
Cari amici, questo è il mio 60° articolo e voglio festeggiarlo parlandovi di un argomento leggero e utile a molti.
Immagino che siate affezionati ai mobili che avete o che avete ereditato dai vostri avi; solo chi possiede mobili in legno antichi o moderni può capire quanta cura e amore ci vuole per tenerli in ottimo stato.
Che siano di mogano, di querce, di faggio o di bambù, la prima cosa è sincerarsi che non vi siano impressi brutti segni.
Nel caso ve ne accorgeste, evitate il turpiloquio perchè bastano pochi semplici interventi per far scomparire o per attenuare aloni, graffi, bruciature o ammaccature.
Per gli aloni è molto facile: immergete una paglietta nell’acquaragia e strofinate leggermente l’alone seguendo le fibre del legno. Se questo non basta, strofinate delicatamente con una carta vetrata fine, evitando di toccare il legno intorno.
Ripassate poi con un lucido per metalli usando un panno morbido in modo da ottenere un buon risultato finale.
Per i graffi,il procedimento è simile ma, dopo che avrete strofinato leggermente la carta vetrata, passate un pastello a cera dello stesso colore del legno fino a riempire completamente il graffio. Se non avete il colore esatto, potrete miscelare i colori (beige chiaro e marrone) sul fuoco, fino a ottenere il colore giusto.
Per le bruciature, pulite con uno straccio imbevuto di acquaragia, poi con un pennellino passate la candeggina sui segni rimasti, cercando di non toccare il legno circostante. Scurite poi l’area sbiancata con un mordente colorato per poliuretano diluito al 50% con acquaragia.
Per le ammaccature, riempite applicando con un pennello diversi strati della vernice del mobile, meglio se un po’ più chiara. Se vedete che si forma un rilievo, livellatelo passando molto delicatamente della carta vetrata.
Per le bruciature su una superficie laminata, usate alcool denaturato oppure strofinate con un lucido abrasivo.
Se avete mobili di bambù, originari dell’Asia ma costruiti a Capracotta, non vi disperate, anche per loro c’è un Paradiso.
La prima cosa che su sciupa è la stuoia di bambù. TRAGEDIA! Come fare?
Rimuovete tutta la parte logora della stuoia e del bordo laterale con una spatola.
Togliete i chiodi e scartavetrate la superficie, lasciandola ruvida.
Poi con le tenaglie, togliete anche i chiodi dai fianchi. Piallate i lati per facilitare il fissaggio del bordo nuovo. Se sono molto irregolari, addrizzateli col seghetto prima di piallare.
Se la superficie è in cattive condizioni, copritela con un foglio di cartone ritagliato a misura. Incollatelo con dell’adesivo gel, seguendo le istruzioni.
Ritagliate una nuova stuoia (o compratela già a misura) e incollatela sopra il cartone con lo stesso adesivo, premendo con un panno pulito dal centro verso l’esterno.
Se il lavoro vi è riuscito una schifezza, buttate via tutto senza piangere e ricomprate un nuovo tavolo di bambù.
Ricordate che il bambù per la particolare durezza del legno è difficile da lavorare, quindi, se non siete versati per il bricolage, non insistete e non date la colpa al cielo se il lavoro riesce male.
Ultimo consiglio: per i mobili antichi intagliati, vi occorrono tre cose, un pennellino , una cera per mobili e tanta pazienza.
Siamo d’accordo che è un lavoro infame ma di questi tempi non abbiamo più a disposizione dei bravi artigiani che per una cifra da capogiro vi tengano puliti e lucidati i vostri amati mobili d’antan.
AVVISO IMPORTANTE: l’Autore di questo articolo non è un artigiano del legno ma uno scrittore che si diverte a pubblicare amenità.
Oltre ai 60 articoli che di Lui avete così stoicamente già letto, ha scritto tre romanzi di argomento streghesco e uno di argomento faraonico.
Egli, inoltre, é a vostra disposizione per altri stupidi, inutili consigli.