“Amber. L’isola perduta” di Antonella Arietano. A cura di Raffaella Carretto.

 

In genere scrivo sempre un’introduzione per alcuni libri, quelli più corposi dai mille significati. Ma in questo caso la recensione non ne ha bisogno. Incontro di due anime stupende, l’autrice e la blogger sono capaci di creare una magia unica, che non può non darvi gli stessi brividi che ha dato a me leggendola. Raffaella si immerge nel libro, ne viene quasi risucchiata e lo fa proprio, lo vive e gli dà voce. Ed è una voce dalle mille sfumature, dai mille gorgheggi che dovete ascoltare lasciando il mondo alle spalle.

Buon viaggio!

Micheli Alessandra 

 

Tra miti e leggende, muovendosi in un lontano quanto oscuro e crudele passato in cui le donne subivano soprusi da un mondo maschilista, o meglio autoritarista, un tempo passato che vive nel segreto di magiche misture e connessioni con la forza di un culto sacro e al contempo profano, che viene quasi nascosto e dimenticato da molti, perché lasciato volutamente scivolare nell’oblio da chi teme quel cammino spirituale e vocazionale che avvicina animi adepti a talune suggestioni … ecco, in questo contesto si dipana la storia di Amber, la protagonista del nuovo romanzo fantasy dal deciso accenno storico alle vicende arturiane che prende vita  grazie alla creatività dell’autrice Antonella Arietano

Opera la cui storia è pregna di magia e di suggestioni, quelle che permeano questo mondo leggendario e lo legano armoniosamente alla realtà:

 

Ero stanca, infreddolita, avevo paura. Ho bussato alla tua porta e tu mi hai accolta.
Mi hai salvata e hai curato le ferite della mia anima. E poi mi hai insegnato a occuparmi di me.
Lo Splendore che invade l’Oscurità

 

Quanto sentimento, quanto amore e quanta dedizione, fiducia e speranza nelle parole che fanno da incipit  al libro di Antonella Arietano,   un dono, il suo, nel saper parlare ai cuori attraverso meravigliosi flussi di parole che condivide con chi si avvicina alle sue creature e che, se pure in una forma diversa, sanno giungere al cuore di chi le legge. Ho avuto modo di apprezzare questa autrice che, con la delicatezza che la caratterizza, fa avvicinare il lettore alle varie sfaccettature di un mondo talvolta sconosciuto, com’è quello dell’animo umano, creando personaggi molto diversi tra loro,  ciascuno riflesso della realtà umana. Eppure Antonella sa cogliere il bello delle persone e lo riporta in quei personaggi positivi, a cui assegna un ruolo caratterizzante e cerca di trasmettere quel che più si avvicina al suo pensiero attraverso le storie che ci dona…

Questo nuovo  libro ci fa conoscere personaggi forti e al contempo ricchi di contraddizioni, ma che vivono la loro esistenza in un mondo aspro, dove gli affronti vengono lavati col sangue, o dove la prevaricazione e i soprusi sono all’ordine del giorno, perché chi nasce povero e sottoposto a un “padrone” non può combattere nella legalità e a muso duro contro il proprio “aguzzino”; eppure, quanta dignità e quanto rispetto questi uomini e donne che si affacciano nel romanzo di Antonella Arietano con le loro storie, dure e sofferte ma ricche di onore e amor proprio.

Perché sta nell’onore e nella dignità, con cui ogni personaggio affronta la vita e il suo destino, la bellezza e la forza di questa storia. A partire da Cassandra, la sacerdotessa che si prende cura della giovane Amber e le fa da guida; questa donna  votata alla Dea ne segue gli insegnamenti e usa questa connessione con le energie magiche per diffondere il bene e trasmetterlo agli altri esseri. Cassandra usa i suoi doni, quelli che la Dea le ha offerto, perseguendo il bene.

