
Non è un bel periodo per il Commissario Portanova.
Gli hanno sparato a una gamba e ora ha un bastone per compagno, il suo vice è stato ammazzato dopo essersene andato a Roma.
Una morte misteriosa la sua, il Commissario ha provato a indagare e il risultato è stato una pallottola di avvertimento sparata da un americano ancora da identificare.
Un mistero nel mistero, e queste cose a Portanova proprio non vanno giù.
Sarà che il vuoto che lo attornia è sempre più cupo, ha il suono profondo della solitudine e il sapore amaro degli incubi più terribili.
Portanova non può sfuggire a sé stesso, abituato a indagare sugli altri, le vede tutte le macchie scure del suo passato: l’irascibilità sul lavoro che gli hanno allontanato i colleghi, le mancanze che hanno portato alla fine del suo matrimonio e l’incapacità di affrontare con lucidità le sue colpe.
Portanova affoga tutto nell’alcool, spesso smarrisce strumenti di uso comune come le chiavi, altre volte perde l’orientamento e la lucidità indispensabili nel suo lavoro.
E allora bisogna aiutarsi, con gli amici rimasti, con uno psicologo che lo esamina con freddo distacco e soprattutto con un nuovo rebus da risolvere.
Sì, perché se è vero che un omicidio in piena estate a Siracusa è un bel peso da 90, è altrettanto esatto il fatto che Portanova non resiste al fascino destato dagli eventi.
Il commissario è un uomo di esperienza ma soprattutto conosce le persone e la città.
Eccola Siracusa protagonista incontrastata che con il suo fascino antico attira il lettore tra le vie di Ortigia.
Mentre viaggiamo tra le pagine ritroviamo la perfezione architettonita sfidata dalle costruzioni in cemento che stanno invadendo l’isola nel pieno sviluppo urbanistico degli anni ’60.
Non è solo la speculazione edilizia a spaventare Portanova, ma l’insistenza di un progresso che non sembra potersi fermare.
E lui, uomo dotato di mezzi obsoleti per affrontare le nuove sfide, cosa farà?
Intanto deve risolvere il caso che si infittisce, in una zona di nuova costruzione viene trovato il cadavere di una anziana nella sua vecchia casa che non voleva vendere, unica rimasta o in un mare di cemento nuovo.
La morte sembra accidentale, eppure qualcosa non torna.
Il commissario sa che queste sensazioni non vanno ignorate, il problema è farlo capire al Brigadiere Melluzzo, dedito a ubbidire senza il minimo spirito di avventura e iniziativa.
La procedura è sempre la stessa: interrogare, controllare e soprattutto seguire l’istinto, quello dello sbirro di razza che più volte gli ha salvato la vita.
Il commissario non si sorprende più di niente, ma il presente politico e sociale prorompe anche nella sua vita e gli inganni del potere lo toccano da vicino.
Quando oltre all’assassinio gli chiedono di indagare sulle scritte fasciste comparse sui muri della città, tutto si fa più oscuro.
Resta la luce bianca della ragione, del sentimento e dell’umanità.
Resta Portanova.
Un noir scritto con ritmo serrato, le ricostruzioni precise dei luoghi e dei fatti storici, così come i verbali riportati come in originale, danno credibilità alla storia e intensità al contesto.
Il lettore è nel libro fin da subito, spiazzato dagli eventi e partecipe.
PIÙ NERO DELLA NOTTE ha tutte le caratteristiche del noir classico riviste con senso estetico moderno e una scrittura pulsante, riconoscibile.
Terminata la lettura, resta integra in me l’emozione destata dalla narrazione e forte più di ogni altra sensazione è la malinconia, la regina dei sogni incompiuti e dei mancati lieti fini, che fa di Portanova un perfetto antieroe.
Adoro il noir, tra i generi letterari è quello che preferisco anche quando è totalmente nero come in questo caso, anzi più nero della notte.
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Alberto Minnella nasce ad Agrigento nel 1985.
L’autore ha lavorato come cronista per il Giornale di Sicilia e il Corriere di Sicilia.
Egli ha studiato musica moderna a Parigi presso l’accademia di batteria Dante Agostini.
Alberto ha pubblicato nel 2013 il suo romanzo d’esordio edito da Fratelli Frilli Editori Il gioco delle sette pietre, romanzo seguito poi da Una mala jurnata per Portanova e Portanova e il cadavere del prete.
Nel 2019 invece pubblica L’amore è tutto qui, edito da Bertoni Editore.