“L’impero Restaurato” di Sandro Battisti, Delos Digital. A cura di Barbara Anderson

Vi siete sentiti mai infinitamente piccoli al cospetto dell’universo? 

Piccoli granelli di sabbia in un oceano fatto di oscurità, di pianeti e di stelle?

Avete mai avuto la sensazione perfino di non esistere in un esistenza così immensamente grande?

E avete mai avuto la sensazione che il tempo scorra oggi più rapido di quanto facesse 30 anni fa’?

Di come tutto sembra andare molto più velocemente rispetto al passato?

Avete mai avuto la sensazione di essere connessi con gli altri esseri umani ma anche legati a fili invisibili con l’Universo che ci circonda e che a volte sembra quasi inglobare con il suo tempo e con il suo spazio?

Abbiamo la necessità di credere a qualcosa di superiore, di grande, che ci abbia creato, che abbia creato tutto l’universo come un progetto divino.

Nell’alto dei cieli preghiamo il Signore, il Creatore, colui che decide il nostro destino, colui che ci ha creato a sua immagine e somiglianza.

No, non sto avendo una delle mie crisi mistiche e religiose ma non possiamo fare a meno di pensare al Creatore del tutto come un essere superiore, persino alieno e qui non entro nel vivo delle vostre credenze, della vostra religione: potete credere a tutto o a niente, fatto sta che da qualche parte la creazione deve essere iniziata, da qualche parte si è interrotta perché nulla di nuovo è stato mai più creato (o almeno così crediamo).

Ma quanto di ciò che siamo è controllato e manipolato da decisioni superiori?

A confondere ancora di più i miei pensieri arriva Sandro Battisti, con il suo Impero narrativo che estrapola tutte le mie riflessioni e me le serve su un piatto d’argento con la sua fantasia, la sua cultura in ambito storico, scientifico, ma anche umano e mescola tutti i pezzi, lanciandoli in aria, facendoli ricadere sul tavolo delle possibilità; mostrandomi non una risposta alle mie domande ma infinite: l’ordine del caos.

Ma voi direte che il caos non ha un ordine, che nel mondo umano tempo, spazio, presente, passato e futuro, sono elementi stabili, regolari, e invece no, non lo sono non nel mondo connettivo e sicuramente sono convinta nemmeno nel mondo umano.

L’Impero connettivo che ci mostra Battisti ha alle basi la teoria del connettivismo, nella quale tutto è collegato, unito come un cerchio che collega lo spazio, il tempo, le persone, i luoghi, le menti umane e l’autore applica il connettivismo anche alla storia, all’esplorazione del cosmo, alla fisica, alla prosa ricercata, persino all’erotismo.

Sì, perché anche l’eros coinvolge, collega, connette, trasmette, comunica con un altro individuo non solo attraverso il contatto fisico ma anche quello mentale.

Nell’impero connettivo l’imperatore alieno ha il potere di manipolare, plasmare, modellare la sorte di altri sistemi utilizzando una genia postumana, creature che hanno parti biologiche sintetiche a funzione energetica, applicando la teoria del multiverso.

Un mondo complesso, fatto di concetti molto complessi ma diamine se sono affascinanti: storia, caos, fisica quantistica. Entropia, parole e concetti che leggendoli in questo racconto diventeranno chiari, comprensibili e assimilabili dal lettore, soprattutto dal lettore curioso, capace di farsi trascinare in questo universo narrativo tutto da esplorare.

Sapete che approccio ho avuto con questa lettura? Di forte curiosità. Di interesse profondo, di eccitazione, entusiasmo, di forza, ma anche di profonda malinconia e di stupore.

Eppure non ho mai percepito la sensazione di paura. Cosa comune quando si affrontano nuove situazioni o nuove possibilità esistenziali.

Ciò che non conosciamo ci spaventa. A me ciò che non conosco attrae in maniera terrificante tanto da percepire quella connessione, quell’attrazione con tutto ciò che coinvolge l’impero connettivo.

