Il blog consiglia “Intrecci di rose e misteri” di Marina Sarracino. Da non perdere!

Secondo lei avevo soltanto superato il primo round, facendo conoscenza con il Signor Mangaro.

Il round che mi attendeva ora era quello più inquietante, dato che consisteva nel familiarizzare con la villa famigerata.

Non capivo come si potesse realmente temere un’entità-oggetto come una casa, seppure marchiata dalla targa di un delitto.

Erano le persone, per me, a dare vita alle cose e non le cose a togliere la vita alle persone.

Dunque, ora che la villa vantava un nuovo proprietario, iniziava per lei una nuova storia, distante dalle tristi vicende passate che l’avevano resa nota.

Quarta: Isabella Stante è una giovane donna che vive in una cittadina a picco sul mare, un luogo suggestivo e arioso, se non fosse per gli opprimenti pettegolezzi diffusi dagli abitanti del posto; voci che mormorano anche sul suo passato. Da ragazza dinamica, cresciuta lontana dalla famiglia a causa di un episodio che risale all’adolescenza, è sempre alla ricerca di un impiego che possa assicurarle l’indipendenza. Sullo sfondo delle dicerie dei concittadini, si propone per l’incarico di domestica presso Villa Roseto, splendida quanto malfamata abitazione, a lungo disabitata perché sede di un omicidio e rioccupata solo di recente da un nuovo proprietario: il Signor Lorenzo Mangaro.

La contestata scelta dell’uomo e la sua schiva personalità lo rendono il bersaglio su cui si scaglia anche la diffidenza di Nina, migliore amica della protagonista, e di Luke, il suo ex da poco rientrato in città. Ma Isabella non si lascia intimorire, detesta i pregiudizi e decide che valuterà di persona la situazione. Si reca a Villa Roseto e si presenta al Signor Mangaro, che l’accoglie in maniera poco ospitale, ma accetta di assumerla in quanto lei è l’unica candidata.

Giorno dopo giorno, Isabella è sempre più combattuta dalle sensazioni che la avvicinano al suo indecifrabile datore, il quale trascorre fin troppe ore in un stanza sull’attico, all’interno della quale le nega drasticamente l’accesso. Oltre al temperamento burbero, emerge nel Signor Mangaro anche un velato aspetto sensibile, soprattutto quando accudisce il roseto. All’intern12qqqq2o della misteriosa villa e a contatto con il suo enigmatico proprietario, la vita di Isabella prenderà risvolti inaspettati.

L’autrice

Marina Sarracino è nata a Napoli il 9 giugno 1987. È laureata in Progettazione e Gestione dei Sistemi Turistici presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II. Lavora come web content editor e correttrice di bozze per un’agenzia di servizi editoriali.

Ha collaborato come articolista per il web nell’ambito turistico e culturale e ha redatto i contenuti della travel-guide dal taglio emozionale Emotional guide. Travel guide emozionali di Barcellona, Londra, Malta e Marsiglia” (edita da App Tripper Srl e Regione Campania) e della guida di viaggio in lingua inglese Traveller Guide for the city of Naples”(pubblicata da Visit Naples).

Nel 2018 la Darcy Edizioni pubblica il suo romance new adult Vivere a colori”, mentre nel 2019 la sua poesia Uniti come noi” viene selezionata e pubblicata da Edizioni Mea nella raccolta letteraria #PrendiamoliPerMano, che affronta il tema dell’infanzia negata. Nello stesso anno, il suo raccontoIl cacciatore di felicità” vince il primo premio della sezione narrativa del concorso emozionARTI, bandito dall’Accademia Imago.

A marzo 2020 Edizioni Mea pubblica il suo romanzo distopico “Heart Tech – Come diamanti nell’oscurità”, in cui la componente rosa non manca. Nello stesso mese, il suo racconto “In cerca di te” si classifica tra i vincitori del concorso Racconti Campani 2020, indetto da Historica Edizioni, e viene inserito nell’omonima raccolta.

Partecipa con il suo racconto Le quattro mura più belle” all’antologia a scopo benefico “L’amore ai tempi del coronavirus”, pubblicata insieme ad altre 13 autrici e il cui ricavato viene interamente devoluto alla Protezione Civile. A ottobre 2020 pubblica in self la sua novella horror “Il fantasma del vecchio mulino”, ispirato a una leggenda di Napoli.

/Adora il mare, il cinema, l’arte e gli unicorni, che hanno dato il nome al suo blog: L’unicorno di carta.

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