
“Dobbiamo sequestare Joel. Ci ho pensato e ripensato. È l’unica soluzione”.
Così inizia questo libro ipnotico, dalle tinte forti e irrevocabili. È questo uno di quei testi dove non si torna indietro, lo comprendiamo dal ritmo incalzante, dall’atm
osfera cupa e soprattutto dai personaggi problematici, ognuno a suo modo.
La vicenda è ambientanta in una piccola località della Catalogna e coinvolge due coppie Axel e Lisa e Rai e Carla.
Rai e Axel sono fratelli e si sentono uniti, Axel è il primogenito di una famiglia facoltosa, ma fa una scelta sbagliata, dopo una festa a base di alcool e droga, eccede fino a stare male, con danni celebrali permanenti.
Questo lo esclude dall’eredità e tutto resta a Rai, ora lui e sua moglie Lisa vivono in una situazione economica precaria e l’unica soluzione sembra rapire il nipote Joel.
Lisa è una donna danneggiata, con un’infanzia traumatica e un presente in cui lotta quotidianamente per ciò che gli altri ottengono facilmente.
Come Super- Carla, così la chiama lei, e dire che una volta erano amiche inseparabili.
Poi lei si era fidanzata con Rai, una relazione seria che rischiava di finire alla fine del Liceo quando lui si sarebbe trasferito all’Università di Barcellona.
Anche lei ambiva a un futuro, ma avere Rai aveva la precedenza, allora fece una scelta: incastrare Rai con un figlio.
Così era arrivato Joel, un ragazzino dolce e ubbidiente che i genitori amano. Rai pensando a lui non si sente incastrato, al contrario, a malincuore confessa a se stesso che Joel lo ha salvato.
A partire ed essere uno qualsiasi in una città sconfinata, non ci teneva, restare e prendersi le sue responsabilità è stata una liberazione.
Ha ereditato l’azienda di famiglia e ora vive di quotidianità soddisfacenti, con piccole libertà extraconiugali, che pesano perché l’altra donna è lei, a cui non può resistere, che lo attrae con la sua malizia animalesca.
Ma dopo ogni rapporto il senso di colpa è sempre più opprimente, perché i tradimenti sono due… un’altra scelta sbagliata.
Rai è con la sua amante quando ritarda al campo di allenamento di Joel, sono solo dieci minuti, ma il bambino è scomparso.
E poi la chiamata dei rapitori.
E tutto implode, il corollario di scelte si ribella ai detentori delle volontà, e il gioco sfugge al controllo, non si può fermare.
Si può solo andare avanti e continuare a scegliere ma con maggiore consapevolezza.
Resta solo una domanda: Axel, Lisa, Carla e Rai ne saranno capaci?
Un romanzo crudo che spoglia l’esistenza dalla predestinazione e costringe il lettore a guardarsi negli occhi e riconoscersi come risultato di decisioni individuali.
Nostra è la scelta, nostra è la conseguenza.
Un trhiller psicologico intenso, le pagine scorrono veloci, impassibili spettatori, seguiamo le vicende fino al finale violento e forse dovuto dove unica a vincere è la miseria umana.
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Susana Hernández (Barcellona) ha studiato Immagine e Suono, Integrazione Sociale, Investigazione Privata e Psicologia. Ha collaborato con diversi mezzi di comunicazione, in qualità di critico musicale, redattrice sportiva e speaker radiofonica. Ha pubblicato i romanzi La casa roja, La puta que leía a Jack Kerouac, Curvas peligrosas, Contra las cuerdas, Cuentas pendientes (vincitrice del premio al miglior romanzo giallo nel Festival Cubelles Noir nel 2016), Males Decisions (Premio Cubelles Noir per il miglior giallo in catalano nel 2018), La reina del punk, Los miércoles salvajes e Mai més. Ha pubblicato nelle antologie Elles també maten, Fundido en negro, Diez negritos: nuevas voces del género negro, Obscena, Lecciones de asesinos expertos, Hnegra, Barcelona: viatge a la perifèria criminal e Luces negras. È anche autrice di svariate pièce teatrali brevi. Ha ottenuto numerosi premi per la narrativa breve, i romanzi e la poesia. Insegna scrittura creativa in diversi laboratori.