
ACCAD(D)E è il nuovo trhiller psicologico scritto da MARIA FONTE FUCCI e pubblicato da PubMe. La storia si apre con una festa di pensionamento, quella di Giacomo, medico di successo che riceve omaggi e auguri da colleghi e amici.
Dovrebbe essere felice ma il pensiero di tornare a casa lo avvilisce, l’ascensore che lentamente lo porta al suo portone gli fa prefigurare quello che troverà all’interno del suo appartamento, una casa buia, in cui l’odore di stantio e abbandono ormai prevale.
La moglie Marisa, vegeta davanti alla televisione, abbandonata a se stessa, lei che era sempre stata una donna brillante e una moglie premurosa.
Ora Marisa attende ogni giorno il suo ritorno per ricordargli tutto ciò che non è stato, anche quel giorno gli urla contro le sue accuse, lui è un uomo che non è stato in grado di capire, assente per lei e la famiglia, capace solo di dare attenzioni al lavoro e alle colleghe.
Giacomo incassa come sempre, Marisa è malata e merita pazienza, ma il suo silenzio è in parte una ammissione di responsabilità.
L’infelicità non è solo loro, appartiene anche al figlio Marco che da due anni vive una situazione di crisi matrimoniale, è la stessa nuora a rivelarlo a Giacomo, anche lei gridando e piangendo quella stessa sera.
No, per Giacomo sembra non esserci riposo, eppure anche se da poche ore, è in pensione.
In questo quadro di irrequietudine appare Manuel, giovane vicino ricco, affascinante e dai modi garbati che bussa alla porta di Giacomo per chiedere se per caso ha una bottiglia di vino per la festa che ha organizzato a casa sua.
Manuel è accompagnato da una ragazza che risveglia qualcosa nei ricordi di Giacomo, la loro presenza giovane e vitale stona nell’appartamento adombrato e una scenata di Marisa porta il primario all’esasperazione. Deve fuggire in qualche modo da quella casa e da quella situazione.
Solo nella seconda parte del libro emerge la causa di tanto dolore, una violenza che ha lasciato uno strascico di colpa in ogni protagonista.
L’autrice riesce ad immergere il lettore negli stati d’animo dei personaggi e a trasportarli nella vicenda che ha sconvolto per sempre la loro vita.
A sorpresa il centro del romanzo si sposta su un tema estremamente attuale, la violenza sulle donne e l’incapacità di capire la crudeltà che si nasconde dietro persone apparentemente normali.
È un ciclo di sofferenza che per essere estinto richiede altra violenza. Troverà soluzione?
Saranno le pagine di ACCAD(D)E a rivelarlo.
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Maria Fonte Fucci è un’insegnante di materie tecnico-economiche presso Istituti Tecnici nel nord Italia. Nata il 7 settembre 1980 a Canosa di Puglia, un paesino del Sud, ha cominciato i suoi studi prima a Bari per poi proseguirli a Chieti conseguendo una laurea in Economia e Commercio, una laurea in Scienze e tecniche psicologiche, un Master in Amministrazione, Finanza e Controllo di gestione e un altro in Scienze Geografiche. Da circa quattro anni ha cominciato a coltivare la passione per la recitazione diventando membro attivo di un’Associazione teatrale. Proprio tale passione le ha dato l’opportunità e lo stimolo giusto per provare a riprendere in mano quella penna, dopo averla riposta nel cassetto nel periodo adolescenziale, e di mettersi in gioco con questa prima opera.