Viaggio allucinato tra critica sociale e realismo magico.
Chiudo il romanzo e il mio primo pensiero è: caspita! Sta roba dovrebbe entrare nelle scuole. La storia, con tutte le sue sfumature, può essere insegnata in molti modi. Uno di questi è presentare le conseguenze. Il genio qui sta tuttavia nell’uso del fantasy.
Non è la prima volta ovviamente che il fantasy viene utilizzato per veicolare messaggi e idee eppure la capacità di ripercorrere i fatti da parte dell’autore mi ha fatto immediatamente pensare ai classici. Quelli che pur cambiando la storia mantengono stabile il significato.
Ma facciamo un passo indietro e partiamo dal titolo: Cambio di Stagione. Cos’è? La prima cosa che mi viene in mente è quel lavoro estenuante che molti di noi fanno due volte all’anno. Trasferire i vestiti pesanti nelle scatole o nei sacchi porta biancheria per fare spazio nell’armadio a quelli leggeri e viceversa.
La particolarità di questa operazione sta nella possibilità di buttare ciò che non abbiamo più intenzione di mettere. Alcuni di noi lo fanno senza troppi tentennamenti, altri fanno più difficoltà perché dentro quegli abiti hanno vissuto e non è facile lasciarli andare così provano a trovare qualcuno a cui regalarli.
Il cambio di stagione porta in ogni caso con sé nuovi spazi, nuovi profumi, colori di cui avevamo perso la memoria. Dopo averlo fatto ci sentiamo più leggeri. Pronti a ricominciare.
Il cambio di Maurizio Cometto avviene a Torino, una città già nella realtà intrisa di mistero e di magia. Strade deserte. Silenzio totale. Una strana luce all’orizzonte.
A finire nei cassetti è la realtà com’è sempre stata. Appesa nell’armadio a portata di mano c’è la giusta proporzione delle cose. L’importanza del lavoro ad esempio che non può stare costantemente al primo posto perché finisce per masticare ogni spazio.
La trama non è uniforme ma somiglia più a un puzzle di pezzi perfettamente incastrati. Il disorientamento è garantito fin dalle prime pagine. Un disorientamento che diviene però presto meraviglia perché pur essendo difficile prevedere il susseguirsi dei fatti la storia o meglio le storie rimangono solide nei contorni.
Un’antologia decisamente strana con Fabrizio, il protagonista, a fare da collante tra una serie di racconti simili alle puntate di una fiction per capirci. Intorno alle trame dei singoli racconti ruotano come satelliti attratti dall’uomo grandi temi come la crisi economica, le malattie, la “solita politica” che vanno a rompere l’equilibrio creando delle emergenze in grado di rivoluzionare tutto, destabilizzando l’umanità.
Un’umanità che si lascia sconvolgere per poi tornare tranquillamente a parlare, a lamentarsi, a vivere.
In effetti Maurizio Cometto non ha fatto altro che estremizzare i nostri punti deboli, ci lascia scoperti per un po’, senza difese, per poi tornare a coprirci e farci credere che “non è successo nulla”, che “va tutto bene”, che “possiamo stare tranquilli”.
Se chiudo gli occhi mi sembra già di sentire la colonna sonora dello squalo.
In alcuni passaggi sembra ripercorrere la curva della vita, con le incertezze, le prese di posizione chiare e passionali della giovinezza, le delusioni, il disincanto degli adulti, la rassegnazione e poi di nuovo una porta aperta verso il mondo che non si potrà mai vedere con la speranza che possa essere diverso, che possa essere migliore.
Scoprire il mondo di Khepri, un mondo che conoscevo pochissimo e che porta con sé il fascino di una religione millenaria mi ha commosso e spinto a ricercare e quando un libro riesce a farti percorrere la via della scoperta ha sicuramente assolto due volte il suo ruolo.
Quello del viaggio in ogni luogo dello spazio, del tempo e della fantasia e quello interiore che si traduce in una crescita personale. Non sono più quella che ero prima di sfogliare queste pagine e ringrazio di cuore il blog che mi permette di vivere tutto questo.
Una roba veramente particolare e forte che tuttavia sa mantenere la leggerezza del fantastico, che lascia aperta la porta al futuro, che ha il profumo dell’impossibile e la speranza sempre viva.
Cometto si riconferma un autore capace di stupirmi, conoscitore del genere e fiero esponente del fantasy made in Italy. Destinato a scalare le classifiche e a far parlare di sé e delle sue opere.
Consiglio per la lettura: se avete un gatto in casa, tenetelo a portata di carezza.