
Dimenticare, apparire, fingere
Una nuova e affascinante protagonista ci viene regalata da Isabel Giustiniani. L’antico Egitto le appartiene in maniera evidente e stupefacente. Vedere un’autrice far nascere i personaggi nel suo ambiente è un momento sempre molto intimo.
Kefera è una tosta, in gamba. È cresciuta in fretta. Ha vissuto la persecuzione di sua madre, sacerdotessa della dea Bastet. Sua sorella con il suo comportamento riapre una ferita che la giovane avrebbe voluto cancellare e che la porterà invece a scontrarsi con la guardia del Faraone.
Kefera punta su se stessa più che sulla fede anche se l’attaccamento alla sorella la porterà dentro un’avventura pericolosissima. È coraggiosa e disincantata.
È facile perdersi tra le vie dell’antico Egitto in una piacevole atmosfera quotidiana. Un dietro le quinte che il romanzo ruba ai libri di storia e che cattura l’attenzione più della storia stessa.
A catturami è stata anche l’attenzione a un periodo storico poco conosciuto che è quello del Faraone Akhenaton al tempo oscuro della diciottesima dinastia.
L’ultimo talismano è l’urlo senza fine di una bambina
È una fiamma che attecchisce sullo stoppino
È una corsa a perdifiato
È una figura pallida e solitaria che spezza il buio.
È una fiammella quieta
È un singhiozzare sommesso
È un sonno senza sogni
È il Grande Fiume con il suo odore intenso, i suoi canali e la vita intorno ad essi
È il sorriso appena accennato sulle labbra esangui
È una nuvola di profumo di mirra e cassia
È una discesa nell’oscurità
Ma più di tutto l’ultimo talismano è sangue che macchia, che scorre, innocente, colpevole, consapevole
Ho letto in una precedente recensione di Alessandra Micheli, cuore e anima del nostro blog, che i libri della Giustiniani non vanno letti ma assaporati, gustati e trattati con la meraviglia che si deve a un’opera d’arte. Non posso che essere pienamente d’accordo con lei nel ribadire questa inappuntabile teoria.
Non mi resta che immaginare il seguito, i luoghi da ritrovare e quelli nuovi da visitare, i personaggi da riabbracciare, la magia da riassaporare.
Consiglio per la lettura: al tramonto con una birra fresca