“E tutto il buio che c’è intorno” di Corrado Artale, Buendia Books. A cura di Jessica Dichiara

Ciò che è nascosto sarà rivelato 

Parte con questa promessa o minaccia la novelization già egregiamente sceneggiata da Pupi Oggiano.

Dal film al libro è sempre una sfida interessante.

Ogni azione porta con sé una sensazione e Artale ha permesso realmente alle sensazioni di uscire dalla carta e di andare incontro al lettore.

Il livello di tensione sale subito e ci si perde in un intreccio molto attivo e nello stesso tempo poetico.

Poetico?

La carissima Patrizia amica e collega blogger per le fleurs du mal ripete spesso a ragione che la poesia accarezza e cura. 

Accarezza come il sole che tocca la fronte della luna (A. Merini), sfiora, dimostra affetto, lusinga.

Cura nel senso che aiuta a guarire, a capire, a riflettere.

In questo senso trovo poetiche alcune scene di questo piccolo racconto. Mi scuotono e mi chiedono risposte a domande che schivo.

Le labbra dalle quali fuoriesce un misto di saliva e sangue

Il conato

Il rantolo

I sogni di memoria

I sorrisi e gli sguardi maliziosi

Il profumo delizioso della carne

Oltre la storia, al di là della trama che difficilmente tratto nelle mie recensioni perché non ritengo sia compito mio raccontare “di cosa parla il libro” c’è un insieme di sguardi sulla realtà che raccoglie il bisogno del lettore di partecipazione alla storia, alla narrazione, al racconto.

Ecco allora che ritrovarsi tra le parole comprende anche il sentire l’odore dei peperoni arrostiti, la sensazione del fazzoletto fradicio nella tasca dei pantaloni, il silenzio di tomba, un’altra manciata di terriccio tra le mani.

Aria, Terry, Kiki e Scotty, quattro fratelli che ci fanno fare un grande viaggio dentro un c’era un volta dalle sfumature horror e fantasy in cui ogni dettaglio è essenziale per comprendere la natura di questa strana famiglia. Un viaggio dentro l’amore, quello senza regole, quello inevitabile, primitivo, improbabile e implacabile.

Fuori c’è qualcosa che aspetta. Dentro sono pronti a combattere.

Ballo in fa diesis minore di Branduardi chiude egregiamente il cerchio.

Consiglio per la lettura: mettete in sottofondo la musica del film

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