
Non tutto ciò che luccica è oro è un dogma che si può applicare ad ogni cosa, mai fermarsi alle apparenze sia che si tratti di monili o che si parli di famiglie.
Non sempre a bellezza e successo corrisponde la felicità, anzi, spesso chi è più esposto allo sguardo della massa è chi crolla alla prima difficoltà e agli altri non resta che raccoglierne i pezzi.
E quella che ci presenta Pompeo è la classica famiglia da spot televisivo: Giorgio, il padre, è un uomo che partito dal nulla ha costruito da solo la propria fortuna; Linda, la madre, è una donna bellissima, di successo, amata dagli uomini e invidiata dalle donne.
E, infine, Teresa, la figlia adolescente studiosa e sportiva.
Tutto perfetto?
O no?
Certo, perfetto fino a quando non arriva la variabile che demolisce la facciata: Teresa rischia la sospensione per aver messo in rete un video contro alcune compagne di classe che la bullizzano.
E così ci troviamo di fronte una ragazzina che, ignorata da genitori troppo impegnati per accorgersi di lei, vede come unica soluzione ai problemi il diventare subito donna e lasciare il nido.
Ma sarà la depressione di Linda a seguito della fuga di Giorgio dalle sue responsabilità a far capire a Teresa che vivere seguendo i propri ritmi, un po’ come la luna che la ragazza sceglie come traccia per la tesina, è la vera strada verso la felicità.
Esistono molti modi per crescere e prendere consapevolezza dei propri limiti e delle proprie potenzialità è forse il migliore per farlo.
Vale per i ragazzini e ancora di più per gli adulti mai cresciuti davvero.
Crescere consuma.
È la conclusione a cui giunge Teresa dopo aver visto i suoi genitori annientati da problemi che, da adulti mai cresciuti, non sono in grado di affrontare.
Sì, Teresa ha ragione!
Crescere consuma il corpo e la mente, ma è un viaggio meraviglioso che vale la pena affrontare.
Buona lettura!