
Dominique Fortier ci conduce attraverso le pagine del libro, nella vita quasi sconosciuta di Emily Dickinson, considerata tra le figure più importanti della letteratura mondiale.
Amherst, Boston, il seminario femminile di Mount Holyoke, Homestead sono i luoghi in cui è vissuta la poetessa, una vita con la famiglia: Emily non si è sposata né avuto figli, fatta più di interiorità e amore per la natura, fiori e piante sono la sua primissima passione e infatti realizzerà “L’erbario” ad oggi custodito presso la Houghton Library.
La stanza di Emily Dickinson era il suo microcosmo, fiori, libri e poesie, un centinaio di poesie che non ha mai voluto pubblicate e finché è in vita forse pubblicate solo alcune, metà della sua esistenza in totale isolamento da tutto e tutti, tra silenzi, ricordi e fogli di carta.
“Solo quando si chiude alle spalle la porta della sua stanza ed entra nel silenzio, Emily può ricominciare a sentire quella voce”
“Quando scrive Emily si annulla.
Scompare dietro il filo d’erba che, senza di lei, non avremo mai visto”
Con un linguaggio fluido e al tempo stesso poetico, Dominique Fortier dà vita ad una lettura piacevole e interessante, conoscevo ben poco della storia di Emily Dickinson ed è stata una lettura che mi ha rapita dall’inizio alla fine, tra versi della poetessa e aneddoti legati alla sua vita.
“Le parole sono fragili creature da spillare sulla carta. Volano per la stanza come farfalle. Oppure sono acari fuggiti dalla lana, farfalle cui mancano il colore e lo spirito di avventura”
Complimenti a Dominique Fortier e ad AlterEgoEdizioni per aver pubblicato un libro così bello.
Buona lettura
Ilaria per Les fleurs du mal blog letterario