“Enola Holmes. Il caso del ventaglio segreto, Il caso del messaggio perduto, il caso della lettera in codice.” di Nancy Springer, DeA. A cura di Alessandra Micheli

Se penso a una canzone da associare ai libri di Enola Holmes, beh non posso non citare lui Bruce Springsteen nelle inedite vesti di menestrello con la sua Sessions Band, If I Should Fall Behind.

Perché proprio quella direte voi miei amati lettori?

Non solo perché ovviamente Io amo, amo infinitamente Bruce, ma perché in questa melodia che è una ballata dal sentore antico e moderno al tempo stesso, si spiega anche la particolarità di questi libri, per ragazzi mi dicono, ma che appassionano anche noi adulti.

Cosi convinti di avere le verità oramai a portata di mano che non si interrogano più su nulla.

Convinti di essere maturi,saggi e sopratutto fieri delle proprie convinzioni.

E dei propri valori inossidabili, convinti che essi siano nostri e nono un prestito indesiderato della società in cui noi cresciamo.

E in cui dobbiamo, volenti o nolenti iniziare a ballare.

E cosi, al pari di If I should fall, Enola si affaccia sulle pagine dei libri quasi con sfacciataggine ma con pudore.

Da subito la consideriamo inopportuna, assurda, distratta ma sopratutto inadatta e scomoda per ciò che le nostre aspettative ci obbligano a volere.

Non noi, ma le aspettative.

E questo accade con I libri, con le scelte di vita, con persino i gusti letterari e i valori.

Del resto un neo vittoriano che parli di Holmes, di quel dio della logica venerato da tanti appassionati deve seguire delle regole.

Sherlock deve brillare, deve darci emozione e farci inchinare davanti alla sua divina sapienza.

Ma già dai primi libri Enola, che non è altro che l’anagramma di sola, inizia a darci disturbo.

Troppo selvaggia, troppo ribelle, troppo intelligente per questo mondo cosi strutturato.

E cosi mentre con i primi libri, quasi goffa e confusionaria da prova di essere la regola rivoluzionaria in una comoda atmosfera tranquilla e anche noiosa.

Il ritmo dolce e malinconico della musica cambia.

E diviene frenetico, persino impertinente come il ballo irlandese simulato con Pay Me My Money Down.

E nei libri seguenti, tutto cambia, precipita o migliora.

In ogni libro Enola da battaglia ai suoi fratelli, il famoso e rigido Sherlock e il morigerato e pomposo Mycroft.

Tutti e due un pò ottusi riguardo alla natura umana re femminile sapete? Persino lui Scherlock cosi convinto che le convenzioni, cve non lo riguardano ovviamente, vadano bene per quella sorella che sfugge alle categorie in cui la società tenta di metterla.

E lei scappa, scappa lontano da ogni tentativo di essere imbrigliata.ù In ogni avventura ricostruisce un pezzo di se, e la parola sola non diveine più uma minaccia.

Anzi.

Si trasforma in opportunità.

Fino a che nel libro Enola e il caso della lettera perduta finalmente vincerà la sua battaglia.

E stavolta non è certo quella che la porta verso l’amore, o nell’abbracciare la consuetudine, perché è la fine di ogni ribelle.

Ma di essere, finalmente la donna che vuole, cosi come è.

Come la vita che ha scelto.

E magari una volta che si è accettata, non scapperà più.

Enola, da sola, magari ricostruirà anche la sua famiglia ma stavolta sarà lei a scegliere che volto dare a questi sentimenti.

E sopratutto..sceglie.

Enola Holmes è la dimostrazione che il proprio futuro, che il vostro futuro ragazze è una scelta fatta giorno per giorno, pezzo per pezzo.

A discapito della famiglia, delle aspettative, delle convenzioni e delle nostre con cui vi istruiscono per poter partecipare la gran ballo.

Sarete voi da sole a scegliere se sarà un tango, una rumba, un rock o un valzer.

Considero questi libri i più meravigliosamente femministi di sempre.

Ma di quel femminismo buono, sano e per nulla impositivo che semplicemente chiedeva questo.

Di poter essere sovrane non solo del proprio tempo, ma della propria vita interiore in primis e esteriore.

Di poter essere sempre cangianti e sempre pronte a inventarvi giorno per giorno senza le catene delle aspettative altrui.

Non vi auguro di essere guerriere ragazze mie.

Ne principesse, ne altro.

Vi auguro di non aver paura della solitudine e in quel silenzio sentire, come Enola la voce della vostra anima.

Che cambierà giorno dopo giorno cosi come cambia Enola con I suoi travestimenti.

Siate quello che volete, non ciò che vogliono gli altri.

Ecco cosa vi lascia questo libro.

E dio santo se è il miglior regalo che vi possa fare.

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