“Le cronache di Aron. La profezia del Mezzosangue! di Roberto Donnini. A cura di Alessandra Micheli

E anche Aron mi dice addio.

Con un sorriso e un po’ di nostalgia.

In fondo, in questo tempo sospeso, in cui erano loro amici di carta la mia unica compagnia, abbiamo stretto un rapporto empatico.

Eravamo noi, noi a stringerci in un abbraccio.

Noi a raccontarci storie e esperienze.

Perché un libro non è solo dell’autore.

Mi spiace mio caro Roberto.

Ma le cronache sono diventate anche un po’ mie e ammetto di aver partecipato con te alla sua stesura.

Io con le mie idee e tu con l’arte della parola.

Noi assieme a dare vita al testo, rendendo parole vive fatte di carne ve emozione.

E ammetto che la profezia è diventato senziente, raccontandomi qualcosa oltre l’intento persino del suo creatore.

In fondo, non è per quel motivo che leggiamo i libri?

E adesso vi rivelo un po’ le mie suggestioni, sperando che vi convincano e seducano tanto da dover leggere questa trilogia.

Magari anche per insultarmi.

Perchè no?

Iniziamo dal titolo.

La profezia è qualcosa di definitivo.

Chi profetizza mette limiti a un esperienza umana che scorre impetuosa e misteriosa, un po’ come l’acqua apparentemente un qualcosa di semplice che nasconde un segreto: si adatta al contenitore o al luogo in cui essa scorre.

Ed in fondo è cosi la profezia.

Sembra definitiva, una sorta di spada di Damocle che pende su noi. Eppure…

Ha il suo margine di libertà.

Come non ci credete?

Uso allo la parola di Silente: la profezia è tale perché qualcuno decide di dargli credito.

E’ la nostra volontà a renderla tale.

Ed è in fondo questo il senso di tutto il libro, specie di quest’ultimo: il mezzosangue non è altro che il fortunato a cavallo di due mondi, che decide liberamente di dire si alla chiamata.

Che si risolve, ovviamente con una profezia, ossia con un salto quantistico di probabilità di ottenere il risultato sperato.

Che in un fantasy è sempre, o quasi sempre la sconfitta del male.

Ogni caos impersonato è quindi una possibilità.

Come direte voi, adesso il male è possibilità?

Si miei amati lettori.

Possibilità di cambiamento che ci permette di abbandonare lo schema mentale che nutre il male.

Possibilità di crescere, perché solo un eroe maturo può sconfiggerlo. Possibilità di credere, appunto perché lo si combatte in un mondo diverso…forse e si spera migliore.

E cosi poco conta il risultato.

Conta l’aver sognato, agito, sperato e lottato.

Ogni giorno dentro di noi in una piccola guerra e anche la di fuori, nel mondo, in una grande guerra.

E già che Aron e i suoi amici scendono in cambio con lo sguardo fiero e la folle voglia di lasciare il segno nei mondi, fa la differenza.

Tanta differenza.

E spero che quest’ultimo capitolo, in cui l’energia si trasforma in mille piccola scintille, colpisca ognuno di voi lettori.

E ogni eroe rinasce anche adesso, nelle vostre coscienze.

Buona lettura

Autore: Alessandra Micheli

Saggista per passione, affronto nei miei saggi e articoli ogni argomento inerente a quella splendida e misteriosa creatura chiamata uomo, cosi amata dall'energia creatrice: "che cosa è l'uomo perché te ne ricordi e il figlio dell'uomo perché te ne curi? Eppure l'hai fatto poco meno degli angeli, di gloria e di onore lo hai coronato" Salmo otto

2 pensieri riguardo ““Le cronache di Aron. La profezia del Mezzosangue! di Roberto Donnini. A cura di Alessandra Micheli”

  1. Salve! Anch’io sono rimasta affascinata di questo romanzo.”Le cronache di Aron ! Senza togliere niente al creatore di questo romanzo, in verità mi sono vista talmente immersa dentro d’ogni personaggio( Donna) che non ho potuto fare ameno di rimanere affascinata. E questa tua frase finale ha commosso anche a me ,umile lettora. E ogni eroe rinasce anche adesso nelle vostre concienze. Grazie!

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