“L’anticoformista” di Amal Bouchareb, Buendia books. A cura di Patrizia Baglioni

L’ANTICONFORMISTA è una novella, scritta direttamente in italiano da AMAL BOUCHAREB e pubblicata da BUENDIA BOOKS.

L’autrice già conosciuta per la penna tagliente e la scelta di temi delicati, si confronta stavolta con il rapporto tra Occidente e Medio Oriente e la macabra scoperta di un mondo fatto di finzione e credenza.

Il racconto inizia con Lucia, che fin da bambina trova piacere a vedere scene di guerra, le ricerca nei giornali, più sono cruente più cresce la sua eccitazione.

Osservare il dolore altrui diventa per lei quasi un bisogno, tanto da diventare una psicoterapeuta in un centro di infanzia.

Qui Lucia approfitta dei piccoli pazienti, li stimola a raccontare i loro traumi e la sofferenza vissuta e se ne nutre.

La sua amica Marcella invece in passato lavorava come reporter di guerra ma da qualche tempo collabora con una cooperativa che aiuta i migranti.

Quale delle due donne è la vera anticonformista?

E’ l’incontro con Jamila, una ragazza immigrata, a rivelarlo. La giornalista chiede l’aiuto di Lucia per far parlare la ragazza degli episodi tragici che ha vissuto nel Medio Oriente, insistendo sull’importanza della testimonianza. La buona riuscita del dialogo ha forse maggior valore per Marcella in cerca di scoop per tornare al mondo del giornalismo con una storia forte, che per Jamila.

Lucia memore della violenza vista tra le pagine dei suoi giornali, la interroga seguendo lo stereotipo dell’immigrato vissuto in un ambiente ostile e soggiogato da una politica dittatoriale, dove la donna è ancora schiava di una cultura misogina.

Jamila comincia a negare, ma Lucia vuole il suo dolore, e continua un interrogatorio in cui si cerca di estorcere una realtà che non c’è.

Rimane solo una grande finzione, quella che tutti noi sembriamo accettare, ogniqualvolta si parla di immigrazione.

Un tema estremamente attuale trattato in modo intenso, quasi brutale, ma ben venga se ci aiuta a riflettere.

Un libro da leggere tutto d’un fiato che lascia smarriti e in colpa, perché quel male che viene ricercato con sadismo dalle protagoniste, spesso è relegato o non creduto.

È invece un male estremamente vivo e presente che sia Occidente che Oriente cercano di nascondere ed esorcizzare, ma resta impresso negli occhi dei testimoni che no, non sono tutti uguali, ognuno porta con sé la propria storia.

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Amal Bouchareb è un’autrice, traduttrice e giornalista algerina nata nel 1984 a Damasco (Siria). Laureata in traduzione, ha conseguito un master e insegnato nel dipartimento di inglese della Scuola Normale Superiore di Algeri tra il 2008 e il 2014. È stata caporedattrice della rivista letteraria Aklam. I suoi racconti e i suoi romanzi, pubblicati da Éditions Chihab e Éditions ANEP (Ministero della Comunicazione), hanno ottenuto importanti premi e riconoscimenti a livello nazionale e internazionale.

Ha tradotto in arabo molti autori italiani, sia classici sia moderni e contemporanei, come Niccolò Machiavelli, Pier Paolo Pasolini e Andrea Monticone.

Per Buendia Books ha già pubblicato L’odore, racconto vincitore del Festival International de la Littérature et livre de jeunesse (FELIV) 2008 ad Algeri e riscritto in italiano da lei stessa.

Abita in provincia di Torino dal 2014.

Autore: Alessandra Micheli

Saggista per passione, affronto nei miei saggi e articoli ogni argomento inerente a quella splendida e misteriosa creatura chiamata uomo, cosi amata dall'energia creatrice: "che cosa è l'uomo perché te ne ricordi e il figlio dell'uomo perché te ne curi? Eppure l'hai fatto poco meno degli angeli, di gloria e di onore lo hai coronato" Salmo otto

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