“Sulle tracce di Amalia” di Marco Apolloni. A cura di Jessica Dichiara

Lettera del lettore 

Ciao Amalia!

Ti piacciono le storie?

Sono Jessica e abito a Porto Sant’Elpidio, una cittadina sul lungomare marchigiano che confina con Civitanova. La mattina in cui sei sparita io avevo 18 anni e con molta probabilità ero al mare proprio a Civitanova perché da me sulla spiaggia ci sono i sassi, fastidiosissimi per passeggiare, mentre dall’altra parte del Chienti c’è la ghiaia e più a Nord dove ti trovavi tu, la sabbia (addirittura!!!).

Ho immaginato il tuo viaggio in macchina da Tolentino a Civitanova e la fila che inevitabilmente si formava sullo snodo in uscita prima della nuova rotatoria, ribattezzato da me come lo snodo del pianto. I miei fratelli più piccoli infatti in quel punto si disperavano per l’attesa, per il caldo, per la fame, per la noia. Così non ho potuto non chiedermi se anche tu quella mattina hai pianto prima di arrivare in spiaggia.

Sapevi che sulla tua storia ci hanno scritto un libro??? Un giallo ovviamente! E te lo sei meritato tutto ragazza mia! Ne ho conosciuta a flotte di gente che avrebbe voluto scrivere o farsi scrivere la biografia ma la tua sventura ti assicuro che valeva proprio la pena di essere raccontata.

Ho conosciuto i tipi dell’agenzia investigativa che tua madre ha assunto per trovarti a vent’anni dalla tua scomparsa. Che tipi strambi!!! Mi hanno fatto morire dal ridere con i loro battibecchi.

Fortunato è un ragazzo fantastico!!! Innamorato da una vita della barista Michela, costretto sulla sedia a rotelle dopo un incidente, ironizza spesso sulla sua disabilità ma sa essere anche particolarmente profondo quando vuole. Le sue intuizioni mantengono in vita la speranza di rivederti.

Pacifico è un po’ il braccio della situazione, anche perché come si perde lui nelle biblioteche e negli archivi non si perde nessuno. Galeotta fu la biblioteca.

A sentirli parlare e a vederli lavorare sembra assurdo che possano essere così bravi. 

 *A fare incazzare la gente siamo bravi, ce la possiamo fare

È stato come vivere in prima linea la tua ricerca, ripercorrere i tuoi passi, cercare i tuoi occhi. 

La sofferenza di tuo padre la si poteva quasi toccare. La sua è stata una tragedia nella tragedia. Ha pagato carissima ogni sua debolezza. 

Abbiamo girato come trottole alla tua ricerca e nel frattempo abbiamo trovato mafiosi, delinquenti, disperati, ci siamo imbarcati, abbiamo sorvolato l’oceano e abbiamo persino trovato il coraggio di amare.

Grazie Amalia per avermi tenuto compagnia. Chissà cosa hai fatto tu in questi ultimi venti anni, sai, come dice Fortunato, la curiosità è femmina. Sembri veramente una tipa tosta per quel poco che ti ho conosciuta. Mi piacerebbe molto sapere da te come hai giocato le tue carte mentre qualcuno nel mio stesso paese non ha mai smesso di cercarti. 

Marco Apolloni non si può non apprezzare. Un giallo investigativo divertente, dinamico, con un ritmo serrato e un linguaggio che ho adorato in tutti i suoi aspetti, da quelli colloquiali a quelli filosofici. 

 *La felicità può essere spaventosa?* 

Consiglio per la lettura: una bottiglia di Vernaccia di Serrapetrona, frizzante

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