“Il casolare degli orrori” di Carmine Cantile, Delos Digtial. a cura di Barbara Amarotti

Al calar delle tenebre nulla è come sembra…

Nulla è come sembra in questo racconto, dove i ruoli s’invertono fino al punto da non capire più chi sia la vittima e chi il carnefice.

E il carnefice, siamo poi sicuri sia davvero un sadico o è la letteratura a farlo apparire così?

La vittima è davvero una vittima, ma può anche essere il mostro della storia, o no?

Solo una cosa è certa, in poco più di cinquanta pagine Cantile ci convince di aver capito tutto solo per lasciarci poi con un dubbio tremendo nel finale: ho empatizzato con il protagonista giusto?

La storia è, a suo modo, un classico: una giovane donna viene rapita e torturata da un folle che la rinchiude in un casolare in mezzo al nulla, nuda e legata a un tavolo autoptico.

La svolta, quella che ne fa un horror, avviene quando si scopre che la giovane non è ciò che sembra e i ruoli si ribaltano dando in pasto al lettore un vero mostro e una doppia chiave di lettura per lasciarlo con un dubbio e una certezza.

Il mostro esisteva già prima o è figlio degli esperimenti subiti?

La certezza?

Se nulla è come sembra allora hai letto un bel horror.

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