
Situazioni reali, tangibili, sperimentabili si alternano a un mix di fantasie oniriche travolgenti.
Siamo dentro un dipinto astratto e allegramente ci perdiamo con la complicità del tempo e dello spazio e la sensazione che non manchi proprio nessuno.
Quante volte per trovare una cosa siamo costretti a cercarne un’altra?
Quante volte anziché seguire la testa seguiamo il cuore?
Questo romanzo è una poesia travestita da viaggio in cui i personaggi sono comparse stravaganti in una trama pazza, aperta e artisticamente organizzata.
Viaggio di ricerca quello di questo padre sulle tracce della figlia Rosy, rapita da misteriosi personaggi.
Tra cammelli, re, soldati a cavallo e enormi distese di campi di grano. In mezzo a creature a tre teste, ciclopi, minotauri, demoni e bestie di ogni sorta che rapiscono la paura esorcizzandola.
Viaggio di scoperta, attraverso il deserto del Sahara, tra atmosfere apocalittiche che rievocano in parte immagini sopite nella memoria dei fanciulli laddove le spighe possono avere lo stesso colore e la stessa altezza.
Viaggio di speranza, alla ricerca di sentimenti antichi seminati con cura e con cura accarezzati all’interno di un’anima aperta e positiva.
L’odio antico quanto l’amore.
La passione.
La gentilezza.
La nostalgia.
Trovano spazio tra le righe in una battaglia senza vinti né vincitori.
Viaggio di coscienza perché se è vero che la storia rapisce e coinvolge è altresì vero che va a toccare i massimi sistemi con la benevolenza di una tigre affamata.
Così gli occhi non si chiudono ma guardano oltre quando non sono più in grado di sopportare le atrocità.
Nello scorrere le pagine ho tenuto alta la guardia sul titolo pensandolo inadatto, quasi gettato alla rinfusa in mezzo a un mare di pensieri più o meno collegati tra loro per poi capire a lettura conclusa che il principio e la fine erano racchiusi proprio lì e nel mezzo tutto il resto a girare intorno all’amore.
Consiglio per la lettura: condividetela, vi verrà voglia di andare a ritrovare luoghi, personaggi, musiche, citazioni e sarà bello ripercorrerle in compagnia di un buon amico.
Waw fantastico piu’ del romanzo Grazie
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