Ricordate la storia del genio della lampada di Aladino?
Vi siete mai chiesti da dove provengono i geni?
Non negatelo che anche a voi piacerebbe sfregare una lampada magica e esprimere un desiderio. Ci avete mai pensato a quale desiderio chiedereste se aveste a disposizione un solo desiderio?
Io ci ho pensato, tanto, a lungo, da sempre, e la risposta è che forse non chiederei nulla per me.
Sono pazza?
Sto mentendo?
No no… davvero! E forse dopo aver letto questo romanzo riflettendoci un po’ capirete che bisogna fare attenzione a ciò che si desidera perché c’è il rischio che il desiderio si avveri, ma che le cose non vadano come vorremmo che andassero; perché desiderare qualcosa altera un po’ il senso della richiesta: bisogna formulare le richieste in maniera attenta ma soprattutto comprendere che al genio è permessa la libera interpretazione del significato di ciò che state chiedendo.
E se il genio fosse un po’ tonto, un po’ distratto e un po’ combina guai, ciò che si realizzerebbe sarebbe proprio ciò di cui non avete davvero bisogno.
Il genio raccomandato scritto dalla brillante fantasia di Fernando Camilleri è un romanzo per ragazzi che però fa bene e anche tanto agli adulti. Una lettura che ho condiviso con mia figlia più piccola di 10 anni che con me si è divertita tanto e che nel finale per poco soffoca dal troppo ridere.
Nuco è un apprendista Genio e si trova nel palazzo dei geni e vi dico che appena letta questa cosa ero già stata conquistata dalla storia.
Nuco non è perfetto, è il disastro fatto genio e se mettete la combinazione magia, incompetenza e disattenzione sapete cosa può accadere?
Di tutto, ma proprio di tutto.
I geni sono dotati di poteri che devono imparare a controllare e a gestire. Nuco non sa controllare nemmeno i suoi pensieri, non riesce a concentrarsi sulle cose e seppur dotato di buona volontà non è portato per la sua missione. I disastri nella sala di simulazione si accumulano. Il corso rapido per diventare geni consiste in 100 anni di studio che Nuco ripete da 500 anni.
Nuco è il figlio di Zono uno dei saggi e anche genio cornuto cioè a capo di tutti i geni ma Nico non sa tante cose e non sa nemmeno quanto sia importante suo padre. Nessuno è perfetto e più Nuco sbaglia, più la sua autostima scende, più il suo desiderio di diventar orgoglio di suo padre aumenta.
In una prosa frizzante, giocosa, briosa verrete trasportati in questa straordinaria avventura insieme a Nuco e ai 40 “fortunatissimi” residenti di un lontano villaggio i quali avranno l’opportunità di esprimere un desiderio ciascuno che il genio del deserto esaudirà.
Eh sì, indovinate chi è il genio del deserto?
Indovinate un po’ come sarà riuscito Nuco a superare gli esami e a raggiungere finalmente il mondo degli umani?
Eh sì, diciamolo, Nuco è un genio Raccomandato, raccomandatissimo!
Anche chi richiede i suoi servigi avrà bisogno di una raccomandazione divina perché ne esca incolume dalla magia del genio imbranato.
Siamo nel 2722 la terra distrutta dai disastri ambientali e dalle guerre, il deserto ha ormai inghiottito 3/4 delle terre emerse. Nuco viene inviato alla sua prima missione da genio ufficiale, in questo villaggio dovrà realizzare un desiderio per ogni abitante, 40 in tutto.
40 catastrofi. 40 disastri ma anche 40 opportunità di successo e anche di presa di consapevolezza da parte di chi desidera ottenere qualcosa che potrebbe forse ottenerla senza l’aiuto della magia ma con la volontà e con la propria iniziativa.
Un romanzo che diverte ma che insegna moltissimo, dal rispetto per il pianeta a quello per noi stessi e per gli altri, al valore della verità ma anche alla necessità a volte delle bugie, quelle a fin di bene.
Mukande è un villaggio fatto di sabbia e vento, ma ci sono anche oasi e ci sono i suoi abitanti, ognuno con un sogno nel cassetto segreto dello scrigno del cuore.
Uno a uno Nuco incontrerà gli abitanti del villaggio: Sebio il coltivatore, Dossio, Gubina, Buleo, Clasio,Storgio e molti altri.
Ma di fatto la ricchezza ci dà la felicità? Il tempo si può fermare?
Le donne possono cadere ai piedi di un uomo?
Si può tornare giovani e belli? Si può lasciare un’impronta indelebile nel mondo?
Si può vivere senza lavorare e si può trovare lavoro senza cercarlo?
Fate attenzione sempre a cosa desiderate perché Nuco potrebbe essere nei paraggi e realizzare il vostro sogno più grande.
Nuco in questa sua avventura ci insegna che nessuno è perfetto, che bisogna apprezzare ciò che si ha e soprattutto che si può sempre ricominciare da capo.
Fernando Camilleri ha una mente giovane e brillante, capace di farci sorridere e riflettere; capace di sorprenderci e incantarci con la sua prosa genuina, con la sua ironia travolgente.
Leggendolo ci si sente sereni, ci fa stare bene, ci fa sognare e ci fa credere che in fondo tutto è possibile, anche l’impossibile e che a volte le cose che vorremmo cambiare sono già perfette così come sono.
Cosa possiamo fare quando cadiamo a terra?
Rialzarci, riprendere a camminare un passo dopo l’altro magari anche zoppicando fino poi finalmente riuscire a riprendere la strada al giusto passo e anche ricominciare a correre verso il futuro; quello che ci aspetta per sorprenderci e per darci sempre un’altra nuova possibilità.
Una lettura davvero graziosa.
Nel finale giuro ho pensato che non si poteva trovare finale migliore per un genio straordinario come Nuco al quale poi alla fine è inevitabile volere un sacco di bene.
Sappiate che potreste incontrarlo presto, perché di alcune cose prima o poi nella vita ne necessitiamo tutti. Ripensate a questa mia ultima frase quando avrete letto l’ultima pagina del libro e sorriderete insieme a me.
Una lettura che fa davvero bene a tutti, consigliatissima ai piccoli ma anche a quelli che piccoli non sono più da tanto tempo.
I desideri degli abitanti del villaggio sono un po’ i desideri che tutti in fondo abbiamo nel cuore e Fernando ha saputo esplorare nell’intimo dei desideri umani mostrandoci le conseguenze di ciò che pensiamo possa rendere la nostra vita migliore; quando in realtà il cambiamento necessario viene da dentro ognuno di noi e la magia non è di fatto necessaria, soprattutto quella di un genio pasticcione come Nuco.
Io vorrei che Nuco fosse felice e forse nel suo modo lo è. Felice di essere l’essenza della sua parola magica: bonollosò.
Seguitelo anche voi in questo viaggio spettacolare ed esilarante in un deserto arido dove forse presto riusciranno di nuovo a sbocciare perfino i fiori.
Complimenti all’autore e alla casa editrice nella selezione di un romanzo per gli adulti e per i ragazzi, perché la lettura è un bene che appartiene a tutti.