“Il principe dei sogni” di Luca Seta e Marco Limberti, Nua Edizioni. A cura di Gaia Puccinelli

Nunca desistir, non mollare mai.

Perseveranza, la caratteristica di ogni eroe che si rispetti, il tratto distintivo di ogni eroe che si trova davanti ad un ostacolo, di ogni eroe che deve affrontare una missione e che per portarla a termine si trova costretto a travalicale tutti i propri limiti, fisici e psicologici.

E Daniel questo lo sa bene. Il nostro protagonista non si può permettere di mollare, perché dalla riuscita della sua impresa dipende la vita di qualcun altro; è questo che fa, salva le persone dai loro stessi sogni, le riporta alla realtà quando esse si rifugiano in un luogo costruito appositamente per sfuggire da quella stessa realtà.

Un luogo che all’apparenza è tutto ciò che hanno sempre desiderato, ma che in fin dei conti non è altro che una prigione dorata.

Ma come può Daniel salvare qualcuno che non sa di dover essere salvato? Come si può guadagnare la fiducia di colui a cui sta, in fin dei conti, rubando il sogno? Con l’empatia, il sentimento cardine della nostra contemporaneità, il sentimento che è alle origini di alcune delle più grandi rivoluzioni della storia. L’empatia, l’immedesimarsi nelle emozioni dell’altro, farlo sentire compreso e accettato, amato, fino a che non si lascerà portare per mano in acque profonde.

C’è però un grosso rischio nell’addentrarsi troppo profondamente nella coscienza di un altro individuo: il rischio di perdere sé stesso, di perdere il contatto con il mondo esterno, di voler lasciarsi annichilire dalla luce riflessa per non provare mai più quel dolore che ha portato a tutto questo.

Fuggendo dal dolore, però, non si arriva a niente.

Solo abbracciando la nostra più grande sofferenza avvieremo il processo di guarigione, solo cadendo nell’abisso riusciremo a tornare a galla, a continuare a vivere.

Resta una domanda, Daniel avrà abbastanza tempo?

Il principe dei sogni è un romanzo che ti fa ticchettare dentro un orologio, che ti fa sperare che i minuti passino più lentamente per riuscire ad arrivare in fondo alla missione.

Con una scrittura chiara e decisa i due autori affidano messaggi fondamentali nelle mani del protagonista, che ci mostra tra le pagine, come affrontare il dolore, come ricucire i rapporti e come trovare il proprio posto nel mondo in un percorso continuo di crescita personale, senza mai mollare.

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