“Solarpunk” autori vari, Mezzelane editore. A cura di Alessia Bertini

Questa antologia del 2012 fa da pioniere al movimento letterario e culturale quando ancora un vero manifesto mancava.

Vi ritroviamo i semi, forse ancora dormienti, di quello che sarà poi uno degli elementi chiave del Solarpunk: un timido ottimismo -una speranza embrionale- che instradi l’umanità verso un futuro innovativo dal punto di vista tecnologico, ma soprattutto sostenibile.

Le voci narranti di questa antologia ancora conservano dei tratti propri delle correnti “sorelle”: vi scorgiamo la rabbia rivoluzionaria dello Steampunk ma anche un velo di rassegnato pessimismo di fronte alla tendenza (auto)distruttiva dell’uomo, più affine al Cyberpunk.

Il futuro immaginato nei nove racconti che compongono l’antologia non si veste di utopia, non consegna in mano al lettore un futuro roseo basato su energie rinnovabili, tecnologia equa e usata esclusivamente a fin di bene.

I mezzi continuano ad assolvere la loro funzione di meri strumenti atti a restituire risultati impregnati della volontà di chi li gestisce.

E in questo futuro, avidità, egoismo, dipendenza, ancora graffiano quegli ideali nascenti di società solare, equa, comunitaria, sostenibile che si intravedono nelle trame dei vari brani.

C’è ancora quel sapore amaro di contrappasso, di pedaggio da pagare per poter vedere la speranza crescere.

L’anticapitalismo, la spinta ecologista e lo sviluppo tecnologico aperto a tutti, fanno da trainano alla componente “punk” del movimento, sottolineando la necessità di risolvere i conflitti per poter evolvere verso sistemi alternativi.

Ma scienza e tecnica da soli non possono coniare un futuro migliore.

Nei racconti la presenza costante dei sistemi di governo e della politica ne fa dei protagonisti chiave del movimento di cambiamento: oggetto della rivoluzione in primis, divengono quindi soggetti attivi nel meccanismo di risoluzione dei conflitti.

La rivoluzione del sistema geopolitico è un altro elemento fortemente caratteristico e ci troviamo a camminare in mondi completamente ridisegnati, nazioni e interi stati rinati dalle macerie della vecchia società.

Le storie hanno un forte carattere fantascientifico, ma inseriscono al loro interno elementi investigativi, noir, filosofici e, a tratti, persino weird.

Si intravedono gli ideali di cooperazione, di inclusione, di attivismo propositivo, punti di arrivo dei percorsi tracciati con il passare del tempo e che allo sguardo brasiliano apparivano forse ancora distanti al momento della stesura di questi brani.

Cosa accadrebbe se gli uomini decidessero di smettere di cibarsi e, come le piante, nutrirsi di energia solare?

E se fosse possibile farlo tramite degli impianti da installare quando ancora siamo bambini?

Proposte innovative e futuristiche che tuttavia conservano l’amaro della diffidenza, quella nutrita nei confronti della razza umana: se per nutrirsi bastasse l’energia solare e non fosse più necessario “combattere” per assicurarsi la sopravvivenza, saremmo davvero in grado di evitare ogni violenza?

Se bastassero degli impianti per accedere a questa libertà, sarebbero accessibili a tutti o si imporrebbe la fin troppo temuta scelta: chi merita di vivere e chi no?

Le penne al lavoro sono quelle di giornalisti specializzati in argomenti scientifici, consulenti economici, informatici, editor.

Il linguaggio è curato e dettagliato, tecnico; spazia attraverso vari campi scientifici, tra cui la biologia molecolare, la microbiologia, l’ingegneria, l’informatica, l’astronomia, la robotica.

Una raccolta che potrà stuzzicare la vostra curiosità verso questo genere emergente e poco conosciuto, fornendo delle basi di transizione per poter lasciare i lidi conosciuti di generi più diffusi quali l’ucronico e il distopico.

Addentrarsi nella sua versione più attualizzata e contemporanea, tuttavia sfuggevole per la sua natura sempre in divenire, potrà risultare una sfida interessante.

Questo ovviamente perché, al di là del genere letterario, il Solarpunk è soprattutto una forma mentis, un ricco bagaglio di valori che identificano uno stile di vita rivolto oltre, verso un futuro possibile e migliore.

Siete pronti a mettervi all’opera?

I racconti presenti nell’antologia:

Il Soylent verde è fatto dalla gente di Carlos Orsi

Quando i regni si scontrano di Telmo Marçal

Ultime notizie! di Romeu Martins

C’era una volta in un mondo di Antonio Luiz M.C. Costa

Fuga di Gabriel Cantareira

Gary Johnson di Daniel I. Dutra

Xibalba sogna l’Occidente di André S. Silva

Il sole nel cuore di Roberta Splinder

Blue Cobalto contro Enigma di Gerson Lodi-Ribeiro

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