 

Cassandra si svegliò di soprassalto, la fronte madida di sudore. Aveva solo sognato, ma sapeva bene che immagini come quelle che aveva visto, così chiare e nitide, non potevano essere solo un sogno…

Sospirò e osservò pensierosa le braci ardenti, lo sguardo fisso, finché gli occhi parvero guardare al di là delle fiammelle guizzanti […] alla ricerca della ragazza bionda che, nel suo sogno, era stata rapita da uno sconosciuto. Cercò di ricordare quel volto spaventato e, d’un tratto, seppe che qualcosa sarebbe presto accaduta. Doveva solo aspettare.

 

È quasi un’esperienza ‘fuori dal tempo’ quella che leggiamo tra le pagine di questo libro, che ci avvicina quasi a una nuova realtà, a fornire una guida per l’anima e trasmettere amore incondizionato per il prossimo

E quanta onorabilità e forza emergono anche dalla figura della nostra protagonista, Amber, che nel suo essere donna e sorella manifesta tutti i sentimenti più puri e forti; eppure Amber è sola quando viene rapita, e quando rischia di perdere il suo onore per mano di un signorotto prepotente e crudele che crede di poter tutto solo perché nobile, anche oltraggiare una fanciulla. Ma Amber è intrepida e, se pure è in un momento di estrema fragilità e debolezza, riesce a trovare una via di fuga da una situazione complessa e atroce.

 

Il chiavistello si mosse. Lord Shamter fece il suo ingresso nella stanza.

Doveva pensare solo a se stessa! Non poteva permettere a quel maledetto di farla franca. Ma che cosa poteva fare?

…nella sua mente un pensiero improvviso prese forma, le parve quasi di sentirlo mormorare nella sua mente confusa, e la colpì con la sua ovvietà: “una via di fuga c’è, ed è proprio davanti ai tuoi occhi… ”

 

una donna in fuga, una donna come tante che pensa alla sua salvezza e ascolta quella voce interiore che le suggerisce di fuggire, e lei lo fa, fugge sino a che la sua strada si incrocia con la sua salvatrice, Cassandra, che si prende cura di lei…

 

..avvertì immediatamente una piacevole ventata di fresca energia, che la investì in pieno e si diramò poi in ogni parte del suo corpo indolenzito..

 

Durante la sua convalescenza Amber osserva le prime manifestazioni del suo dono…non le era mai successo prima di allora,

 

..Fu presa da un attimo di panico, mentre la confusione e lo sconforto crescevano in lei. Che cosa avrebbe fatto adesso? Fissò senza vederla la superficie turbinosa dell’acqua, quell’unica domanda che le girava e le rigirava nella testa. Tutto a un tratto, la sua mente parve svuotarsi completamente, mentre un leggero senso di vertigine s’impadroniva di lei…

…Così com’era venuta la Visione sparì e lei tornò a vedere unicamente l’acqua che scorreva limpida. Le sembrava di aver appena terminato una lunga corsa, il fiato corto, la gola che bruciava.

 

e Cassandra seguendo il suo destino vocazionale di Sacerdotessa della Dea, contribuirà a rendere Amber consapevole del suo dono, in modo da contribuire all’accettazione dello stresso da parte della ragazza, aiutandola nella ricerca di una migliore percezione di questo suo potere. Ma tante sono le situazioni vissute da Amber che si vede catapultata in imprese al limite del rocambolesco, la sua fuga dal perfido Lord Shamter ad esempio, o anche il viaggio verso la salvezza di un neonato che rischia la vita e che la coinvolge in un’imboscata. Amber non è sola nelle sue vicissitudini, e di fatto se pur segnata da esperienze forti e negative, riesce a vivere delle emozioni importanti. Amber infatti trova al suo fianco persone di valore che la accompagnano in questo vissuto e che le danno la forza di credere nella bontà d’animo delle persone e nel prossimo. A volte noi stessi diffidiamo di chi non conosciamo; a volte però dietro una cattiva fama, c’è una persona onesta e dall’animo puro, e nel caso di Amber, anche un bandito può avere l’animo di un cavaliere.

