Maternità.
La parola più difficile del mondo, per qualcuno.
La più attesa per qualcun’altro.
La più complicata invece, per la nostra autrice, Blond Porn Ferret, al secolo Ilaria Grasso, donna intelligente, ironica e sensibile, che in questo suo scritto, attraverso diverse storie, mostra le tante e svariate sfaccettature di questo termine.
Maternità capitate per caso, arrivate forse a salvare una ragazzina, divenuta donna troppo presto, da una solitudine fatta di orrori e violenze quotidiane;
Oppure volute, desiderate ad ogni costo, anche a quello della menzogna, come nel caso della storia di Irene;
O maternità strappate con i denti, come quella di Giuditta e Laura, due giovani sorelle che nel dopoguerra riversano il loro desiderio di essere madri su un piccolo nipote, che poi purtroppo si dimostrerà un essere non meritevole;
Ancora poi, ci sono maternità avvenute a seguito di una violenza, le più difficili forse da affrontare, insieme a quelle in cui il desiderio e il bisogno di dare amore sono così forti, da riuscire a mettere al mondo anche esseri più sfortunati;
O ancora, leggeremo di maternità così potenti da andare contro dogmi sociali e pregiudizi, quelli che, ancor oggi, limitano il pensiero dei più, i quali non hanno ben chiaro che l’essere genitore é solo una questione d’amore e che:
“Non c’è miracolo più grande dell’amore a prescindere dal sesso, perché è universale per definizione e non si vive a tavolino, ma sulla propria pelle.”
Perché maternità è sinonimo di amore, come ha cercato in fondo di spiegare la nostra autrice con le sue parole semplici e mirate, a tratti malinconiche, a volte fredde e distaccate ma che nell’insieme danno una splendida forma al libro.
Maternità è una parola complessa, dolce e amara, triste e felice, debole e forte, a volte addirittura violenta, proprio come Madre Natura.