“Il passato dietro l’angolo” di Michela Bellini, Fratelli Frilli editori. A cura di Jessica Dichiara

Giallo introspettivo, romanzo noir, inquietante, silenziosamente rumoroso.

Violenza

L’aggressione fisica subita in una Milano senza occhi ne orecchie è il trigger in grado di attivare il vissuto traumatico della nostra protagonista.

Aggressione subita istantaneamente anche da me lettrice che sono rimasta faccia a terra a fare i conti con gli strappi e le abrasioni.

Dolore

Ho partecipato a tutti gli stadi. Senso di impotenza pagina dopo pagina.

Voglia di scavalcare le pagine, di abbracciare la protagonista, di esserci, di difenderla, di difendermi.

Sono andata a ripescare nei manuali di psicologia questo o quel termine per definire, per risolvere, per valutare, come se realmente potesse dipendere da me la soluzione.

Sconfitta

Nessuno ha ascoltato i miei consigli.

La storia è andata dritta per la sua strada passando sopra le mie aspettative e i miei sentimenti.

Fatica

Esco dalla lettura stanca, stremata, scossa dopo aver rivissuto l’ennesimo dramma così antico e così attuale.

Barcollo davanti all’evidenza e mi arrendo alla vista del crollo della sicurezza e della dignità della donna.

Solitudine

Voglia di scomparire, di isolarsi dal mondo, di annullare i propri sogni, i propri progetti, di sigillare emozioni e sentimenti, di non soffrire più.

Davvero è un romanzo questo? Davvero non è la realtà? Non è l’ennesimo fatto di cronaca? 

Due registri

Parla la protagonista che racconta la sua storia, la condivide, la testimonia.

Parla la voce fuori campo, l’anima del racconto, colei che urla per il dolore, per la rabbia, per il rancore, per la pazzia, per la rassegnazione.

Due linguaggi

Uno asciutto, pulito, lineare, verace, l’altro appassionato, tremolante, rabbioso, rancoroso, crudo, crudele.

Michela Bellini mi ha fatto veramente male, ha riaperto ferite che non si finiscono mai di medicare.

Michela Bellini mi ha fatto veramente bene, mi ha detto che non sono sola, è stata schietta e sincera, come una buona amica per Veronica e per me.

Consiglio per la lettura: un mazzo di chiavi in mano (cit. Il mio istruttore di Krav Maga)

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