Diario di una Bookblogger. Elena di Sogni di carta e altre storie, si racconta. A cura di Alessandra Micheli

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Instancabile Elena.

Elena dai mille interessi.

Elena e il suo amore per la Bellezza.

Elena e il suo profondo, inestinguibile bisogno di comunicare.

Elena sorridente e disponibile, amata e forse perché limpida odiata.

Oggi la nostra eroina ci parla dell’altro suo interesse: i libri.

E ci racconta attraverso di essi la sa visione della letteratura, dei suoi limiti ma anche di quelle immense potenzialità che le permettono di salvarsi sempre a un passo dall’abisso.

Buon viaggio

Ciao Alessandra, innanzi tutto grazie per aver scelto di ospitarmi, per me è un onore immenso essere intervistata da te!

Cosa significa essere un book blogger

Significa avere la possibilità di essere immersa dai libri, di dare voce a una grande passione quale la lettura e conoscere talenti nascosti e persone meravigliose.

Alcune delle amicizie più importanti per me, sono nate proprio grazie al mio status di Blogger e questa è una cosa bellissima.

Che cultura letteraria deve avere secondo te un book blogger?

Quanto più ampia possibile. Deve saper spaziare tra i generi, conoscere i grandi classici cosi come i testi degli emergenti. Un book blogger che si rispetti, a parer mio non deve porre limiti alla conoscenza letteraria.

Non esistono solo gli autori classici come Calvino e Wilde esistono anche autori emergenti dotati di una bravura straordinaria e che spesso, proprio a causa di preconcetti e limitazioni dei lettori non riescono ad emergere…ecco, un book blogger, non deve essere un lettore qualunque, ma deve avere una visuale e una mente molto più aperta.

Recensioni o opinioni personali?

Opinioni personali. Un book blogger amatoriale, può avere una buona tecnica di scrittura e un’ampia conoscenza letteraria, caratteristiche che permettono un’analisi approfondita e strutturata, ma che non fanno di lui un critico letterario. Io personalmente non mi sento all’altezza di giudicare professionalmente il lavoro altrui, quindi, mi limito ad esprimere il mio parere, nel modo più “professionale” possibile.

Cosa serve per scrivere recensioni

Cultura letteraria, una buona conoscenza della lingua italiana e tanta sensibilità e amore per l’arte della scrittura.

Obiettività o soggettività, cosa caratterizza un blogger

Entrambe le cose. Ogni book blogger ha un suo modo di approcciare alle letture e alle recensioni: c’è chi agisce e reagisce in maniera più emotiva e di pancia e chi invece in maniera più razionale e di testa.

Personalmente credo di appartenere più alla prima categoria, ma cerco comunque di fondere le due parti in modo da lasciar trasparire la soggettività emotiva e l’oggettività tecnica.

Cosa pensi del mondo letterario contemporaneo

Penso che ci siano troppi cloni dei cloni e che i veri talenti facciano fatica ad emergere per via di pregiudizi enormi insiti nel lettore medio.

Quanto conta il talento oggi nella stesura dei libri

Tantissimo, è FONDAMENTALE. Senza talento la tecnica non basta e viceversa. Sono due punti fondamentali, contrapposti troppo spesso, ma comunque complementari.

Cosa pensi del self pubblishing?

Penso che sia insieme croce e delizia per i lettori. Da un lato lo apprezzo, poiché ha reso l’arte della scrittura accessibile a tutti, dall’altra per lo stesso motivo lo detesto.

Credo che un libro pubblicato in self publishing non abbia nulla da invidiare a uno pubblicato da C.E, a patto che sia curato nel dettaglio.

Penso che se alcuni autori si impegnassero di più e si affidassero ad un editor prima della pubblicazione, la categoria del Self sarebbe meno discriminata .

Penso che la scrittura non sia per tutti come tutte le forme d’arte.

Il fatto che io ami la musica, non fa di me il nuovo Chopin, per intenderci…

Secondo te il livello del lettore medio è davvero basso?

Purtroppo si! Mi trovo di frequente a parlare di letteratura con le persone e quando chiedo cosa leggono, le risposte mi lasciano sempre perplessa.

Il lettore medio è di livello basso perché si auto impone limiti inesistenti, sente la necessità di affiggere etichette a generi e autori, etichette che sono simbolo di menti chiuse molto spesso.

C’è una certa responsabilità dei blog nel creare la sensazione che, esista oramai solo un certo tipo di romanzi? (romance o erotici)

Il blogger esiste perché l’autore scrive. Il mercato vuole un certo tipo di romanzi e molto spesso gli autori si adattano alla moda.

Il blogger che vuole le view e i follower, di frequente segue la stessa scia degli autori.

Un blogger può essere anche uno scrittore secondo te?

Assolutamente si, a patto che riesca a mantenere il distacco necessario per rimanere obbiettivo e che non si lasci intimorire dalla paura delle ripercussioni.

Le guerre delle recensioni sono all’ordine del giorno, se si ha il coraggio di affrontarle, allora si, un autore può essere blogger e viceversa.

In una recensione ci sono limiti da non superare?

Io credo che il rispetto limite che bisogna imporsi.

Che la recensione sia positiva o negativa, poco importa…è necessario avere sempre rispetto totale verso l’opera e verso chi l’ha messa nelle tue mani.

Quali sono i generi che si leggono e quali sono penalizzati

I generi più letti credo siano il romance e l’erotico, quelli penalizzati: la narrativa, l’horror e gli storici.

Cosa può ancora dare ancora leggere un libro, in un mondo cosi immediato come quello di oggi

Può dare tempo: tempo per se stessi, tempo per sognare, tempo per vivere mille vite differenti.

Un libro può essere una valida alternativa alla tendenza di oggi a non pensare?

Un libro DEVE essere una valida alternativa alla tendenza di non pensare. Un libro deve necessariamente scatenare un pensiero, non importa di che tipo, importa che lo faccia.

Case editrici e Self richiedono trattamenti diversi

Assolutamente no! Il libro merita attenzioni in quanto tale, indipendentemente da chi e come è stato pubblicato.

Leggere interessa ancora le giovani generazioni?

Si, magari non in grande misura, ma ci sono tanti bambini e ragazzi che allo smartphone, preferiscono un buon libro.

Si può rifiutare una recensione? E se si per quali motivi?

Si, per tanti motivi differenti:

  • Il libro non è di un genere che i lettori del blog apprezzano e quindi quest’ultimo non potrebbe dargli la giusta visibilità

  • L’autore si è presentato con maleducazione…eh si, mi spiace ma se un autore si presenta in maniera inopportuna io rifiuto la richiesta di recensione.

  • La trama del libro non coincide con l’interesse del blogger.

 

Ci sono autori che consiglieresti?

TANTISSIMI! Non vorrai mica l’elenco?

Lasciaci con una frase che ti identifichi

Vi lascio una citazione che amo.

Una citazione che ha dato una svolta importante alla mia vita.

Quante cose cambiano nell’arco di un solo istante”

Il libro da cui è tratta è Waiting di Daniel Di Benedetto.

Grazie per lo spazio che mi hai concesso, lascio un abbraccio immenso a tutti i tuoi lettori.

 

Grazie a te Elena per regalarci ogni volta una piccola parte della tua anima.

I libri sono stati i miei uccelli e i miei nidi, i miei animali domestici, la mia stalla e la mia campagna; la libreria era il mondo chiuso in uno specchio; di uno specchio aveva la profondità infinita, la varietà, l’imprevedibilità.
(Jean-Paul Sartre)

 

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