“Prima di spegnersi” di Marco Esposito, Eretica Edizioni. A curadi Pietro Senzieri.

C’è assenza di gravità

in noi, nelle cose:

siamo leggeri e nulla può angustiarci.

C’è assenza di gravità qui

nei passi, nel petto.

Per questo ti osserviamo tutti

sognanti in piena notte

ai piedi del cosmo.

Leggendo il libro di Marco Esposito mi viene in mente “Ritorno a Futuro” e Doc che dopo aver costruito la DeLorean esclama: “Se i miei calcoli sono esatti, quando questo aggeggiò toccherà le 88 miglia orarie ne vedremo delle belle, Marty.

Esposito con il suo “Prima di Spegnersi” ci fa viaggiare attraverso le epoche portandoci attraverso la sua penna “del tempo” dal mille novecento sessanta nove alla nostra epoca martoriata da una pandemia

Cinquecento milioni di respiri

non riesco neanche a pronunciarlo

gemono a turno gli emisferi

langue il mio corpo da lontano.

Addirittura in un futuro distopico dove il male genera male. Ci aspetta davvero questo rigagnolo di sofferenza e depressiva attesa verso montagne maestose fatte di cadaveri in putrefazione?

È un nero catrame

che nasce dalla terra

e in questa vi torna

inesorabile.

Dal passato al futuro nulla cambia, nulla si trasforma, tutto tace.

Io non voglio orrore, non voglio lacrime, cosa voglio?…

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