Ho avuto la possibilità di leggere una storia davvero particolare, sono sincera mi ha sconvolta, ho provato rabbia, mi sono chiesta più volte se una ragazza così piccola può sopportare tanto odio, dolore e soprusi.
E’ la storia di Charlie.
E’ la storia di Sarah.
E’ la storia di Mary.
Fili che intrecciano la stessa treccia.
Charlie vive in Canada, in un orfanotrofio in cui non c’è amore né rispetto.
L’amore quello vero, Charlie non lo conosce, lei da piccola è stata abbandonata da sua madre.
Il rispetto è una parola sconosciuta, c’è solo sopruso, c’è sottomissione, c’è spazio solo all’odio in tutte le sue sfumature.
Charlie, fuori dall’orfanotrofio lavora per spot pubblicitari con il nome di Sarah.
Charlie odia Sarah e la sua “finta” famiglia.
L’unica persona di cui si fida ciecamente è l’amico August, ma ben presto saranno separati.
Charlie, si ritroverà in una famiglia adottiva che la vuole come Mary, la loro figlia scomparsa.
Ma Charlie non è Mary e odierà tutto quello che dovrà subire in nome del suo ricordo.
E poi una luce.
Fasulla, piena di zone d’ombra che non le risparmia di introdurla in un mondo malato, fatto di abusi, violenza fisica e psicologica e uno strano rapporto con Dio.
Mi fermo qui, perché rischio di dire troppo ma gli eventi sono tanti e si susseguono uno dietro l’altro, la trama è complessa, c’è dolore, c’è violenza, soprusi, odio, rabbia.
Charlie dice di non esistere e invece Charlie esiste con tutto il suo bagaglio di dolore e violenza subita, mostra una forza che non immagina di avere e nonostante tutto va avanti.
Non posso che fare i complimenti a Valeria Cassini, giovane e promettente penna, perché è stata capace di tessere una storia particolare, complessa e forte proprio per i vari temi trattati, ci porta inevitabilmente a riflettere su realtà spesso celate ma subdole e malsane che continuano a divorare vittime troppo giovani e innocenti.
Buona lettura
Ilaria Grossi per Les fleurs du mal blog letterario