
Quel filo che ci unisce puoi chiamarlo amore (Ultimo)
Perché con qualcuno non proviamo niente e con qualcun altro ci si spacca il cuore in due dalla gioia!? Perché con qualcuno il cuore è come un iglù e con qualcun altro invece il cuore brucia come fosse all’inferno?
A volte l’amore travolge come l’onda del mare in tempesta, e quasi non ci si accorge di soffocare e soccombere.
Ma come resistere a un sentimento “antico”, racchiuso nei cuori, nascosto, sopito forse, e agli occhi altrui impossibile.
Un sentimento forte nato in cuori adolescenti, non riconosciuto forse, e poi esploso in modo così travolgente da farsi trascinare senza poter tornare indietro nel momento in cui quegli sguardi si incrociano dopo tanti anni. Un sentimento e una passione che non hanno eguali, ma che travolgono due vite, e non solo quelle.
Un uomo e una donna. Fabrizio e Giovanna. E le lettere che si scambiano, e in cui mettono a nudo incertezze, passioni, sentimenti, frustrazioni.
Lettere tra Fabrizio e Giovanna cariche di ogni emozione.
La paura di lasciarsi andare. La voglia di ricominciare ad amare e a vivere un sentimento.
Solo tu sei capace di riportarmi alla vita e uccidermi al medesimo istante.
Annegare tra sensazioni contrastanti. Sentirsi liberi nell’amore, pur sapendo di non esser liberi di farlo alla luce del sole.
cosa hai fatto di male? hai solo amato la persona sbagliata,sbagliata almeno per gli altri
Un amore clandestino, che scopriamo tra le pagine di lettere che i due amanti si scambiano, e in cui esprimono liberamente tutta una gamma di sensazioni ed emozioni.
Un sentimento e una passione che in realtà per qualcuno contrastano col buon senso. Proprio come fa Giovanna con Fabrizio.
Quando siamo tra le braccia l’uno dell’altra le differenze si annullano. Ma fuori, la gente sa. E noi sappiamo. Fuori, alla luce del sole, io sono io e tu sei tu.
Un uomo e una donna che guardano, ciascuno dal proprio punto di vista , alla storia che stanno vivendo, e attraverso le lettere che si scambiano danno modo l’un l’altro di analizzare i loro sentimenti, ammettendo ciò che non possono dire ad alta voce.
Sino a chiudere un cerchio, e riconoscere che in quella loro storia l’unica ragionevole conclusione è una separazione.
Un romanzo epistolare che incanta e commuove, dove si racconta di solitudini e sentimenti che riflettono stati d’animo di due amanti che, attraverso le lettere che si scambiano, lasciano tutto del loro essere, di sentimenti, e rimuginando a volte sulle proprie necessità
Sulla necessità di un amore
Sul bisogno dell’amore
Ed è proprio attraverso queste lettere che il lettore percepisce la forza della lettura, l’immediatezza della storia, che racconta così i personaggi in modo immediato e completo, dando la possibilità di riconoscerne fragilità e incertezze, dubbi e desideri..
Ma soprattutto in questo modo conosciamo la storia a 360 gradi, per come la vivono i due protagonisti, anche nel loro muoversi tra i luoghi, nelle descrizioni dei viaggi, prese anche a motivo per ricordare dei luoghi del passato, più o meno recente, di sentimenti e sensazioni, nell’affannosa ricerca di quelle sensazioni che si vorrebbero rivivere attraverso il ritorno ai luoghi del cuore.
Quelli in cui si era felici.
Quelli in cui ci si può ritrovare.
Una storia che, così com’è stata scritta, ha la capacità di dar forma a ciascun personaggio e a farne vivere, immedesimandovisi, i sentimenti e le sensazioni.
Una scrittura bella, delicata, carica di sentimenti e di memoria.
Una realtà di vita, forse romanzata ma pregna di quei vissuti che ciascuno di noi può aver contemplato nella propria esistenza.
La vita è un sali e scendi continuo, con momenti belli e momenti duri che a volte si fa fatica ad accettare, ma dobbiamo tenere ben stretti quei momenti belli e custodirli dentro, perché forse solo gli unici in grado di farci andare avanti.
Una prova letteraria bella e delicata, dal carattere semplice eppur così diretta da lasciare il segno.
Un segno forte che proprio grazie alla forma di romanzo epistolare conduce il lettore ad appassionarsi e prendere atto nell’immediato, di tutto il caleidoscopio di sentimenti vissuti dai protagonisti e da chi li circonda.
Abbiamo subito modo di comprenderne dinamiche, angosce e tormenti, solitudini e sentimenti.
Tutto raccontato dalla voce diretta dei protagonisti.
Perché non si sceglie con la testa chi amare.
Si ama e basta.
Perché i sentimenti, a volte, vanno anche contro le convenzioni.
Un libro che si apre con una dedica a chi non c’è più, ma è sempre presente.
A chi sarà incuriosito e lo sceglierà, buona lettura!
Raffaella Francesca per Les fleurs du mal – blog letterario