
Questo libro è un vero racconto corale ed i personaggi che lo attraversano sono molteplici.
Tutti hanno in comune la difficoltà della gestione dei sentimenti nella vita quotidiana, che è poi una costante che ci accomuna un po; tutti.
Ruota tutto intorno a coloro che abitano una palazzina in stile liberty, in una cittadina di mare.
Le loro vite passate e presenti si mescolano, le loro emozioni scaturiscono e travolgono chi li circonda.
I protagonisti si legano come nodi tra loro, i sentimenti si schiariscono e chiariscono in un sali e scendi come le montagne russe.
Non è semplice gestire il turbinio del cuore, la diffidenza verso l’altro che ci ha ferito ma allo stesso tempo ci ha procurato temporanei attimi di felicità.
“.prova un sentimento strano per Virginia, tra amichevole familiarità e impulso di baciarle quella bocca dall’accattivante broncio molto francese…Per ora vince il cameratismo e le stringe appena un braccio.”
È difficile mostrare ed esplicitare i propri sentimenti e questo provoca delusioni per coloro che non riescono ad esprimersi, è un vortice che gira :
“settimana delle separazioni…Anche delle riappacificazioni”.
La scrittura è davvero accattivante, ti coinvolge nelle vite dei personaggi, sei presente, vicino a loro, per la strada, in ospedale, accanto ad un cancello.
Percepisci le loro emozioni :
”mani sudate, cuore a mille”..
“Gli piacciono quei suoi modi diretti, senza i soliti sotterfugi femminili. Questa donna lo spiazza ma gli piace”.
I protagonisti si cercano, si allontanano, mettono in scena tutte le dinamiche che possono crearsi tra uomo e donna, tra amici ed amanti.
Impossibile non voler loro bene, non affezionarsi a questa reale umanità, che rappresenta un pò; tutti noi.
L’importante però, alla fine di questo tumulto emozionale, è rimanere fedeli al presente in cui viviamo :
“Ecco il qui. Qui. Esserci. Non importa dove”.
Siamo esseri umani impastati di bene e male, forgiati dall’amore e dal dolore e come cita l’autrice all’inizio del libro :
“Tutta la varietà, tutta la delizia, tutta la bellezza della vita è composta d’ombra e luce”
Lev Tolstoj Anna Karenina.
Siamo destinati, nella vita, a mantenere l’equilibrio tra questa luce ed ombra come dei funamboli ma la vera impresa è riuscire a farlo insieme “all’altro”; che é diverso da me ma che attraversa e percorre la mia stessa fune.