Nova di Fabio Bacà, Adelphi. A cura di Patrizia Baglioni

Quando mi imbatto in libri divergenti, faccio fatica a contenere l’entusiasmo.

Incontro NOVA di Fabio Bacà quasi per caso, ne ho sentito parlare, e mi ritrovo a leggerlo con un accenno di sospetto.

Da un finalista Premio Strega e Premio Campiello ti aspetti due tipi di libri: una storia struggente con contenuti intriganti e linguaggio fluido o un testo di puro intellettualismo etico con quel pizzico di originalità da farti pensare ad un opera meritoria.

Apro il libro e conosco Davide, il protagonista, che al mattino si sveglia e pensa alla morte.

L’inizio a effetto c’è.

Davide è un neurochirurgo sposato con Barbara, logopedista, vegana per convincimento logico, moglie fedele e madre attenta; Tommaso è loro figlio, timido e introverso, esterna la sua passione solo quando parla di astronomia e fantascienza.

La famiglia è agiata, vive di tranquille solidità, a parte piccoli incidenti quotidiani: il dottor Martinelli Primario del reparto dove lavora Davide combina scherzi di dubbio gusto, e Lenci, il vicino molesto con cui Davide ha una vertenza aperta per il frastuono provocato dal suo locale, trova sempre il modo di provocare la famiglia.

Ma si sa, bisogna saper accettare il mondo.

Che mondo. Era la sintesi della sua filosofia di vita, l’epitome della sua visione della civiltà, alla quale non concedeva più di cinquant’anni prima di un declino che si prefigurava aspro, rapido e soprattutto irreversibile”.

Davide non può che constatare la sua tolleranza, la sua “inabilità alla violenza” anche quando un’auto lo tallona nel traffico per punirlo di aver temporeggiato al semaforo, la sua ignavia.

Sì, è un pavido, lo deve ammettere a se stesso quando in un ristorante non sa come intervenire mentre un ubriaco molesta sua moglie e suo figlio.

Il medico in piedi in fondo al locale, vede tutto, anche l’uomo che interviene e che rapidamente rende inoffensivo il molestatore e la coscienza di essere un inetto lo sovrasta.

Davide inizia a riflettere sul concetto di violenza che lui e sua moglie hanno sempre aborrito e allontanato, se gli altri sono lupi perché lui deve restare agnello?

L’incontro casuale con l’eroe del ristorante cambia tutto, Davide scopre che si chiama Diego ed è un monaco zen, uno che insegna a conoscere e controllare la violenza, e sceglie di diventare suo allievo.

Diego non è un picchiatore, ha una storia di vita intensa fatta di esperienze, impulsi e conoscenze, è un uomo alla continua ricerca di conoscenza, anche se di una cosa è convinto: ogni uomo ha dentro di sé un potere pulsionale, aggressivo che deve essere liberato nel giusto modo

Ecco il centro del libro: il Potere.

Il suo uso è complesso nella pratica, perché il Potere è invadente e uno volta che lo si inizia a usare può inebriare.

Davide cambia prospettive, si allena in palestra, inizia un percorso di cambiamento che preoccupa sua moglie, ma finalmente il medico si sente vivo, capace di affrontare ogni situazione.

Lui queste dinamiche dovrebbe conoscerle, la mente è la sua materia di studio, il suo lavoro e sa che l’aggressività fa parte delle basi biologiche del comportamento, è l’istinto pulsionale impresso nella parte più antica del cervello, fa parte di noi.

“La violenza era ripugnante.

Eppure era inevitabile.

Era inconcepibile.

Ma era produttiva.

Era vile.

Ma ti faceva sentire vivo.

Era disumana.

Eppure profondamente, indissolubilmente umana.”

E Davide se ne rende conto fino in fondo.

Rigiro il libro tra le mani, faccio fatica a definirlo, le ultime pagine poi mi hanno completamente scombussolato, non mi aspettavo questo epilogo… in realtà di questo testo non mi aspettavo nulla, ogni pagina è stata una novità.

NOVA, una luce forte e improvvisa che preannuncia la nascita di una stella o di un fenomeno astronomico.

NOVA è questo testo dai temi contingenti all’uomo che lo spogliano pezzo pezzo delle apparenze, è linguaggio specifico e desueto che si impone sulla prosa a mo’ di sfida, è ironia in purezza, è armonia tra forma e contenuto, è novità.

E ora lo vedo il Potere di questo libro, la sua luce mi ha fatto riflettere, ma soprattutto mi lascia con il sorriso della curiosità, del divertimento più autentico e indefinibile.

Perché resto ancora con il libro in mano, e penso che ho tra le mani una vera scommessa, rischiosa per l’autore che va contro tante delle mode editoriali, ma vinta in modo innegabile.

NOVA è stato un incontro, un guadagno e la dimostrazione che si può pensare un libro diverso e trovare il riscontro che merita.

E noi lettori meritiamo questi libri rari che come una luce improvvisa, ogni tanto arrivano.

Autore: Alessandra Micheli

Saggista per passione, affronto nei miei saggi e articoli ogni argomento inerente a quella splendida e misteriosa creatura chiamata uomo, cosi amata dall'energia creatrice: "che cosa è l'uomo perché te ne ricordi e il figlio dell'uomo perché te ne curi? Eppure l'hai fatto poco meno degli angeli, di gloria e di onore lo hai coronato" Salmo otto

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