“Raccontare troppo” di Teresio Asola, PAv edizioni. A cura di Francesca Giovannetti

raccontare troppo.jpg

Una famiglia italiana in vacanza si imbatte in un misterioso omicidio appena giunta al di là della Manica.

In realtà il capofamiglia riuscirà a tenere nascosta la tragedia alla moglie a ai figli, decidendo di tenere per sé sia il trauma di una scoperta così raccapricciante, sia il brivido di scavare in una vicenda che ha le sue radici nella metà dell’Ottocento.

Protagonista e voce narrante è il capofamiglia Samuele, marito e padre paziente.

Il viaggio in auto lo riporta in luoghi in cui ha vissuto un’adolescenza spensierata, in cui ha incontrato talmente tanti giovani da ricordarne le facce, a volte, ma non i nomi.

Un “prima” e un “dopo” la famiglia, accanto a Bianca e ai loro tre figli.

Bianca non suscita simpatia nel lettore: sorride a malapena, sottolinea ogni mancanza, rimprovera più o meno velatamente il marito, ma nonostante ciò l’autore è riuscito a far arrivare l’essenza di una famiglia “normale”, con alti e bassi e discussioni a mezza voce che scalfiscono solo in superficie la complicità della coppia. Samuele tiene nascosto l’omicidio avvenuto a pochi passa dalla loro casa delle vacanze.

Scelta singolare dell’autore che rispecchia però in pieno i caratteri descritti.

Come se il protagonista volesse prendersi il suo spazio, sentirsi libero di seguire una storia all’indietro nel tempo senza moniti dissuasori o inviti a “lasciar perdere”.

È il suo momento, le sue tracce, le sue vittorie.

L’incredibile ricostruzione dei fatti di cui è il solo artefice.

I componenti della famiglia sono descritti in maniera efficace; fra i tre figli spicca il piccolo Leo che con i suoi atteggiamenti tipici dei cinque anni, elargisce perle di capricci e simpatia, nella classica volubilità dell’età.

Incontriamo poi personaggi secondari di una eccessiva loquacità accompagnati da altri di talmente poche parole da rasentare la maleducazione: ma così è il panorama umano.

Ma c’è un altro panorama protagonista in tutta l’opera: l’itinerario del viaggio. Descrizioni poetiche e minuziose: il colore del mare, delle spiagge, dei fiori, della case.

Una immersione completa nel luogo che quasi arriva a invitare il lettore a visitarlo. Se ne percepiscono la storia, le sfumature, gli abitanti.

Sotto un cielo mutevole si scoprono bellezze rare.

E l’autore ce le regala senza risparmiarsi.

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto Twitter

Stai commentando usando il tuo account Twitter. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...