“Le ombre dell’Eridio” di Paolo Tognola, Scatole Parlanti editore. A cura di Francesca Giovannetti.

Leobre dell'eridio cover

 

La vita all’apparenza tranquilla dei paesi sulle sponde del lago d’Idro, viene sconvolta dall’omicidio di una giovane tossicodipendente. La caserma dei carabinieri si attiva immediatamente. Guidate dal giovane tenente Agostino Bertolotti, le indagini spazieranno in più di una direzione fino a puntare alla risoluzione finale.

Un giallo ben costruito, con una trama solida e un’ottima caratterizzazione dei personaggi, un ritmo costante e uno stile veloce.

Questo testo si fa leggere in fretta e volentieri!

E porta alla luce diverse tematiche interessanti e attuali.

Innanzi tutto focalizza l’attenzione sulla piaga della droga, che ghermisce giovani con un ritmo impressionante.

È come se esistesse un mondo parallelo, dove un vortice oscura divora i giovani che si accostano per noia, per bisogno di accettazione, per riempire enormi vuoti.

È la descrizione di una parte di ragazzi che passeggia con noi, che va a scuola coi nostri figli, che viene, spesso, anche da famiglie facoltose; e il denaro, si sa, compra proprio tutto, a volte anche la discesa all’inferno. Il contrasto con i tranquilli paesini sul placido lago inquieta.

Dietro a un paesaggio sereno, dietro a una normalità apparente di una comunità serpeggiano tanti, troppi nemici; e quando vengono allo scoperto spazzano via l’illusoria sensazione di sicurezza.

La droga sovente si accosta al mondo della prostituzione, che sia praticata per strada o in lussuosi appartamenti poco cambia.

Infine le famiglie entrano nel raggio dell’autore: il luogo che dà protezione per eccellenza.

È sempre così?

In ultima analisi, dai ricordi del protagonista escono violenti e incontenibili i ricordi devastanti delle indagini fatte in altri tempi e luoghi, quando il giovane tenente operava sul terreno della camorra.

Sono ricordi frammentari ma incisivi e forti, che aprono una finestra nella linea narrativa dando luce a una realtà lontana ma sempre in agguato.

Un concentrato di azione e deduzione, un boccone amaro di realtà vicine che non vorremmo vedere.

Un libro intenso che, se si è disposti, può dare più di una godibile lettura e offrire molto su cui riflettere.

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