Per chi non conosce l’Impero connettivo di Battisti sappiate che è molto simile al Grande Impero Romano solo che il suo dominio è immenso poiché coinvolge spazio e tempo, riesce a entrare in connessione con lo spazio-tempo umano tirando le trame sottili delle due dimensioni al fine di coinvolgere lo spazio e il tempo umano stesso (un incartamento di parole infinito).

L’imperatore connettivo è un alieno Nephilim che sente una forte connessione e fascinazione con l’impero romano antico, e, seppur capace di plasmare e modellare il tempo e lo spazio, l’impero connettivo resta la causa dell’impero romano mai la conseguenza.

Battisti ha una visione straordinaria e fantastica di questo impero, una fervida fantasia, una conoscenza dell’epoca bizantina notevole, ma soprattutto riesce a mostrarci l’adimensionale, l’assenza di dimensioni attraverso le quali ci si può spostare. Ci mostra come storia, scienze e tecnologia possono aiutarci anche nella ricerca della spiritualità e il ponte che riesce a collegare il tutto è la fisica quantistica.

La fisica quantistica rende più debole l’ideologia materialistica, l’universo è un oceano di energia (schiuma quantica) nella quale forme, cose, appaiono, scompaiono anche per tutta l’eternità.

Cerco di non perdermi e di non perdervi ma avrete anche la possibilità di rilevare in questo scritto la trascendenza quantistica.

Per trascendente ci si riferisce a ciò che è al di là di un limite e delle facoltà conoscitive dell’uomo; concetto precisato da Kant che vi consiglio vivamente di cercare e leggere perché vi conquisterà senza alcun dubbio.

Arriviamo a questo racconto che penserete abbia delle caratteristiche weird ma di fatto la nostra esistenza è già così di suo o almeno per ciò che conosciamo e crediamo nel contesto della realtà che pensiamo di vivere.

Battisti ci mostrerà tempi diversi, il futuro e il passato collegati dal ponte della trascendenza quantistica dove da un lato avremo un imperatore alieno che brama la sua espansione colonizzando nuovi territori, come un enorme buco nero, una macchia d’olio in espansione continua.

Ci porterà alla gloriosa Costantinopoli attraverso una narrazione entusiasta e pregna di passione e orgoglio dell’autore, una scrittura che trasuda impegno, passione, dedizione, ricerca, studio. La scrittura descrittiva del fantastico prende forma di appendici spettacolari che abbracciano questo suo mondo riuscendo a farci palpare l’internalizzazione di ciò che scrive e del genere che indubbiamente ama.

Ciò che è suo diventa nostro attraverso il transfer. Riesce a entrare veramente in connessione con il lettore e tutto ciò che è decisivo nella storia diventa reale nella nostra mente, nella nostra immaginazione.

Conosceremo l’imperatore alieno TOLKA_II e il postumano Sillax insieme contro l’entropia, quella grandezza interpretata come una misura del disordine presente in un sistema fisico.

Nel cosmo l’energia tende a distribuirsi dai corpi più caldi a quelli meno caldi, facendo aumentare l’entropia.

Quando tutto l’universo si troverà alla stessa temperatura l’entropia sarà massima e nessuna trasformazione sarà più possibile causando quella che viene definita la morte fredda dell’Universo.

Non so voi, ma questo concetto mi fa sentire ancora più piccola di quello che sono al cospetto dell’Universo. 

Mi sento praticamente persino inutile ma, se sono qui, sicuramente deve esserci una motivazione, una qualche volontà e necessità; e su questo non ho alcun dubbio.

La bellezza dell’Impero restaurato sta nel connubio tra storia e fantascienza, tra cambiamento e connessioni, fino all’immaginario erotico.

In fondo l’impero restaurato poggia in qualche modo sulle fiabe sumere: avete presente il sesso tra le divinità?

Non ho esperienza con divinità che io rammenti ma da un po’ di tempo ho letto e sentito parlare del sesso quantico, della via tantrica utilizzata per ampliare l’onda del piacere, il flusso.

