più corti di Comuni italiani (2) si trovano stranamente tutti a nord dell’Appennino tosco-emiliano. Troviamo, infatti, i Comuni di:

Fè (To), Lu (Al), Mu e Tu (Bs), Né e Ri (Ge), Re (No), Ro (Fe), Vo (Pd).

Viceversa molti di essi si distinguono per l’eccezionale lunghezza del loro nome. Eccone un esempio

Monsampietrangeli (Ap), Pietramontecorvino (Fg), Castelcanafurone (Pc), Borgocollefegato (Ri), Pontevigodarzere (Pd) e Pontelagoscuro (Fe).

Nel mondo, d’altronde, vi sono luoghi con nomi molto più lunghi di questi, già di per sé notevoli. Per esempio, nel Galles c’è un paese che, nel suo nome, conta ben 54 lettere, ovviamente per noi impronunciabile. Al contrario, nella Francia meridionale c’è un laghetto che si chiama semplicemente “O”, non zero, proprio come la quarta vocale del nostro alfabeto.

Tra le stranezze dei nostri italici Comuni vi sono anche quelli dai nomi inquietanti e minacciosi come:

Strangolagalli (Fr), Scannabue (Cr), Grugnotorto (Mi), Tagliaborsa (Cs), Rubano (Pd), Caino e Rivoltella (Bs), Furore (Sa), Bomba (Ch) e Scoppio (Tr) e Forca (Ap).

Gli italiani sono conosciuti nel mondo per essere un popolo un po’ volubile e pazzerello e fra i molti Comuni si trovano nomi strani ed originali come:

Strambino (To), Strano (Rc), Casamatti e Bombardone (Pv), Mattarello (Tn), Gambatesa (Cb), Bastardo (Pg) ed infine Musone (An).

La più grande passione di noi italiani è il pallone e qui veramente ci siamo sbizzarriti con i nomi da Campionato di Calcio come:

Calcio e Porta (Bg), Campo (Pi), Palo (Rm), Ala (Tn), Angolo (Bs), Destro (Cs), Centro (Vr), Mediano (Pr), Fallo (Ch), Finale (Pa). Nella nostra Provincia si trovano anche le frazioni “calcistiche” di Traversa e Fortuna, (cu… o pareva troppo sfacciato!)

L’Italia, si sa, è terra di scrittori e poeti illustri, così molti Municipi si sono dotati di nomi scolastici come:

Banco (Tn), Lavagna (Ge), Gesso e Lingua (Me), Libri (Im), Quaderni (Vr), Penna (Ar), Scritto (Pg), Lettere (Na), Virgolette (Ms), Macchia (Ct).

Ci sono poi nomi da “grullerelli”, come si dice a Firenze. Eccone un piccolo esempio:

Baccano (Sp), Chiasso (Ticino), Monello e Pigra (Co), Zuccarello (Sv), Rapone (Pz) e Testona (To).

La famiglia è sicuramente la cosa che più ci sta a cuore perciò ad alcuni paesi sono stati dati dei nomi appropriati all’argomento:

Parenti (Cs), Congiunti (Pe), Padri (Pc), Figlioli (Av), Figliola (Te) e Donna (Al).

L’Educazione e la Cortesia sarebbero beni molto preziosi (tuttavia oggigiorno ce ne siamo un po’ dimenticati) e i Comuni hanno pensato bene di ricordarcelo con nomi tipo:

Buonanotte (Ch), Grazie (An), Salve (Le), Gradisca (Go), Bentivoglio (Bo), Buompensiero (Bs), Bacio (Ar), Lei (Nu), Carolei (Cs) e, per finire, Benetutti (Ss).

Alla rinfusa ho trovato, fra i tanti, nomi curiosi e ridicoli come:

Trucco (Im), Occhiobello (Ro), Miss (Tn), Guerci (Mc), Zoppi (Sa), Grasso (Bg), Grosso (To), Bazza (Mn), Naso (Me), Pinocchio (An), Acquasanta (Ap), Inferno (To), Purgatorio (Tp), Paradiso (Pg) e, dulcis in fundo, Pace (Me) e Gioia (Ba).

Per adesso abbiamo scherzato abbastanza, quindi una spruzzatina di cultura mi sembra appropriata. I Comuni confinanti con Firenze hanno quasi tutti antichi natali. Per questa ragione dal significato dei loro nomi si scoprono cose molto interessanti.

Bagno a Ripoli prende il nome dalle antiche Terme romane (ecco perchè “Bagno”) delle quali furono trovate, nel 1687 alcune tracce in un podere vicino al paese. La specificazione “Ripoli” è dovuta, invece, alla contrada di Pian di Ripoli (da “ripa” = riva, s’intende dell’Arno).

Campi Bisenzio deve il suo primo nome alla centuriazione romana dell’Agro fiorentino quando Giulio Cesare, di ritorno dalla trionfale spedizione in Gallia, regalò ai veterani del suo esercito vittorioso vasti appezzamenti di terreno a Firenze. Il secondo è il nome del fiume omonimo. I primi documenti che ne parlano risalgono al IX secolo della nostra era.

Fiesole continua l’antico toponimo “Faesulae” di incerta origine etrusca, ma esiste in fonti greche l’indicazione di una città indicata come “Phaisoula”. D’altronde è risaputo che gli Etruschi provengono dall’Asia Minore.

Impruneta pare che derivi dal latino “pinus” = pino, e non da “Prunus” = pruno. E’ un’alterazione con il significato di “in pineta”. Il bosco di cui si parla è attestato da un documento del 1040 che riferisce di una “plebs Sanctae Mariae in Pineta”.

Scandicci , il cui nome si vuol far provenire dal latino “scandere” = salire. Ebbe infatti il suo primo nucleo dove è ora Scandicci Alto. Altre fonti lo fanno derivare da una base “scanda” nata, forse, dal sostantivo “scandala” = spelta, tipo di grano simile al farro che veniva coltivato in epoca romana nelle campagne vicine.

Sesto Fiorentino ha il significato più evidente. E’ posto presso la sesta pietra miliare che i romani ponevano per indicare il numero delle miglia distanti dal “castrum” romano che, come tutti sanno, aveva il suo centro in piazza della Repubblica a Firenze, dove oggi c’è la colonna dell’abbondanza. Questo pietre erano poste (come Quinto, Sesto, Settimello…ecc) sulla strada chiamata “Cassia” che portava prima a Lucca poi, attraverso la Versilia, in Liguria.

COMUNE DI FIRENZE – QUARTIERE 5, RIFREDI

IL LIBRO DEL VICINO 2019

Presentazione della manifestazione e degli autori

MARTEDI’ 9 APRILE ORE 17,00

presso la sede del quartiere 5

Villa Pallini via F.Baracca 150/p

Si scrive soltanto una metà del libro, dell’altra metà si deve occupare il lettore”

(Joseph Conrad)

Medicina per l’anima” (iscrizione sulla porta della Biblioteca di Tebe)

Note

(*) Sono considerate anche alcune frazioni.

(1) Lo Scabinato era un istituto formato da giudici ed inquisitori – gli scabini appunto – che vigilavano sul buon ordine di una città, nell’antico diritto germanico.

(2) Le Provincie sono indicate con la sigla.

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