
Ammetto che già dal titolo questo romanzo aveva inquietato i miei pensieri.
La declinazione di Inanimus può essere interpretata sia come in anima che come svuotato dell’anima.
La storia raccontata con maestria da Francesca Compagno parte da lontano, dall’adolescenza dei protagonisti, per stringersi con ritmo sempre più pressante sul presente.
Francesca, la protagonista, è specializzata in tassidermia, svuota i corpi dei liquidi e degli organi per restituire loro eterna giovinezza.
La donna ama il suo lavoro, unica sicurezza della sua vita ed è per tenerselo stretto che deve andare in terapia.
Qualche settimana prima per un banale incidente ha preso troppe pillole e ora tutti pensano che lei abbia provato a suicidarsi.
Quando incontra il terapeuta che dovrà dare il via libera alla sua conferma a lavoro, Francesca torna immediatamente alla sua adolescenza, al suo primo amore Peter.
È proprio lui, il ragazzo sognato per tanti anni e al quale non aveva mai avuto il coraggio di confessare il suo amore.
Peter ritrova in lei qualcosa di familiare ma non la riconosce.
Nell’attimo però in cui si incontrano scatta qualcosa e Peter viene come rapito dalla sensualità e dalla dolcezza della donna.
Francesca è felice di rivederlo ma allo stesso tempo rabbrividisce al pensiero che lui possa leggere il suo fascicolo e soprattutto che possa giudicarla, perché lei ha una dipendenza incurabile, quella dal sesso.
Di giorno è una donna tenace e determinata, di notte cede ai piaceri del corpo per mascherare i suoi traumi ovunque e con chiunque.
Peter sa leggere tutti i segnali, sia quelli del corpo che quelli clinici e il trasporto per il caso aumenta, alimentato dall’attrazione sempre più forte. Francesca ormai è determinata per amore suo e di Peter ad andare fino in fondo, di lui può fidarsi ma i segreti che nasconde hanno messo radici profonde e affrontarli non è facile.
La realtà si mescola a sogni agghiaccianti e l’amore si tramuta in violenza. Un romanzo intenso, che scuote il lettore e lo trascina tra i supremi fili della psiche.
La narrazione è fluida e il linguaggio semplice ma curato.
Consigliato agli amanti dei Thriller psicologici e delle storie forti che non temono il potere dell’ossessione, che accende e svuota l’anima… inesorabilmente.
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Francesca Compagno è nata nel 1980 a Prato, dove ancora vive. Dopo aver conseguito il diploma al liceo classico, ha frequentato la facoltà di giurisprudenza e lavora presso uno studio legale. Ha scritto il suo primo romanzo noir all’età di sette anni con il consenso e il plauso della maestra della scuola elementare e, soprattutto, dei suoi amati nonni. Coltiva da sempre l’amore per la scrittura, il pianoforte e la pittura, anche se le ha abbandonate in un periodo difficile della propria vita. Si è anche creata una famiglia, ha adottato cinque cani, si è sposata nel luglio del 2015 ed è diventata mamma nel luglio del 2016. Romanzi pubblicati:Freeing – La terra delle fiabe, Sarnus Editore, 2014, disponibile sugli store online e nelle librerie;Tocco nero, Le Mezzelane Casa Editrice, 2018, disponibile sugli store online e nelle librerie;Dal lato sbagliato della mezzanotte, nella collana “La pelle non dimentica”de Le Mezzelane Casa Editrice, 2018, disponibile sugli store online e nelle librerie;Mauro Belli – Casi di santi e di folli, Amazon giugno 2019.L’Incantatore, nella collana “Young Like Me” di Le Mezzelane Casa Editrice, 2019, disponibile sugli store online e nelle librerie;Inanimus, Amazon, gennaio 2020.Neve rosso cremisi, Amazon, giugno 2020.