Il blog consiglia “povera Illusa” di Ilaria Santamaria. Da non perdere!!

Tutte le mattine a mezzogiorno e trenta, dopo essersi lavata, truccata e sistemata i
capelli con massima cura, Luna usciva dalla stanzetta fatiscente del residence dove
alloggiava per andare a lavorare al Penelope: un bordello tra i più rinomati sulla via
principale della grigia Chiasso, appena al di là della dogana.
Come la maggior parte delle prostitute, operava in incognito e lontano dalla sua
famiglia d’origine, anche se il rischio di essere scoperta era costantemente dietro
l’angolo, considerando la notevole affluenza di clienti italiani nei bordelli ticinesi.
Spesso erano uomini d’affari, agenti di commercio e imprenditori che si
concedevano una “sosta” durante un viaggio di lavoro, ma non solo. Potevano essere
anziani che vivevano nelle zone limitrofe, poliziotti, sportivi, disadattati sociali con
soldi da spendere, pervertiti di ogni genere, direttori o impiegati di banca, coppie e
anche ragazzi giovanissimi.
Luna aveva scelto di prostituirsi in un bordello anziché in appartamento per avere
più protezione e per poter scegliere lei stessa i clienti con i quali interagire.
Nonostante i quotidiani del Canton Ticino omettessero completamente di parlare di
crimini verso le prostitute, accadeva frequentemente che gli uomini ricevuti in
appartamento picchiassero, rubassero soldi e in qualche occasione uccidessero le
escort. Luna non voleva correre questo rischio per nulla al mondo.
Come di consueto, anche quel giorno aveva oltrepassato la frontiera alla guida
della sua auto, sorbendosi prima gli sguardi compiaciuti e ammiccanti dei poliziotti
italiani e poi quelli austeri e sprezzanti delle guardie di confine svizzere, perlopiù
donne. I poliziotti di dogana erano avvezzi a riconoscere le prostitute non solo per la
loro avvenenza ma anche perché all’una e trenta del pomeriggio il traffico nei pressi
del varco doganale era perennemente intasato da giovani ragazze su auto lussuose.

Viola è una donna affascinante, poco più che trentenne con un lavoro precario e
un segreto che condiziona tutti i suoi comportamenti: soffre del Disturbo Borderline di
Personalità.
L’autodistruzione è alla base di ogni sua storia d’amore e di avvenimenti che le
cambiano la vita. Tra questi, la scelta estrema di prostituirsi in un bordello in Svizzera
porterà a galla gli spettri di un’esistenza costretta alla propria infelicità.
Perché Viola è arrivata fin lì?
Tra nuove amiche e personaggi pericolosi, si apre il sipario su una realtà, quella
delle escort, che nasconde le storie difficili di ciascuna di loro.

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