
Se grido più forte è per farmi sentire
E poi mi conosci, non amo mentire
Se cerco ancora la strada più breve
Lavoro di notte, ne ho date di prove
E cammino cammino quando il sole è vicino
e stringo i denti quando tu non mi senti
e cerco di stare un pò più tranquillo
se intorno la vita mi vuole che oscillo
E cammino cammino vado incontro al domani
mi sento più forte se ti tengo le mani
e cerco e o m’invento, stravolgo la vita
perchè tu non dica stavolta è finita.
Adriano Celentano
Che la vita non sia una passeggiata purtroppo lo so.
E’ dolore e gioia mischiati assieme, tanto che a volte non si sa se si piange per una perdita o perché hai provato quell’emozione cosi forte da strapparti un gemito.
Di sassi a ostacolarci il cammino ne abbiamo.
Acuminati, aguzzi, feriscono i piedi e ci strappano gemiti di dolore.
E spesso ci rannicchiamo in noi stessi, perché dio o chissà chi ci mette troppo alla prova.
E sapete qua l’è il peggiore dei disastri?
La perdita.
Il lutto.
Qualcuno che prima c’era che respirava accanto a te, e poi per uno scherzo non esiste più.
Eppure è passato, ti ha sfiorato il volto, ha camminato con te. Senti ancora la mano sul volto.
Ma in quel domani sei solo a camminare.
Conosco bene questa sensazione.
E non posso non sentirmi coinvolta da questo libro.
Una protagonista che perde una parte di se.
E si isola.
Perchè erroneamente pensiamo che è solo nostro, quel dolore.
Che siamo solo noi protagoniste di una storia.
Che solo a noi capita tanto orrore.
Eppure..
Da che mondo è mondo sono le lacrime, magari permettetemi di dirlo, di noi donne a lastricare la strada del futuro.
Sono i nostri sacrifici a dare forma al presente.
Donne di ogni tempo che hanno amato, perso e ricominciato.
Che hanno sognato, che hanno lottato contro quel mondo che tenta di spegnere le fiammelle dei sogni.
E sapete perché?
Perché chi crede davvero in qualcosa non si arrende.
Chi ama davvero, non smette di farlo.
Avrà il cuore ferito, ammaccato, pieno di cicatrici, ma non può smettere.
Ecco che il fiore di zafferano rappresenta un po’ la nostra lotta contro il destino. Pensateci.
Un fiore bellissimo, che dona qualcosa di prezioso.
Eppure per farlo crescere ci vuole impegno, costanza e fatica.
E tutto per una manciata di pistilli dorati.
Solo pochi.
Per un lavoro certosino.
Un po’ come fanno le due protagoniste.
Tanto dolore per qualcosa di piccolo, per una scheggia nel cuore.
Per un attimo di gioia.
Una manciata di pistilli.
Che però, quanto profumano!
Lo zafferano ne basta poco, per creare qualcosa di godurioso, di gustoso, di immortale.
Perché è cosi l’amore.
Ne basta poco e tutto il male svanisce agghiacciato da quell’odore.
Un libro sula redenzione, più che sulle lacrime.
Un libro che profuma di coraggio ed ha il colore di quel fiore cosi prezioso e cosi delicato.
Un po’ come la nostra anima.
***
Per te
il profumo che si annida sulla pelle
che scorre nelle vene
E che rende fiero anche il più straziante dei dolori.