
I giorni narrati da EFFE SCRIVE nel suo ultimo libro OUR DAYS pubblicato DA PUB ME nella collana IO ME LO LEGGO, sono quelli di Alex e Karen. Siamo a Pittsburgh nel 2009, i quartieri di periferia fanno da sfondo alle scorribande di ragazzi volubili, instabili alla ricerca di stimoli spesso poco legali.
La prima volta che Alex nota Karen, lei è ancora una bambina, ha solo 12 anni ma questo non impedisce al giovane di trovarla particolare, a colpirlo più delle forme ancora immature, la malizia dello sguardo.
È un fascino acerbo quello di Karen, eppure la sua immagine è talmente forte che dopo quattro anni, Alex non fatica a riconoscerla, e diventa per lui irresistibile.
È una cosa strana che non gli è mai capitata, ha 23 anni ed è dannatamente bello, i suoi occhi verdi e il fisico statuario fanno girare la testa a donne di tutte le età.
Ma non è solo questo, Alex è un cattivo ragazzo, il sorriso sarcastico e lo sguardo che parla di avventure, attraggono irrimediabilmente le donne, pronte a tutto pur di stare con lui.
Eppure il ragazzo non sa che farsene della sua vita, vive di espedienti, mantenuto dalla madre e dalla sorella, non lavora, nulla lo interessa e non conosce l’amore, non ha senso farlo, non ricorda il nome delle ragazze con cui passa la notte, sono solo sesso, a parte Judy la sua fidanzata, ma con lei ha un debito da saldare.
L’unico legame che riconosce è quello dell’amicizia, perché Cole, Steve e Daniel sono come lui, vivono per sballarsi fino a notte fonda con alcool e droghe, vivono per dimenticare chi sono. Karen ha sedici anni e fa già parte del giro, come potrebbe essere diverso?
Suo padre è in carcere e in realtà non è mai stato un padre ma un uomo violento con la madre e indifferente ai suoi bisogni.
L’unico ragazzo che ha amato l’ha ferita e abbandonata, tutti gli uomini lo fanno ma Karen non è più disposta a soffrire e giura a sé stessa che da quel momento, sarà lei a dominare il gioco.
Lo fa con i tacchi alti e i vestiti troppo corti mentre balla sui tavoli fino al mattino, attira le attenzioni dei ragazzi e ride di loro, li conosce troppo bene.
Ma il gioco non funziona con Alex, tra loro la chimica è pura passione di corpi e anime ribelli, che si cercano, si scontrano, si urlano contro fino all’eccesso, fino all’autodistruzione, tutto pur di non soffrire, di non darla vinta all’altro e pur di non riconoscere che quella relazione è qualcosa di più.
La loro storia sembra un eterno ritorno dell’uguale, si lasciano e si ritrovano, perché loro sono Alex e Karen, nessuno è come loro eppure conoscono la felicità solo per attimi, perché per sentirla tutta intera dovrebbero cambiare e nessuno dei due è disposto a farlo.
Un romanzo forte, quasi claustrofobico sia per le tematiche che affronta, che per il punto di vista della narrazione concentrato esclusivamente sulla coppia, non esiste altro.
Strategia che funziona, perché senza rendersene conto il lettore è trascinato nella storia, la vive accanto ai protagonisti, ama e soffre con loro.
Effe Scrive non ha scritto una storia semplice, nonostante questo, le pagine si rincorrono e i personaggi sono ben caratterizzati.
A Pittsburgh gli anni passano, casualmente Karen e Alex si incontrano di nuovo, riusciranno a resistere l’uno all’altra?
Seguiamoli insieme fino all’ultimo dei loro giorni.