Pasquino torna più incazzato che mai. Cosa avrà da dirci?

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Alla fine ce semo arrivati eh

ce semo arrivati alla fine della fiera.

E mo so cazzi popolo mio.

Tocca pagalli i debiti che se contraggono quando se fanno li inciuci co li mercanti der tempio.

Se aspettate che un certo Joshua se faccia avanti per buttalli all’aria, state freschi belli mia..

Pure lui s’è trotto li cojoni de st’umanità che balla canta ma se fa li cazzi sua.

De che parli Pasquino mio?

Te sei impazzito?

Me direte voi.

Nun so io pazzo.

Sete voi che ve avvinghiate alla vostra favolosa ipocrisia.

Adesso che la Madre Terra ce presenta er conto dicendo

a chicchi mo pagate pure l’interessi, l’iva e ogni bond che so decenni e secoli che io v’avverto che davanti all’infinito, non sete altro che na scureggia de topo”.

Ma a noi che ce fregava?

Se all’esterno er monno piangneva sui fiumi de sangue.

Se le stragi venivano immortalate in quarche libro polveroso…che ce frega noi c’avevo a tivvù, Sanremo, i mondiali.

Domenica live.

Er grande bordello.

Noi semo un paese vincente eh mica spicci.

Porelli semo passati pe na guerra civile, per tante tragedie, avemo avuto er duce, i nazisti a invadece le case…

E’ vero.

L’Italia è nata da tante troppe macerie.

Ma nun è che poi alla fine avete imparato n’cazzo.

Oggi ve rode er culo de sta a casa.

Ve rode delle libertà perdute ( tranqulli n’avete mai avute eh).

Piagnete i morti, i vostri però.

Perché fino a un mese fa della Siria sotto e bombe, dei regazzini cinesi morti per il virus, non ve fregava un emerito cazzo.

So lontani.

Semo invincibili.

Avemo a Leopolada.

Ci sta Berlusconi che difende l’interessi italiani ( sti cazzi che a concimaje i gerani ce stava un mafioso.)

C’avemo Sarvini che ce citofona pe sape come stamo.

La Cina è lontana.

La Siria mmanco so ndo sta.

Ma esiste?

E il Krnya co i raccolti rovinati dalle locuste, che è un firm?

E mo però ndo vai eh italiano?

Ndo cazzo vai a raccomandatte a quer padreterno che hai tradito per un social o per instamgramm?

Adesso piagni.

Certi lamenti che manco la pora mi nonna co le novene.

Sono disorientato.

Porello.

Quando erano disorientati l’altri però te ne fottevi vero?

Eri perso dietro ai cazzi tua.

Eri li sur piedistallo e ce stavi bene.

L’avevi apparecchiato co le poltrone e i tavolini co li centrini.

E che volevo dire de quello che parla de individualismo osceno de chi, sta situazione l’accetta come parte del dramma umano?

Ah mo chi impara dalla crisi è individualista.

Io lo chiamavo saggio, pensa te quanto so antico.

Io pensavolo individualista lo sei te, mo che morono i tua de parenti.

Che se limitano le tue, de libertà.

Che pensi alla tua nazione.

Perché fino a du settimane fa blateravi contro i migranti che te rompevano er cazzo.

Poco importava se era a causa del tuo tenore de vita, del tuo gretto capitalismo. Adesso fioccano le bandiere della nostra patria.

Quelle su cui prima te ce soffiavi er naso e cor mocciolo scrivevi la tua storia. Cor mocciolo nascondevi le tue complicità.

Eh si sete complici.

Quanno votate.

Quanno credete al testa de cazzo de turno che ve facilità er compito de pensa. Non pensate.

Bastava un atteggiamento finto buono e poi passate a pensà ndo andà a fa l’aperitivo.

Mo ve sete resi conto della crisi sanitaria.

Della povertà.

Della mancanza de lavoro.

Prima eravate tutti calvinisti: eh se è povero è perché sperpera.

Perchè non ha lo spirito imprenditoriale.

Se l’è cercata.

Mo però brucia pure il culo vostro.

Sapete come diceva l’amico mio?

So tutti braci cor culo dell’altri.

Adesso applaudite le misure estreme der governo, che fino a du giorni fa schifavate.

Però nessuno s’è detto aho, tutti co ste soluzioni, i miliardi chiesti all’Europa. Ma io nun ho visto mica un politico di

“A rega io credo nel mio paese. So parte della stessa comunità. Semo tutti fratelli. Per questo me dimezzo lo stipendio, gli lo metto a disposizione su un conto emergenza”

Se lallero, prima de vedello poi morì.

Io so na statua e il ruolo mio è de fa polemica.

Ma a vorte me sento morto più umano de voi.

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