
C’è una cosa che ci accomuna: indipendentemente dal genere che amiamo, incontreremo quell’autore che smuove qualcosa dentro di noi.
Susan Elisabeth Phillips, detta SEP, ha un posto speciale nella mia vita da lettrice: è grazie alla sua serie Chicago Stars se amo gli sport romance.
Il gioco della seduzione, primo libro di questa splendida serie, è datato 1994.
La SEP, di fatto, è stata la pioniera di questo genere e lo ha fatto con lo stile che la contraddistingue: lascia i ghirigori agli altri, sa emozionare il lettore con delicatezza, sa essere piccante senza usare mai una parola del vocabolario erotico.
Non appena Leggereditore ha annunciato la pubblicazione di “Quando due stelle si scontrano” – libro numero 9 della serie – penso di aver strillato come una pazza.
Alessandra mi ha assecondata ed eccomi qui.
Solo che c’è un problema.
E pure bello grosso.
Non so se mi è piaciuto.
Ecco, l’ho detto, mi sono tolta un peso.
Una cosa è inevitabile: il lettore si evolve, cambiano i gusti, ed è una cosa positiva.
La Ilenia lettrice degli anni 2000 è diversa dalla Ilenia del 2023, ma anche di quella dell’anno scorso. Sta in questa evoluzione il primo nodo al pettine: la narrazione in terza persona una volta non mi urtava… ora cerco di evitarla come si evita una disgrazia.
Certo, per la SEP si può fare un sacrificio… ma la storia ne deve valere la pena.
Abbiamo Thad, quarterback panchinaro over 30.
Viene scelto come testimonial per una linea di orologi, devo pubblicizzarlo in giro per gli States per quattro settimane.
Sa di essere la terza scelta, ma questo non gli impedisce di fare il suo lavoro.
Thad è bello, ma proprio bello: una maledizione a volte, ma non ci può fare niente.
In questo tour viene accoppiato alla Diva della musica lirica, Olivia. Lei è altezzosa, rigida, impostata, ma ha una voce potente, una teatralità innata.
Lei è la lirica fatta persona, vive per la sua passione. I personaggi che interpreta diventano parte di lei, tanto da vedere i confini sbiaditi.
Il loro rapporto è di odio a pelle, complici anche i pregiudizi, le prime impressioni sbagliate, ma devono lavorare insieme.
Tra un’intervista e un evento, Thad si accorge di quello che Olivia nasconde: qualcuno la sta minacciando.
Lui è quel tipo di persona che ha un senso spiccato di protezione, anche se non è proprio il fan numero uno: ecco quindi che si avvicinano.
Lui vuole proteggerla e, per farlo, inizia a passare più tempo insieme: scoprono di non essere proprio due poli opposti, tutt’altro.
Lei non ha mai conosciuto l’affetto incondizionato, la protezione senza nulla in cambio; lui non ha mai desiderato qualcuno di così determinato, consapevole del proprio talento e decisa a ottenere solo il massimo.
La storia, seppur abbia un risvolto “mistery”, è piatta.
Qualche colpo di scena c’è, ma non giustifica la linea piatta.
Manca un po’ di brio, di costrutto: amo i colpi di fulmine, non mi interessano le tempistiche di un innamoramento, ma ci deve essere un minimo di coerenza.
Odio e amore dall’oggi al domani?
No, pure io storco il naso.
Se non ci fossero stati i libri prima, probabilmente sarei stata meno pignola, ma questa serie è un caposaldo della mia vita da lettrice: “Quando due stelle si scontrano” è un buon libro se non viene paragonato ai precedenti.
Se lo si fa, beh… la sufficienza la prende, più per stima che meriti, purtroppo.