Doppia recensione per augurarvi un buon natale! “Le incredibili luci delel stelle” di Karen Swan, Newton e compoton. A cura di Ilaria Grossi e Chiara Iucci Lianioli

“Onorerò il Natale nel mio cuore e cercherò di tenerlo con me tutto l’anno”  Charles Dickens. 

A cura di Ilaria Grossi

Quando ho letto la sinossi, la storia mi ha davvero incuriosita e complice il clima natalizio, ho scelto una lettura che mi ha letteralmente sorpresa, perché ci sono due storie, che si intrecciano e uno sviluppo nella trama narrativa che non ti aspetteresti.

Zac e Bo Loxely, sono due famosi influencer con un seguito di circa 9 milioni di follower, il loro blog si nutre di scatti unici durante i loro viaggi, avventure e sport estremi, vivono e si nutrono di like, sono ricercatissimi dai brand e la loro attuale avventura, alle porte del Natale, è la Norvegia e un mese su un fiordo isolato e selvaggio.

Ciò che risalta all’occhio attento del lettore è la protagonista Bo, la sua non sempre perfetta sintonia con uno stile di vita che è troppo invadente e non lascia più spazio alla privacy e alla sua storia con Zac.

Le prime settimane in Norvegia, tra disagi e primi incontri con Signy, anziana proprietaria della fattoria e Anders, suo nipote che farà da guida al gruppo Zac, Lenny e Bo, qualcosa inizia a cambiare, tradimenti, demoni nascosti, ricordi che sono veri incubi e uno stalker che perseguita Bo.

Tutto questo si intreccia con la storia di Signy, la sua vita da pastorella con la sorella e le altre ragazzine della fattoria, una storia che sembra quasi una leggenda ma piena di riferimenti ad avvenimenti realmente accaduti.

Bo, scoprirà che la sua vita è stata una continua fuga da ciò che più la spaventa, il suo avvicinamento al freddo Anders, le aprirà il cuore e metterà luce sulla sua vita, sul rapporto troppo social con Zac e su tutte le paure che la perseguitano.

Anche Anders, nasconde un doloroso passato e Signy le farà capire ciò che li lega entrambi.

Karen Swan è capace di tessere storie originali e non delude mai, con un’ottima capacità descrittiva di luoghi e personaggi, uno stile fluido e scorrevole, a metà romanzo tutto inizia ad essere più nitido e la curiosità è così forte che non riuscirete a staccarvi dal libro.

Buona lettura.

Ilaria Grossi per Les Fleurs du mal blog letterario

***

“C’è una saggezza della testa, e… una saggezza del cuore”Charles Dickens .

A cura di Chiara Iucci Lianioli

In molti conosceranno Karen Swan, autrice che macina milioni di copie in tutto il mondo. Giornalista di moda («Vogue», fra i tanti), dopo la nascita dei tre figli ha abbandonato la carriera per realizzare il sogno di diventare una scrittrice. Sogno ampiamente realizzato. Il suo romanzo d’esordio, Players, è stato al primo posto nelle classifiche inglesi. A questo sono seguiti Prima donna, Christmas at Tiffany (Un diamante da Tiffany, Newton Compton 2011), Quell’estate da Tiffany (Newton Compton, 2016) e innumerevoli altri.

In quest’ultimo romanzo, la Swan intesse un romance succulento.
La storia d’amore infatti viaggia in parallelo con il dispiegarsi del passato di alcuni personaggi di contorno.

Due linee narrative.

Personalmente, i paragrafi storici mi hanno deliziata.

La mano della Swan è divina.

Potrà non piacere il genere, ma l’autrice sa il fatto suo.

La narrazione non ha una sbavatura, né di stile, né di ritmo.

Persino i più restii al romance faranno fatica a non leggerlo d’un fiato.

Ad arricchire la vicenda, la tensione soffusa di una terza linea narrativa, che viaggia in sordina e in parallelo.

Si tratta di un thriller: l’autrice intesse l’angoscioso dispiegarsi di una terribile verità in tutta la lunghezza del libro, creando un effetto suspence che molti autori blasonati di genere gli dovrebbero invidiare.

Con il crescere del climax, cresce anche la trasformazione del romance.

Il libro narra dell’eterna dialettica tra apparenza e realtà: sia la linea temporale moderna (ambientata nella roboante realtà-fiction dei social network), sia quella ambientata nel passato (dove le apparenze sociali sono date dal ceto da cui provengono le persone) devono il loro pathos al progressivo smentirsi di quanto appariva vero, in opposizione a quanto poi emerge.

Non contenta, la Swan crea il medesimo crescendo per tutti i personaggi secondari, sicché, concluso l’epilogo, nessuno è più quello che si credeva fosse, bensì il suo opposto: come nemesi o come catarsi.

In un tale, articolato disvelarsi, il rischio di perdere tensione o ingarbugliare la lettura è grande, ma la Swan non a caso è un’autrice di prim’ordine.

Il ritmo regge intonso, la tensione libera le sue energie… letteralmente.

Un libro per tutti, che regala profonde riflessioni su temi drammatici che ci colpiscono da vicino ogni giorno.

Un lavoro eccellente.

Un ottimo regalo da ricevere per Natale.

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