
Io, invece, sogno di incontrare un minatore, vorrei chiedergli se è intensa e liberante quell’emozione che certamente prova mentre sta per uscire dalla miniera, quando, cioè, intravede uno spiraglio, e le cose non sono più interamente, eternamente nere, e se intrasente un poco la vita, e se subodora le cose di sopra, il fuori.
Voglio dire, mi precipiterei a domandargli se questa assomiglia, in qualche modo, anche soltanto remotamente, vagamente, alla microscopica, brevissima felicità che mi gonfia quando riemergo – come sto facendo or ora nell’atto di abbandonare la stazione metropolitana – per respirare, lasciar andare e riprendere il cammino.
Sinossi:
Valerio vive per l’immagine, in una cittadina che affaccia sul mare. Aneppi è il suo cognome, fotografare la sua professione. Trentadue sono gli anni di forzata, semi-consapevole convivenza con una ossessione e un difetto, entrambi connessi a doppio filo all’immaginazione, il senso più intimo della sua esistenza. Il proprio convinto disamore per la compagna Elisabetta conduce Valerio nella direzione di una sequela di incontri fatali e dolorosi – anzitutto con se stesso -, tanto unici nella forma quanto tipici della sostanza dell’esperienza umana. Riccardo e Flavio, rispettivamente fratello e nipote del protagonista, Veronica Darchi, cassiera e nuovo amore del fotografo, Claudio Sirrini, attore in odore di matrimonio, Renato Seffi, proprietario di una sala cinematografica, aiutano o complicano il cammino di Valerio, che trova la sua personale fine in un dono fatto di sguardo e silenzio.
Biografia:
Matteo Alberto Sabatino (Salerno, 1994) è dottore magistrale in Corporate Communication & Media.
È stato co-autore e co-conduttore di Senso Unico, un programma radiofonico introspettivo, con il quale ha indagato la natura della vocazione e la genesi dei percorsi artistici degli invitati in studio.
L’emittente era Unisound.
È stato co-autore e co-conduttore di Cinefilia, un programma radiofonico partecipativo, con il quale ha esaminato, insieme agli ascoltatori, alcuni dei significati nascosti in quel mistero che l’immagine in movimento è.
L’emittente era Radio Vostok.
Nel 2016 ha discusso una tesi sull’ibridazione della radio con il web.
Nel 2018 ha discusso una tesi sulla teatralizzazione dello spazio filmico. Nello stesso anno, è stato giurato ufficiale della sezione Classici della 75esima edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia.
Nel 2019 e nel 2020 ha partecipato alla giuria giovani – supportandone il coordinamento – della 55esima e della 56esima edizione della Mostra Internazionale del Nuovo Cinema di Pesaro.
Dal gennaio del 2019 al maggio del 2020 ha ricoperto il ruolo di co-responsabile dell’Ufficio Promozione e Comunicazione del Parco Archeologico di Ercolano.
Oggi è consulente di comunicazione per aziende private.
Il proiettore delle memorieè il suo primo romanzo.