La storia che Antonella ci offre è ricca di avvenimenti ma al contempo è pregna di quel romanticismo fiabesco che caratterizza l’autrice. Di fatto Amber è certamente un fantasy, perché tratta di doni magici, parla di Avalon una terra sacra e dimora dell’altro mondo, parla di un regno segreto e incantato…ma io l’ho intesa anche come una bella fiaba dove tutti i protagonisti vivono situazioni forti e ricche di emozioni. Come quelle che la nostra Amber vive con il giovane David, nobile rampollo che la accompagna nel suo cammino..lo leggiamo  durante gran parte della storia, vivendo le stesse emozioni , gli stessi turbamenti  di questi ragazzi..e il loro amore..

 

«Sono felice di averti incontrata. Mi sento bene in tua compagnia, ho l’impressione che tu possa comprendermi meglio di chiunque altro. Io non sono una persona semplice da capire, Amber. Ma tutto sembra più facile con te.» Lei sorrise, grata che il buio celasse la sua aria beata e soddisfatta. «Mi fa piacere che la pensi così. Anch’io sto bene con te, mi sento… al sicuro.» Lui cercò la sua mano e la strinse forte.
«Io ti amo,» mormorò con la voce arrochita dall’emozione. Amber sorrise, mentre una lacrima furtiva le rotolava dall’angolo dell’occhio lungo la tempia. «Ti amo anch’io.»

 

Ma Antonella Arietano ci dà anche la possibilità di riflettere sull’essere umano e su tutte quelle sfaccettature del suo animo, anche i lati più nascosti o oscuri, e comunque i più intimi, perchè custodi di segreti inconfessabili o verità nascoste e intime paure. Anche in questo frangente la penna dell’autrice ci conduce a vivere, coi personaggi del suo libro, degli incontri casuali che si riveleranno, a posteriori, importanti e determinanti per lo sviluppo delle vicende narrate.. o comunque il lettore ritroverà in itinere durante la lettura persone speciali e momenti di vita di ciascun protagonista che avranno un peso importante nel dipanarsi delle vicende.

Questo libro ci fa immergere vorticosamente in una storia avvincente e ricca di suspense, forse per i dialoghi diretti tra i personaggi, forse per l’alternarsi dei momenti tra il presente dei protagonisti e il tempo a volte passato e altre del futuro nelle visioni di Amber, che creano momenti di tensione e di attenzione nel lettore. Ma tutto questo pathos è creato in modo molto lineare, con un filo conduttore nei vari scenari che porta il lettore ad apprezzare questo susseguirsi di eventi, alcuni dei quali sono quasi un pugno allo stomaco, ma nel complesso sanno richiamare l’attenzione sulle situazioni, coinvolgendo il lettore che si vede immerso in quel vissuto, quasi immaginandosi lì… vivendo la stesse paure …

Amber fu richiamata improvvisamente alla realtà, risvegliata bruscamente da una mano che le copriva la bocca. Cercò di gridare, ma non ci riuscì.

Un punto fondamentale che emerge durante la lettura è però la presa di coscienza che in ogni essere umano c’è il desiderio di essere felice;  desideri che però a volte possono offuscare la nostra mente e farci vivere in un’illusione, che può esser fautrice di una disfatta…come quella che rischia David durante l’impresa di raggiungere Avalon, col fine ultimo di salvare la sua Amber, mentre rischia di essere risucchiato da quel senso di pace che può dare il riflesso di un desiderio …

 

All’improvviso David sentì crescere dentro di sé un’emozione fortissima, che lo pervase inarrestabile, senza lasciare spazio a nient’altro: niente più preoccupazione, niente più frustrazione, niente più dolore. Si sentiva felice, appagato, soddisfatto oltre ogni dire. E più guardava l’immagine nella lastra di cristallo, più aumentava quella meravigliosa percezione di perfezione.

