“L’importanza della paura”. A cura di Alessandra Micheli

Uomo conosci te stesso e conoscerai l’Universo e gli Dei


E’ la frase culto che si trovava incisa sul fronte del tempio di Apollo a Delfi.

Ma come ci si conosce?

Semplice miei adorati lettori.

Si conosce il cangiante animo umano, soltanto affrontando l’ombra, quella tanto studiata da Jung.

Serve una psicanalisi dunque?

Anche.

Ma vi svelo uno dei misteri di Halloween: anche attraverso i racconti orali, le fiabe, le storie possiamo entrare a contatto con tutto ciò che è relegato e dimenticato nel nostro inconscio.

Questo è perché le storie, oltre a veicolare le tradizioni culturali di una specifica società , ci porta attraverso il il mondo interiore dell’essere umano, in tutti i suoi aspetti, da quelli più luminosi a quelli più umbratili, senza negare e calpestare l’ombra, a dispetto d’una certa morale che preferirebbe negare ciò che è difficile accettare e faticoso da poter gestire.

Ecco che il riconoscimento di questo impulso inconscio, così importante eppure così spaventoso diviene fondamentale per poter vivere una vita interiore sana, feconda e soddisfacente.

E negarci, con il nostro politicamente corretto la parte “oscura” del vivere diviene fondamentalmente pericoloso nonché sospetto di privilegiare la crescita di burattini anziché di uomini.

Affrontare il bosco, l’orco, il mostro, il lupo o le matrigne crudeli metti in condizioni ogni essere di imparare che i draghi esistono, ma che possono essere addomesticati.

Ci pongono sostanzialmente, di fronte ai principali problemi umani.

Ecco perché è importante che il male sia presente in certi libri, in certe festività come a simboleggiare

i profondi conflitti interiori che traggono origine dai nostri impulsi primitivi… La fiaba, invece, prende molto sul serio le ansie e i dilemmi esistenziali e s’ispira direttamente ad essi.

Ma che occhi grandi hai” di Paolo Scquizzato, Effatà editore

Ecco che il lato più brutto dell’esistenza, chiamato da Clarissa Pinkola Estes il non bello, va sbrogliato, osservato e forse nutrito da una sincera lacrima di compassione.

Attraverso un viaggio tra specifiche libri quella che meglio di tutti affrontano l’ombra, vi stiamo accompagnando, in realtà a scoprire voi stessi e il meraviglioso, magico potere della paura, del dolore, delle nostre fragilità, porte che ci proiettano verso l’assoluto.

È attraverso questi lati poco compresi che si sperimenta davvero la bellezza dell’amore, non solo di un altro essere, ma soprattutto l’amore che noi stessi e di conseguenza Dio, provano per questo speciale uomo così imperfetto ma così amato:

che cosa è l’uomo perché te ne ricordie il figlio dell’uomo perché te ne curi?

Eppure l’hai fatto poco meno degli angeli,

di gloria e di onore lo hai coronato:

gli hai dato potere sulle opere delle tue mani,

tutto hai posto sotto i suoi piedi;

salmo otto

Per divenire uomini, accettarci nella nostra totalità fatta di luci e ombre, bisogna solamente

attraversare il nostro “bosco” interiore fatto di ombre e paure, per uscirne trasformati e cominciare il viaggio verso il compimento del sé e quindi della felicità.

Ma che occhi grandi hai” di Paolo Scquizzato, Effatà editore

Oggi ci troviamo a omaggiare una festività di fondamentale importanza per tutti, ma soprattutto per le giovani generazioni che sono chiamati all’ardua impresa di riformare il nostro sistema di valori che noi abbiamo criticato e demolito senza, però, ripensare a un’alternativa.

Non rifiutando in toto la religione ma rifiutando quella che si priva del sacro, quell’essenza indispensabile che fa sì che il racconto del legame tra noi e l’universo, tra noi e quella mistica energia chiamata Dio (religione da religio ossia legame) sia sano e soprattutto creativo. Nella meravigliosa poesia di Samuel Taylor Coleridge La ballata del vecchio marinaio è il senso del sacro, tradotto nella bellezza che scatena un senso acuto di meraviglia che rende possibile la redenzione. Il racconto cristico ci pone davanti a questa straordinaria verità nelle sue frasi bellissime e più importanti di tutta la sua storia.

Nella frase biblica «Lasciate che i bambini vengano a me e non glielo impedite, perché a chi è come loro appartiene il regno di Dio

è raccontato il segreto del saper vivere: ossia come suggerire che è la loro fantasia creativa e la loro capacità di stupirsi la chiave per raggiungerlo.

Ma soprattutto

Il sabato, il giorno del riposo, è stato fatto per l’uomo e non l’uomo per il sabato. Questo affinché sappiate che il Figlio dell’uomo è Signore anche del sabato” (Marco 2:23-28

Ed è questa grande importanza che rivestiamo noi esseri umani, può essere sviluppata appieno solo conoscendo, accettano e gestendo i nostri peggiori istinti, affrontando i Barbablù e riconoscendoli e sopratutto

Andate nel bosco, andate. Se non andate nel bosco, nulla mai accadrà,e la vostra vita non avrà mai inizio.Clarissa Pinkola Estés

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