
Spesso la poesia oggi si avvicina alla prosa. La regola metrica e il ritmo della rima si sono sciolti e il verso si esprime libero.
Non è semplice realizzare l’inverso: vestire di poesia un testo narrativo.
Eppure LA FINESTRA scritto con mirabile perizia da ANGELO AIRÒ FARULLA è proprio questo, un’osservazione fissa di uno scorcio che procede giorno dopo giorno e che scopre oltre al paesaggio, il sentire dell’autore.
Lo scrittore attirato dalla finestra del suo studio, decide di contemplare il panorama e tratteggia con abili pennellate d’inchiostro ciò che vede: onde che si infrangono nelle grotte, comignoli, gabbiani, cornicioni, cipressi serpentini. Persino il telaio della finestra diventa oggetto di studio. L’autore a volte elenca, a volte descrive brevi momenti, dettagli che invadono il suo sentimento, oppure evade, corre lontano con lo sguardo, la finestra gli permette di viaggiare. Il lettore si sente attratto dal varco di luce che tanto evoca nello scrittore e allora lo segue e rimane colpito da immagini vivide, emozionanti.
Il testo prosegue come esercizio di stile in cui non è la tecnica ad essere protagonista ma il flusso di coscienza che attraversa il vetro e vola radente sul mare su ali di gabbiano per perdersi in un cielo “mal dipinto”.
E noi siamo con lui, attaccati come zavorra per seguire il suo tragitto, per conoscere il suo andare. Ricostruiamo così nel dettaglio la rada di Portoferraio tra gennaio e febbraio, spiamo il volo degli uccelli in lontananza seminati dal vento e per uno strano gioco di rifrazione ci caliamo nelle giornate dell’autore, individuiamo le sue inquietudini e i momenti di estasi e ispirazione.
Angelo Airò Farulla è al suo testo d’esordio, nulla lo fa sospettare, tale è la padronanza di stile e linguaggio in questa prova letteraria per nulla semplice e scontata.
È bello sorprendersi quando i libri scardinano il genere e l’ordinario e uniscono all’arte della parola quella figurativa e musicale.
Come canzone scorre questo testo e tanto bello appare tra le pagine che sembrano quadri.
Ecco cosa arriva diretta: la bellezza.
Così chiudo il libro e apro la mia finestra con un nuovo intento: immergermi e contemplare l’armonia ripiegata in uno scorcio.
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Angelo Airò Farulla è nato nel 1981 sul confine ventoso che divide il Mar Ligure dal Mar Tirreno. Ha pubblicato: Ouija di Stoker Hunt, traduzione dall’inglese, Edizioni Mediterranee (2016); La finestra, collezione di paesaggi in prosa, MdS Editore (2019); Racconti da incubo di H.P. Blavatsky, traduzione dall’inglese, Edizioni Studio Tesi (2020); Il pittore d’icone, novella, rivista Pro Arte (2020); Mia cattiva sfera, poesie, Genesi (2020).