..non era lui a ricevere abbracci e baci, era il suo riflesso; era il riflesso della vita che voleva, il futuro che desiderava per loro due. Era il suo sogno più bello

 

Ma molti altri sono i colpi di scena che si ritrovano durante la lettura e che di certo non vi racconterò, perché chi si appresta a leggere questo libro deve scoprire da sé e vivere la suspense che ho vissuto io nel momento in cui li ho incontrati, durante il mio momento di fame librosa.

C’è forza nella narrazione, che si manifesta nell’alternarsi dei dialoghi tra i personaggi e delle descrizioni, quelle delle storie che stanno dietro ciascun personaggio; ad esempio il giovane David e le sue vicissitudini, che lo hanno segnato sin da bambino, ma anche l’essere messo alla prova per salvare il suo amore. Come pure la storia della stessa Cassandra, che nel finale avrà dei risvolti inaspettati. Ma tutte le vicissitudini raccontate sono legate da un filo conduttore che si comprenderà leggendo l’opera e lasciandosi trasportare attraverso le parole in un mondo antico e quasi fiabesco, ma di certo magico e ricco di sentimenti veri, percorrendo un viaggio alla scoperta di se stessi .

Ho immaginato anch’io di specchiarmi nell’acqua per avere quelle visioni, che certo rappresentano un turbamento e una fonte di forte stress, ma sono riflesso della capacità di vivere un evento e trovare il modo di volgerlo al positivo.

Una frase,infine, mi ha colpita, e mi ha dato modo di pensare…che può essere un input anche ai giorni nostri:

 

Mi raccomando, non rinunciate alle vostre capacità solo perché vi spaventano, imparate a usarle come un’arma, forse l’unica arma che possedete per difendere voi stessa e le persone che vi amano.

 

Il senso di responsabilità quindi la fa da padrone anche in questa opera, in cui la protagonista non può tornare indietro, e deve accettare il suo destino, seguire la sua strada, riconoscere la propria forza interiore e crescere per costruire e conquistare la propria felicità.

La sofferenza, le insicurezze, le paure pervadono il suo cuore, Amber riesce a vincerle attraverso la piena consapevolezza di sé e del suo essere e delle sue capacità, sino a emergere come figura coraggiosa, determinata, in grado di proteggere se stessa anche da sola.

Ho molto apprezzato anche questo romanzo di Antonella Arietano, nella narrazione con un lessico semplice e ordinato, nell’ambientazione con ricche descrizioni dei paesaggi e dei luoghi in cui si svolge la storia e i singoli accadimenti, nelle dinamiche degli eventi, che forse a volte sono state molto veloci, ma che hanno dato un buon ritmo alla lettura.

Un romanzo che mi ha colpita per la sua scorrevolezza..e che consiglio a tutti di leggere, per godere di questa semplicità.

Vi lascio con queste parole che attribuisco indubbiamente a Cassandra che, pur non essendo la reale protagonista del libro, è una figura che mi ha colpita e ammaliata.

 

…tutto ciò che ha un inizio ha anche una fine.

Il mio cammino, nel corso degli anni, si è incrociato con quello di diverse persone: persone che ho amato, persone che non ho saputo apprezzare e persone che non hanno saputo conquistare il mio rispetto.
Amore, odio, gelosia, orgoglio, dovere… Buffo come la casuale mescolanza di questi semplici ingredienti possa avviare una serie infinita di storie diverse.

L’unica domanda è: quale sarà il mio ruolo, alla fine?

 

A chi sarà incuriosito e lo sceglierà, buona lettura!

Già detto anche questo.

Un pensiero su ““Amber. L’isola perduta” di Antonella Arietano. A cura di Raffaella Carretto.

  1. Grazie di cuore, Raffaella! Leggere le tue parole e comprendere quanto il mio libro ti abbia emozionata è un Dono immenso, nonché uno sprone a far sempre meglio! Di nuovo, grazie!

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