Review party “La maledizione del re lupo” di Tessonja Odette, Saga edizioni. A cura di Jessica Dichiara

Ne vale la pena provare un dolore che non è il tuo? Provare gioia e amore e un lieto fine che svanisce non appena chiudi il libro? Ne vale la pena? O rende solo la realtà più fredda quando sei costretto a tornare a essa? Non sarebbe meglio non sentire nulla?

Una delle fiabe più raccontate, lette e interpretate tanto al teatro quanto al cinema.

L’autrice questa volta ci regala una protagonista lettrice avida e amante dei libri rosa con un padre tutt’altro che amorevole e come unica amica una sorella che la vorrebbe felice al di là di ogni regola.

Gemma Bellefleur è un’eroina in cerca della propria indipendenza, un’eroina con gli attacchi d’ansia e un passato da nascondere. 

Gemma insegue la propria libertà in barba a una società rigida governata dagli uomini. Un’eroina con limiti, paure e sogni, immediatamente empatica e nonostante tutto capace di crescere tra pagine. 

Gemma ha un corteggiatore con un nome che farà sorridere i lettori esperti di questa fiaba e un profilo invadente e intellettualmente snob.

Il re Fae Wolf, ribattezzato Elliott dalla nostra protagonista, è invece un lupo intrappolato nel corpo di un uomo che disprezza gli umani e non vuole rinunciare alla propria anima. 

Nell’incontro tra Gemma e Elliott, nel loro avvicinamento e inevitabile innamoramento c’è l’originalità di questa fiaba. Intrappolate in questo incontro ci sono infatti domande forti sul senso del sacrificio, sull’importanza della sincerità, sul valore della libertà e sull’amore che arriva all’improvviso modificando la sorte e l’ordine degli eventi. Un amore bianco e candido come la neve e rosso e fragile come una rosa capace di rimettere in discussione la stessa libertà che da mèta da raggiungere diventa strumento da utilizzare per realizzare se stessi, i propri desideri e i propri sogni.

Ama Gemma con i suoi libri e i suoi singhiozzi.

Ama Elliott con i sospiri, la sua impossibilità a mentire e i suoi giorni stretti in una mano.

Ama Tessonja Odette, ama tutti i suoi personaggi, quelli da salvare e quelli da condannare perché tutti ballano in questo retelling.

Non è una versione diversa della stessa fiaba ma una nuova storia con un cuore originale. Vero, sappiamo come andrà a finire ma il bello dei viaggi non sta forse più nella preparazione delle valigie?

Sì, ne vale la pena. Non sentire niente non è una vita degna di essere vissuta. Sì, fa male tornare alla realtà dopo essere stata catturata in una bella fantasia, ma almeno per un po’ quella fantasia è stata mia. Non importa che non sia e non sarà mai reale.

Consiglio per la lettura: assolutamente tè e biscotti davanti al camino (che a quanto pare ci salverà). Non posso non aggiungere che secondo me è il regalo perfetto per Natale per tutte quelle amiche che non hanno mai tempo di fermarsi a riposare, che non hanno più tempo per i sogni ma che conservano gelosamente un animo romantico.

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