Troviamo questo universo straordinario in cui uno sciamano sacrifica una pecora per decifrare le viscere, esploreremo il concetto romano di Stato, l’idea romana di universalità nel mondo, rivivremo lo Stato bizantino la continuazione dell’impero romano, il grande prestigio romano che diventerà il prestigio perfino di un imperatore alieno.

Tra le gesta storiche del generale Bizantino Belisario al suo rientro glorioso a Costantinopoli, una capitale abbagliante e meravigliosa, ricca di cultura, di vibranti colori.

Il modo in cui questo generale sente la presenza di Dio accanto alle sue vittoriose gesta fa pensare a una continuità tra il suo corpo materiale e il corpo celeste.

Una visione, un delirio, un sogno, un incubo o forse tutte le cose insieme.

Rivivrete il suo trionfo, le battaglie, l’abilità della scuola bellica romana, troverete l’imperatore Giustiniano, assaporerete come un calice di assenzio le influenze romane e orientali in un equilibrio dal forte senso estetico.

Vi ritroverete a esplorare la fredda perseveranza post umana, la sala comando dell’impero connettivo, vedrete psicotecnici, alti funzionari, tools multimediali, apparecchiature sperimentali volute dall’Imperatore TOLKA_II per lo studio del continuum temporale allo scopo di individuare i punti deboli che minacciano la sua espansione.

Quando si fanno esperimenti, ci sono dei rischi e quando si gioca con le fluttuazioni quantistiche il pericolo è immenso, ma la realtà è plasmabile e bisogna crederci al cambiamento, avere fede e volontà come Sillax nel laboratorio dell’Imperatore. Non bisogna cercare i numeri, ma interpretarli, percepire prima ancora di comprenderli, sentire la forza che si trova all’interno dell’energia, farsi travolgere dal flusso continuo.

Chi ha coraggio di accettare il rischio diventa capace di controllare il sistema, il pericolo più grande nella ricerca è la prudenza e il calcolo. 

Ma cosa accade all’imperatore alieno quando subisce il fascino della moglie dell’imperatore Giustiniano?

Ella appartiene a un altro tempo, a un altro spazio ma lui utilizzerà il suo potere per possederla, per farla sua e quella pulsione così umana in un alieno; quel suo desiderio così forte che lo indebolisce sotto alcuni aspetti ci mostra in realtà come il sesso sia niente altro che un’unione flusso temporale, che il tempo è illusione, lo spazio è solo un abbaglio, le fantasie dell’imperatore diventano una realtà esterna, capace di superare il ponte quantico e raggiungere non solo la mente di Teodora ma anche le sue carni.

Ma a quale scopo? Eh lo scoprirete leggendo.

Ovviamente ci saranno degli eventi inevitabili, delle complicazioni che causeranno anche l’isolamento siderale, si entrerà anche un po’ in conflitto con il volere dell’impero romano di salvaguardare la Cristianità. L’ambizione giustiniana. 

Attraverserete il flusso storico come se foste immersi in un liquido primordiale.

Potrei scrivere all’infinito ma non posso aspettarmi che leggiate tutte le mie riflessioni sul romanzo; vi dico solo che l’esperienza che facciamo e l’energia che acquisiamo con essa ci rendono sempre diversi, non esiste il prima o il dopo perché al cospetto dell’energia non siamo nulla.

In fondo cosa c’è di più malvagio della realtà?

Questi alieni onnipotenti, manipolatori di energia ci mostrano che ciò che dobbiamo ancora esplorare è proprio l’inumano.

Sapete che tutto cambia proprio perché tutto resta come prima?

Non a caso questo romanzo ha vinto il Premio Urania.

Spettacolare opera  

Autore: Alessandra Micheli

Saggista per passione, affronto nei miei saggi e articoli ogni argomento inerente a quella splendida e misteriosa creatura chiamata uomo, cosi amata dall'energia creatrice: "che cosa è l'uomo perché te ne ricordi e il figlio dell'uomo perché te ne curi? Eppure l'hai fatto poco meno degli angeli, di gloria e di onore lo hai coronato" Salmo otto

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